Frattura composta del malleolo mediale della tibiotarsica sinistra

Gentilissimi,
Mi e capitato un incidente dove sono caduta procurandomi una frattura al malleolo mediale della tibiotarsica sinistra. Nel pronto soccorso il medico mi ha detto che c´era un alto rischio d´intervento se la frattura se scomponeva. Mi hanno fatto un gesso per 35 settimane con stampelle e con divieto assoluto di carico per rischio a scomposizione. Anche mi ha detto di fare le iniezione Clexane 4000 ui fino alla ripresa del carico e che dovevo fare controlli ai cinque giorni per controllare se la frattura era ancora composta e valutare la possibilita del intervento.
Ho dovuto fare i controlli in un altra citta perche l´infortunio era sucesso mentre ero in viaggio.
Nel primo controllo il medico mi ha detto che c´era molto rischio di fare l´intervento pero che la frattura era ancora abbastanza composta.
Nel secondo controllo il medico mi ha ridotto il tempo del gesso a 4 settimane e dopo di quello dovrei avere un gambaletto con il quale potrei appoggiare.
Dopo che sono passate le 4 settimane mi hanno tolto il gesso e dopo aver fatto i raggi il medico mi ha detto che ancora la frattura non era consolidata definitivamente e quindi dovrei avere un gesso per carico per 20 giorni, nei qualli 7 primi giorni non dovrei appoggiare, e continuare ancora con il Clexane. on mi hanno dato piu indicazioni e neanche mi hanno detto se dovevo fare fisioterapia o si dovrei avere un altro aparecchio nel piede.
Le mie domande sono queste:
Dopo questa frattura potrei camminare senza problemi? avrei alcun tipo di restrizioni nel piede?
Dopo questo gesso qual sarebbe il processo? dovrei fare fisioterapia o dovrei ancora fare un altro gesso o avere un tutore?
Come mi hanno parlato tanto dell´intervento, in queste fratture e comune fare l´intervento? e la miglior terapia?
Le iniezione Clexane mi hanno consigliato di seguirle, pero ho fatto gia 30 per il primo gesso perche ero a riposo, pero adesso con il nuovo gesso dovrei ancora farle, anche se sono una ragazza e che e difficile che mi capita una trombosi?

La ringrazio per la consulenza
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Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22
Gentile signora,
fare una valutazione della sua situazione senza vedere le lastre e quindi capire bene il tipo di frattura è un pò limitativo.
La frattura del malleolo mediale è piuttosto comune in traumatologia e viene sottoposta ad intervento in caso di scomposizione dei frammenti, altrimenti il trattamento incruento con apparecchio gessato è certamente utile e corretto.
Considerando che lei farà in tutto quasi due mesi di gesso, alla rimozione definitiva sarà utile effettuare un pò d fisioterapia per riprendere il movimento della caviglia e rieducare il piede al carico; per quanto riguarda l'uso del tutore eventuale questo dipende dallo stato della frattura al momento della rimozione del secondo gesso.
La ripresa del cammino è abbastanza rapida, quello che all'inizio vedrà è un pò di gonfiore alla sera connesso con la precedente immobilizzazione, evento decisamente frequente in questo tipo di traumi.
Per quanto riguarda il Clexane è utile farlo fin quando lei non ha rimosso il gesso e quindi ripreso una deambulazione libera e normale in quanto il rischio trombosi è presente, soprattutto in considerazione del fatto che lei è donna ed in età fertile ( quindi il rischio in relazione al ciclo ormonale mensile aumenta, soprattutto se lei assume la pillola).
Cordiali saluti

Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio della sua risposta che mi ha chiarito i miei dubbi.
Le vorrei chiedere che tipo di fisioterapia sarebbe la piu consigliata in questi casi?
Grazie
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Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22
Gentile signora,
di solito la riabilitazione dei traumi come quello occorsole consiste in esercizi di mobilizzazione assistita e chinesi terapia della caviglia insieme a fisioterapia propiocettiva cioè mirata a far riacquisire lo stimolo all'appoggio correttamente, insieme a magnetoterapia ed eventualmente ultrasuoni o ionoforesi a scopo antalgico.
Cordiali saluti