Frattura dita piede

Egregio Professore,
in data 25/02, a seguito della caduta di un oggetto pesante sul piede sx ho subito la frattura P1 D4 e P1 D5; in data 28/02 mi hanno sottoposto ad un intervento di "RIDUZIONE E SINTESI CON 2 FILI DI K PERCUTANEI"
prognosi di 35 gg, deambulazione a piede piatto o con scarpa Talus, e terapia antalgica con paracetamolo 1000 mg. E fin qui tutto bene tranne che per un dubbio che mi è venuto ieri sera parlando con un collega che ha subito recentemente un intervento al ginocchio.
E' normale che non mi sia stata prescritta una terapia antitrombotica? O il rischio sussiste solo per fratture più "importanti?"
La ringrazio anticipatamente per la cortese risposta
Cordiali saluti
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 137
Egr. signore, le ossa delle dita del piede ( metatarsi e falangi ) sono strutture piccole, non sono grosse strutture scheletriche per cui non essendovi grossi distretti muscolari, con grossi vasi arteriosi e venosi, non è il rischio di una trombosi venosa profonda come nelle fratture di femore o tibia .
Per cui una terapia anti tvp sarebbe superflua.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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La ringrazio molto per la risposta, sono più tranquillo.
Cordiali saluti
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