Distorsione caviglia con infrazione base quinto metatarso
Buongiorno. Mia figlia venerdì scorso, giocando a pallavolo, si é procurata una distorsione. Al pronto soccorso hanno rilevato una frattura della base del quinto metarso; le hanno quindi messo un gesso aperto davanti (valva gessata), rimandando a nuovo controllo il martedì. In questa sede l'ortopedico ha ritenuto eccessivo il gesso applicato. Scrive: "Mantiene valva gessata, deambulazione con stampelle fuori carico. Tra 15 gg rimozione domiciliare del gesso e carico progressivo. Visita + rx tra un mese." Consiglia però di rimuovere il gesso prima (dopo due giorni), lasciando il piede sfiorare il pavimento, per evitare così l'uso della seleparina, utilizzando una scarpa da ginnastica larga. Mia figlia ovviamente sposa questo suggerimento. Ieri (venerdì), togliamo il gesso e per tutto il giorno il piede viene appoggiato a terra utilizzando un cuscino, da seduta. A sera e tutt'oggi il piede si presenta molto gonfio (il dopppio dell'altro), con livido evidente in zona caviglia esterna/retro. Il dolore non é molto forte, a patto che tenga il piede leggermente appoggiato al cuscino, stando in posizione orizzontale. La mia domanda é questa: in attesa del controllo tra un mese é opportuno fare qualcos'altro? Del ghiaccio potrebbe essere utile?
Ringrazio per l'eventuale attenzione.
Cordiali saluti
Ringrazio per l'eventuale attenzione.
Cordiali saluti
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La dicitura infrazione, significa che non esiste rottura completa della base del V° metatarso. Il problema è che comunque la zona sottoposta alla lesione è in una zona di carico, ossia di appoggio del piede e quindi di norma si mantiene una contenzione o si sconsiglia il carico (l'appoggio) del piede anche per valutare le condizioni dei legamenti della caviglia. Se il gonfiore è importante e il dolore anche con il carico sfiorato con stampelle è presente sarebbe bene consultare nuovamente l'Ortopedico anche per valutare l'ausilio di un bendaggio di tipo funzionale o un apparecchio ortesico di contenimento. Risulta strano che sul referto sia stata data indicazione di rimozione della valva gessata a 15 gg ed a voce dopo soli 2gg. Con cordialità, Dr.BOER
Dr. Silvio BOER
Specialista ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA
Ex Medico Sociale Hockey Club ValPellice
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Utente
Gentile dottore, La ringrazio per l'attenzione e il tempo dedicatoci. In effetti il piede continua a d essere gonfio, nonostante venga tenuto sollevato, e diventa dolente ogni volta che viene appoggiato a terra (a sfiorare). Quindi seguiremo sicuramente il Suo consiglio, rivolgendoci nuovamente all'ortopedico. Per quanto riguarda la discordanza di indicazioni, se può essere utile, il medico ha spiegato che non era opportuno discostarsi, per iscritto, dalle indicazioni ufficiali, mentre per la propria esperienza riteneva eccessivo l'uso del gesso, essendo l'infrazione minima. Nuovamente grazie.
Cordiali saluti e buona domenica.
Cordiali saluti e buona domenica.
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Utente
Salve. Ho seguito il Vostro consiglio facendo visitare mia figlia da un nuovo ortopedico, il quale, preoccupato dal gonfiore eccessivo, ha prescritto RM entro 7/10 giorni, nuova immobilizzazione con tutore walker (da tenere anche di notte) e punture di seleparina, in attesa di rivederla con i risultati dell'esame.
Ringrazio ancora per i consigli.
Saluti.
Ringrazio ancora per i consigli.
Saluti.
[#6]
Utente
Salve. Aggiorno la situazione, avendo ritirato il referto della RM:
"In paziente con frattura della base del V metatarso si apprezza diffusa alterazione intensità di segnale della spongiosa ossea della base del V e IV metatarso in relazione ad edema della spongiosa. Significativa e diffusa alterazione di intensità di segnale della spongiosa ossea dell'astragalo da riferire ad edema da impatto con immagini ipointensa lineariforme nel contesto in sede corpale antero inferiore (rima di frattura composta?). Ulteriori alterazioni intensità di segnale da edema si apprezzano a carico dell'apice del malleolo tibiale e peroneale. Falda di versamento intrarticolare ed di iniziale fra gli elementi ossei dell'avampiede. Non grossolane alterazioni intensità di segnale a carico dei tendini peronei lunghi e brevi. Diffusa alterazione di intensità di segnale del legamento collaterale, in particolare a carico del legamento astragalo peroneale posteriore ed a carico del legamento collaterale laterale a carattere distrattivo post traumatico. Note di tenosinovite a carico del tendine tibiale posteriore e flessore lungo delle dita. Modesto edema a carico del seno del tarso. Edema dei tessuti molli locoregionali.
I reperti sono meritevoli di valutazione ortopedica e completamento con esame TC"
Avendo la'ppuntamento con l'ortopedico il 19 aprile (non é stato possibile fissarlo prima) vorremmo cortesemente sapere, se possibile:
-cosa significa?
-é normale dopo un mese che ci siano ancora tutti questi edemi?
-la Tac a cosa potrebbe servire?
-ma soprattutto: come procedere in attesa della visita? Continuare con l'eparina e il tutore giorno e notte?
Ringraziamo per l'interessamento avuto finora ed il prezioso servizio offerto.
Saluti
-
"In paziente con frattura della base del V metatarso si apprezza diffusa alterazione intensità di segnale della spongiosa ossea della base del V e IV metatarso in relazione ad edema della spongiosa. Significativa e diffusa alterazione di intensità di segnale della spongiosa ossea dell'astragalo da riferire ad edema da impatto con immagini ipointensa lineariforme nel contesto in sede corpale antero inferiore (rima di frattura composta?). Ulteriori alterazioni intensità di segnale da edema si apprezzano a carico dell'apice del malleolo tibiale e peroneale. Falda di versamento intrarticolare ed di iniziale fra gli elementi ossei dell'avampiede. Non grossolane alterazioni intensità di segnale a carico dei tendini peronei lunghi e brevi. Diffusa alterazione di intensità di segnale del legamento collaterale, in particolare a carico del legamento astragalo peroneale posteriore ed a carico del legamento collaterale laterale a carattere distrattivo post traumatico. Note di tenosinovite a carico del tendine tibiale posteriore e flessore lungo delle dita. Modesto edema a carico del seno del tarso. Edema dei tessuti molli locoregionali.
I reperti sono meritevoli di valutazione ortopedica e completamento con esame TC"
Avendo la'ppuntamento con l'ortopedico il 19 aprile (non é stato possibile fissarlo prima) vorremmo cortesemente sapere, se possibile:
-cosa significa?
-é normale dopo un mese che ci siano ancora tutti questi edemi?
-la Tac a cosa potrebbe servire?
-ma soprattutto: come procedere in attesa della visita? Continuare con l'eparina e il tutore giorno e notte?
Ringraziamo per l'interessamento avuto finora ed il prezioso servizio offerto.
Saluti
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Essendo un esame richiesto dal Collega Ortopedico sarebbe opportuno che venisse visionato in tempi brevi dallo stesso collega che ha ritenuto opportuno richiederlo. Se vi sono problemi di tempi di prenotazione potrebbe fare presente a chi si occupa della prenotazione che ha ritirato il referto e se possibile lasciarlo in visione allo studio del Professionista almeno per visionarlo. Detto questo e con i limiti dettati dalla semplice refertazione che deve essere forzatamente accompagnata da una accurata visita, il quadro radiografico corrisponde ad un importante trauma dell'articolazione tibio-tarsica e delle ossa del tarso senza peraltro lesioni gravi ma che comportano una immobilizzazione con tutore come correttamente impostato per circa 30/40 gg. La TAC viene data come maggiore approfondimento diagnostico e maggiore precisione ma il trattamento non cambierebbe e quindi conviene al limite effettuarla a distanza a discrezione del curante essendo oltretutto a maggiore invasività x assorbimento di raggi. Se la ragazza si muove se pur con l'ausilio delle stampelle si può sospendere l'eparina essendo trascorsi 30gg mentre x la sospensione del tutore occorre procedere ad una visita di controllo clinica anche per impostare un corretto piano di recupero fisioterapico essendo giovane sportiva. Cordiali saluti,Dr.BOER
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 27.4k visite dal 09/03/2013.
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