Lussazione acromion claveare sx

Gentile dottore,
il 22 marzo 2008, in seguito ad una caduta dagli sci mi sono recato al pronto soccorso dove in seguito ad una “RX SPALLA SX + RX ACROMION CLAVEARE SX” mi è stata diagnosticata una lussazione acromion claveare sx con non manifeste rime di frattura dei segmenti scheletrici in esame”, guaribile in 20 gg., con la seguente terapia “bendaggio compressivo per 12-14 gg, ghiaccio, sostegno del braccio al collo, OKI benta al bisogno, controllo dopo 15 gg”. Al momento i medici non hanno ritenuto necessario l’intervento chirurgico, non essendo io uno sportivo e mancino, e quindi ipotizzando che le ripercussioni sarebbero state nulle potendo riprendere tutte le funzioni articolari precedenti, sarebbe comunque rimasto un piccolo bozzo sulla spalla che con il bendaggio compressivo si sarebbe ridotto di poco (c.d. tasto del pianoforte).

Il 3 aprile 2008, in seguito ad una seconda “RX SPALLA SX”, mi è stata diagnosticata una ”alterazione dei rapporti articolari acromion claveari da recenti postumi di lussazione e diastasi dei capi articolari che appaiono più ravvicinati rispetto ad un precedente esame esibito del 22.03.08. Non sono apprezzabili fratture e rapporti scapolo omerali conservati come di norma”

Il 7 aprile 2008, in seguito ad una prima visita ortopedica specialistica di controllo mi è stato detto di mantenere il bendaggio ancora per 15 giorni e di ripresentarmi per un ulteriore controllo, ma senza radiografie dopo altri 15 giorni. Il medico ha affermato che forse sul momento dell’incidente lui avrebbe proposto un intervento, ma che ora forse sarebbe stato tardi e mi ha ripetuto quanto affermato dai primi medici e cioè che le ripercussioni sarebbero state nulle potendo riprendere tutte le funzioni articolari precedenti, sarebbe comunque rimasto un piccolo bozzo sulla spalla che con il bendaggio compressivo si sarebbe ridotto di poco (c.d. tasto del pianoforte).

Il 22 aprile 2008, in seguito ad una seconda visita ortopedica specialistica, mi è stato tolto il bendaggio compressivo, diagnosticato i “postumi lussazione acromion claveare sx” e indicata la seguente terapia riabilitativa “10 sedute di laserterapia e 10 sedute di rieducazione motoria con esercizi di rinforzo muscolare angolo scapolare”. Terapia che ho iniziato a fare dal giorno 28 aprile 2008. Mi è stato detto inoltre, che ormai, l’intervento chirurgico era sconsigliabile e che, come detto prima, le ripercussioni sarebbero state nulle potendo riprendere tutte le funzioni articolari precedenti, sarebbe comunque rimasto un piccolo bozzo sulla spalla che con il bendaggio compressivo si sarebbe ridotto di poco (c.d. tasto del pianoforte).

Effettivamente, come previsto mi è rimasto un bozzo circa 1 cm sulla spalla che oltre a provocarmi un fastidio estetico (più volte mi è stato detto che in alternativa il segno estetico dell’eventuale intervento chirurgico sarebbe stato peggiore in quanto molto visibile attraverso una cicatrice all’altezza della clavicola), mi sta provocando anche un certo fastidio psicologico derivante dal sapere di avere un osso fuori posto e dal toccarmelo ogni tanto nelle varie posizioni (più evidente, meno evidente).

Nel frattempo, un osteopata mi ha consigliato (informalmente, non durante una visita specialistica) di operarmi senza indugio in quanto le ripercussioni non sarebbero state soltanto estetiche (il bozzo sullo spalla), ma in futuro anche rilevanti per la cervicale e il mantenimento della spalla secondo norma. La clavicola, sebbene non sia un osso articolare (come sostenuto dagli ortopedici), è comunque un osso che tiene insieme tutta quella parte del corpo ed una lussazione può comportare nel tempo una deformazione della spalla.

Ovviamente tutto ciò provoca in me grossi dubbi circa la necessità dell’intervento chirurgico. Il fastidio estetico e quello psicologico, penso siano superabili con il tempo, anche se avere un bozzo di un 1 cm sulla spalla, che a volte è più evidente e altre meno, non mi rende molto felice. Ma la possibilità che la mia spalla assuma posizioni differenti da quelle normali con ripercussioni sulla sua funzionalità mi sarebbe assolutamente inaccettabile. Ho 36 anni, lavoro prevalentemente alla scrivania al computer e pratico costantemente diversi sport non a livello agonistico (sci, nuoto, corsa, ginnastica, bicicletta).

Le chiederei quindi gentilmente di esprimere la sua opinione circa le possibili conseguenze di questa mia lussazione, in particolare per quanto riguarda il futuro della mia spalla, e l’eventuale opportunità e necessità di un intervento chirurgico (anche a distanza di qualche mese).

Ringraziandola anticipatamente, le invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Salve,

la lussazione acromio claveare viene normalmente suddivisa in 6 tipi, progressivi per gravita', a seconda dello spostamento e del posizionamento della clavicola. le indicazioni chirurgiche sono dal 4 tipo in poi, per i primi tre tipi normalmente si opta per un trattamento conservativo, tipo quello che lei ha seguito fin'ora. Non potendo vedere le sue Rx, non posso esprimermi con sicurezza riguardo al tipo della sua frattura ma, visti i pareri discordanti di vari specialisti, sono portato a ritenere che sia un tipo 3.
Se cosi fosse, posso confermarle che, al di la' di un problema estetico che puo' diventare psicologico, lei recuperera' completamente l'uso della spalla.
Le opinioni informali dell'osteopata sono destituite di qualsiasi fondamento scientifico.
Riguardo al fatto che la clavicola non sia un osso articolare, mi permetto di non essere d'accordo. lo e' eccome, ma e' ugualmente vero che ha una funzione piuttosto limitata nella biomeccanica dell'articolazione della spalla.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile Dr. Sailis
grazie mille per la sua risposta. In effetti la lussazione è stata diagnosticata di 3° grado. Io sono comunque dell'idea di verificare nei prossimi mesi come andranno le cose da un punto di vista estetico, psicologico e articolare sperando di avere seguito il consiglio giusto (cioè quello di non operarmi).

Cordiali saluti.