Cuffia dei rotatori e artoscopia
buongiorno, vorrei un consulto su mia madre. (cinquantenne da circa dieci anni in menopausa, ipertesa) In seguito a un forte dolore alla spalla sinistra ha effettuato una radiografia riportando tale referto segni di periatrosi posteriore della testa omerale, curata con antinfiammatori i quali non hanno attenuato il dolore per tale motivo ha effettuato una risonanza magnetica senza mdc la quale ha rilevato:
rmn cervicale
ridotta lordosi cervicale , ernia mediana -paramediana destra del disco intersomatico c3 c4 che impronta il margine midollare anteriore. multiple protusioni posteriori dei restanti dischi in esame che improntano la banda subarcanoidea anteriore. canale spinale di norma ampiezza. angoima di D5 .
rmn spalla
borsite subacromiondeltoidea ampia lesione parziale del versante articolare del tendine sovraspinato che occupa più del 50 % dello spessore tendineo. t del capo lungo del bicipide apparentemente in sede ma tendinosico. tendinopatia del versante profondo superiore del sottoscapolare nella norma le altre formazioni tendinee della cuffia dei rotatori. non evidenza nei limiti risolutivi della metodica non artrografica di lesioni del cercine glenoideo e capsulo legamentose. iniziale artrosi acromion claveare
Lo specialista dopo aver praticato tre infiltrazioni, ritiene opportuno appena si ripresenti il dolore ( ora attutito) di effettuare un intervento alla cuffia dei rotatori.Siamo rimaste perplesse in quanto lui è stato leggermente pessimista sia sull'intervento sia sulla ripresa che sarà lunga e dolorosa , vorrei sapere se in realtà è così e se c'è qualche centro specifico che si occupa di chirurgia della spalla.
Grazie.
rmn cervicale
ridotta lordosi cervicale , ernia mediana -paramediana destra del disco intersomatico c3 c4 che impronta il margine midollare anteriore. multiple protusioni posteriori dei restanti dischi in esame che improntano la banda subarcanoidea anteriore. canale spinale di norma ampiezza. angoima di D5 .
rmn spalla
borsite subacromiondeltoidea ampia lesione parziale del versante articolare del tendine sovraspinato che occupa più del 50 % dello spessore tendineo. t del capo lungo del bicipide apparentemente in sede ma tendinosico. tendinopatia del versante profondo superiore del sottoscapolare nella norma le altre formazioni tendinee della cuffia dei rotatori. non evidenza nei limiti risolutivi della metodica non artrografica di lesioni del cercine glenoideo e capsulo legamentose. iniziale artrosi acromion claveare
Lo specialista dopo aver praticato tre infiltrazioni, ritiene opportuno appena si ripresenti il dolore ( ora attutito) di effettuare un intervento alla cuffia dei rotatori.Siamo rimaste perplesse in quanto lui è stato leggermente pessimista sia sull'intervento sia sulla ripresa che sarà lunga e dolorosa , vorrei sapere se in realtà è così e se c'è qualche centro specifico che si occupa di chirurgia della spalla.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
effettivamente se le infiltrazioni che ha effettuato sua madre non hanno avuto alcun esito allora bisogna prendere in considerazione una strategia terapeutica diversa. E' anche vero che quando si parla di infiltrazioni bisogna specificare che tipo, ovvero il farmaco utilizzato e la sede specifica. La spalla, per i non addetti, è un pò come se fosse un bersaglio a punti. Se si colpisce il centro si vince ma se si va fuori centro ... si perde (pur avendo tirato la freccetta)! Con il progredire della tecnologia oggi siamo in grado di stabilire più esattamente una malattia della spalla rispetto al passato. Nel 1872, un noto chirurgo francese Simon-Emmanuel Duplay descrisse bene una patologia della spalla che chiamò: periartrite scapolo-omerale; ma questa è soltanto un'espressione generica che raggruppa numerose patologie muscolari, tendinee e articolari. Viene anche chiamata malattia di Duplay ma oggi che siamo nel XXI secolo non possiamo più usare il termine di periartrite dato che abbiamo a disposizione mezzi come la Radiografia, la TC, la RM, ecc. quindi la diagnosi (e quindi la terapia) è molto più precisa. Nel caso di sua madre, credo che la sua sofferenza sia ad etiologia multifattoriale comprendendo in questo termine sia i problemi rilevati a carico del rachide cervicale sia a carico della spalla. Quello che ci vuole è una buona valutazione con una diagnosi differenziale tra le cause.
In Campania ci sono diversi centri che si occupano di patologia della spalla tra cui anche l'ospedale dove io lavoro.
Auguri
effettivamente se le infiltrazioni che ha effettuato sua madre non hanno avuto alcun esito allora bisogna prendere in considerazione una strategia terapeutica diversa. E' anche vero che quando si parla di infiltrazioni bisogna specificare che tipo, ovvero il farmaco utilizzato e la sede specifica. La spalla, per i non addetti, è un pò come se fosse un bersaglio a punti. Se si colpisce il centro si vince ma se si va fuori centro ... si perde (pur avendo tirato la freccetta)! Con il progredire della tecnologia oggi siamo in grado di stabilire più esattamente una malattia della spalla rispetto al passato. Nel 1872, un noto chirurgo francese Simon-Emmanuel Duplay descrisse bene una patologia della spalla che chiamò: periartrite scapolo-omerale; ma questa è soltanto un'espressione generica che raggruppa numerose patologie muscolari, tendinee e articolari. Viene anche chiamata malattia di Duplay ma oggi che siamo nel XXI secolo non possiamo più usare il termine di periartrite dato che abbiamo a disposizione mezzi come la Radiografia, la TC, la RM, ecc. quindi la diagnosi (e quindi la terapia) è molto più precisa. Nel caso di sua madre, credo che la sua sofferenza sia ad etiologia multifattoriale comprendendo in questo termine sia i problemi rilevati a carico del rachide cervicale sia a carico della spalla. Quello che ci vuole è una buona valutazione con una diagnosi differenziale tra le cause.
In Campania ci sono diversi centri che si occupano di patologia della spalla tra cui anche l'ospedale dove io lavoro.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
[#2]
Utente
La ringrazio per aver risposto, per quanto riguarda le infiltrazioni posso solo dirLe che il farmaco iniettato è un cortisone.
Una curiosità l'ortopedico ha diagnosticato una lesione parziale dei tendini, in base alla sua esperienza vorrei sapere se è più opportuno aspettare la rottura totale, o se intervenire prima.
Grazie.
Una curiosità l'ortopedico ha diagnosticato una lesione parziale dei tendini, in base alla sua esperienza vorrei sapere se è più opportuno aspettare la rottura totale, o se intervenire prima.
Grazie.
[#3]
La scelta di un trattamento terapeutico non si basa solo sulla risposta degli esami strumentali ma dalla summa dei dati ovvero sia quelli strumentali che clinici. Solo dopo aver fatto una precisa valutazione di questi dati, lo specialista può dare una sua propria indicazione terapeutica. Quindi trattare o no la lesione della cuffia spetta solo al chirurgo della spalla dopo che l'ha visitata.
Auguri
Auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 23/03/2013.
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