Dolore inguinale
Buongiorno, ho 30 anni e da circa 5-6 soffro di un dolore all'inguine destro che quando si fa più intenso mi impedisce il movimento di tutta la gamba. Mi spiego meglio, finchè mi muovo o faccio sport non ho nessun fastidio, ma quando rimango seduta o mi sdraio con le gambe piegate avverto un dolore all'inguine che a volte (non sempre) mi blocca in tale posizione e mi servono anche 10 minuti per riuscire a "sbloccare" la gamba e riuscire ad allungarla completamente. Stessa cosa se rimango seduta anche mezz'ora, e la cosa peggiora se accavallo le gambe, portando sopra quella destra. Di cosa si può trattare? Grazie
[#1]
Gentile utente,
indovinare una diagnosi su due piedi è un bel terno al lotto... Le consiglio di parlare al Suo medico curante del Suo problema. Questi Le prescriverà una RX bacino con proiezioni assiali della anche. Successivamente potrà mostrare la radiografia ad un ortopedico. Le consiglio però un professionista che sia particolarmente esperto di patologia dell'anca, in quanto esistono alcune patologie, tipiche dei giovani, che sono solo di recente scoperta e che vengono trattate solo da una minoranza di ortopedici.
Ci tenga informati.
Distinti saluti
indovinare una diagnosi su due piedi è un bel terno al lotto... Le consiglio di parlare al Suo medico curante del Suo problema. Questi Le prescriverà una RX bacino con proiezioni assiali della anche. Successivamente potrà mostrare la radiografia ad un ortopedico. Le consiglio però un professionista che sia particolarmente esperto di patologia dell'anca, in quanto esistono alcune patologie, tipiche dei giovani, che sono solo di recente scoperta e che vengono trattate solo da una minoranza di ortopedici.
Ci tenga informati.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Ex utente
Buonasera dottore e grazie della sua risposta, il mio medico di base aveva già provveduto a farmi fare degli accertamenti, di seguito le riporto i risultati:
Rx bacino e anca:
interlinee coxofemorali di ampiezza conservata. Non lesioni ossee. Aspetto lievemente ondulato e appuntito dei margini della sinfisi pubica.
Risonanza magnetica del bacino e della metà prossimale delle coscie di ambo i lati:
Bacino lievemente asimmetrico, con emibacino di destra lievemente più alto del controlaterale. Non alterazioni della morfologia e del segnale per le componenti ossee, con particolare riferimento ai profili dei tetti cotiloidei e delle teste femorali. Non segni di versamento articolare, né alterazioniper la parti molli periarticolari. Regolari le componenti muscolari della coscia d'ambo i lati. Normali le strutture dello scavo pelvico.
Scintigrafia ossea:
L'indagine scintigrafica dello scheltro intero con immagini mirate del bacino ha visualizzato incremento della captazione del radiofarmaco in maniera simmetrica alle regioni sacro iliache. Meno intensamente captanti risultano il pube e le regioni coxofemorali. Leggermente ipercaptanti appaiono inoltre le articolazioni costo-vertebrali bilateralmente. Indenni gli altri distretti ossei esplorati.
Ecografia pelvica:
La vescica è bene distesa, presenta profili netti e pareti regolari, risulta esente da patologie endoluminali riscontrabili ecograficamente. L'utero è in asse, ha regolari morfologia, volumetria e contorni. Non lesioni focali miomatose. Rima endometriale simmetrica e bene centrata trilaminare in accordo con la fase del ciclo. Le immagini ovariche sono in sede, hanno regolari morfologia, volumetria e contorni. Nel contesto dell'ovaio di sn sono presenti alcune formazioni di tipo follicolare, la più voluminosa (verosimile follicolo dominante) con maggior asse di 19 mm. Libero il cavo del Douglas.
Ecografia regione inguinale e coscia dx:
A livello inguinale sono presenti alcuni linfonodi di tipo reattivo, il più voluminoso con maggior asse di 10 mm. Non evidenti altre lesioni focali. Non protusioni erniarie. Regolari i grossi vasi inguino-femorali. Non alterazioni strutturali a livello muscolo tendineo in particolare a livello della regione degli adduttori esaminata.
Questi esami erano stati fatti per una possibile pubalgia, lei saprebbe per cortesia chiarirmi un pò le idee? La ringrazio
Rx bacino e anca:
interlinee coxofemorali di ampiezza conservata. Non lesioni ossee. Aspetto lievemente ondulato e appuntito dei margini della sinfisi pubica.
Risonanza magnetica del bacino e della metà prossimale delle coscie di ambo i lati:
Bacino lievemente asimmetrico, con emibacino di destra lievemente più alto del controlaterale. Non alterazioni della morfologia e del segnale per le componenti ossee, con particolare riferimento ai profili dei tetti cotiloidei e delle teste femorali. Non segni di versamento articolare, né alterazioniper la parti molli periarticolari. Regolari le componenti muscolari della coscia d'ambo i lati. Normali le strutture dello scavo pelvico.
Scintigrafia ossea:
L'indagine scintigrafica dello scheltro intero con immagini mirate del bacino ha visualizzato incremento della captazione del radiofarmaco in maniera simmetrica alle regioni sacro iliache. Meno intensamente captanti risultano il pube e le regioni coxofemorali. Leggermente ipercaptanti appaiono inoltre le articolazioni costo-vertebrali bilateralmente. Indenni gli altri distretti ossei esplorati.
Ecografia pelvica:
La vescica è bene distesa, presenta profili netti e pareti regolari, risulta esente da patologie endoluminali riscontrabili ecograficamente. L'utero è in asse, ha regolari morfologia, volumetria e contorni. Non lesioni focali miomatose. Rima endometriale simmetrica e bene centrata trilaminare in accordo con la fase del ciclo. Le immagini ovariche sono in sede, hanno regolari morfologia, volumetria e contorni. Nel contesto dell'ovaio di sn sono presenti alcune formazioni di tipo follicolare, la più voluminosa (verosimile follicolo dominante) con maggior asse di 19 mm. Libero il cavo del Douglas.
Ecografia regione inguinale e coscia dx:
A livello inguinale sono presenti alcuni linfonodi di tipo reattivo, il più voluminoso con maggior asse di 10 mm. Non evidenti altre lesioni focali. Non protusioni erniarie. Regolari i grossi vasi inguino-femorali. Non alterazioni strutturali a livello muscolo tendineo in particolare a livello della regione degli adduttori esaminata.
Questi esami erano stati fatti per una possibile pubalgia, lei saprebbe per cortesia chiarirmi un pò le idee? La ringrazio
[#3]
Vedo che Lei ha già eseguito un inter diagnostico completo...
la descrizione della lastra e della risonanza non vogliono dire molto... il radiologo nota quell'appuntimento che può essere segno di tendinopatia degli adduttori, ma perché non segnala altro? Perché non c'è altro, o perché non l'ha notato?
Non mi fraintenda, non voglio dire che il radiologo si sia dimenticato qualcosa, voglio dire che le lastre vanno guardate di persona e correlate col quadro clinico. Specie in un caso come il Suo, in cui giunge anche la scintigrafia a confonderci le idee... Uno legge il referto della radiografia, inizia a maturare sospetti sugli adduttori, poi la scintigrafia (che è un esame tutto furoché specifico) inizia a parlarci anche di coxofemorali e di sacroiliache....
confermo quindi quanto Le ho già detto: serve una persona che tiri le fila del discorso e che riesca a d interpretare queste risultanze sulla base della clinica. Deve rivolgersi a un professionista che si occupi di anca. Ci tenga informati su cosa Le avrà detto.
Distinti saluti
la descrizione della lastra e della risonanza non vogliono dire molto... il radiologo nota quell'appuntimento che può essere segno di tendinopatia degli adduttori, ma perché non segnala altro? Perché non c'è altro, o perché non l'ha notato?
Non mi fraintenda, non voglio dire che il radiologo si sia dimenticato qualcosa, voglio dire che le lastre vanno guardate di persona e correlate col quadro clinico. Specie in un caso come il Suo, in cui giunge anche la scintigrafia a confonderci le idee... Uno legge il referto della radiografia, inizia a maturare sospetti sugli adduttori, poi la scintigrafia (che è un esame tutto furoché specifico) inizia a parlarci anche di coxofemorali e di sacroiliache....
confermo quindi quanto Le ho già detto: serve una persona che tiri le fila del discorso e che riesca a d interpretare queste risultanze sulla base della clinica. Deve rivolgersi a un professionista che si occupi di anca. Ci tenga informati su cosa Le avrà detto.
Distinti saluti
[#5]
Ex utente
Buongiorno, sono di ritorno da una visita ortopedica, che mi ha fatto una radiografia al bacino e anca destra, con seguente risultato:
conservato il trofismo calcare. Conservata la rima articolare coxo-femorale con lieve sclerosi dei tetti. Minuta calcificazione dei tessuti molli al ciglio superiore di sinistra. Conservato il profilo della testa femorale articolare bilateralmente. Regolari le sincondrosi sacro-iliache. Areole di rarefazione con cercine iperdenso al collo femorale di destra.
L'ortopedico dice che si tratta di condropatia degenerativa e mi ha consigliato ci fare magnetoterapia per 6 mesi, per provare a rigenerare la cartilagine che si è assottigliata, ma dice che l'unica soluzione è la protesi.
Le volevo chiedere se secondo lei c'è qualche altra soluzione prima di ricorrere a un intervento, e se c'è qualche tipo di attività fisica che posso fare per aiutare la mia situazione. La ringrazio
conservato il trofismo calcare. Conservata la rima articolare coxo-femorale con lieve sclerosi dei tetti. Minuta calcificazione dei tessuti molli al ciglio superiore di sinistra. Conservato il profilo della testa femorale articolare bilateralmente. Regolari le sincondrosi sacro-iliache. Areole di rarefazione con cercine iperdenso al collo femorale di destra.
L'ortopedico dice che si tratta di condropatia degenerativa e mi ha consigliato ci fare magnetoterapia per 6 mesi, per provare a rigenerare la cartilagine che si è assottigliata, ma dice che l'unica soluzione è la protesi.
Le volevo chiedere se secondo lei c'è qualche altra soluzione prima di ricorrere a un intervento, e se c'è qualche tipo di attività fisica che posso fare per aiutare la mia situazione. La ringrazio
[#6]
Gentile utente,
la chirurgia dell'anca nel giovane ha compiuto passi importanti negli ultimi anni, e non tutti gli ortopedici GENERICI sono aggiornati. Se il Suo ortopedico si occupa specificamente di chirurgida dell'anca nei giovani e di artroscopia dell'anca, allora direi che il parere che Le ha dato è autorevole. In caso contrario, il mio consiglio è quello di sentire la voce anche di qualcuno che si occupi specificamente di questa disciplina.
Distinti saluti
la chirurgia dell'anca nel giovane ha compiuto passi importanti negli ultimi anni, e non tutti gli ortopedici GENERICI sono aggiornati. Se il Suo ortopedico si occupa specificamente di chirurgida dell'anca nei giovani e di artroscopia dell'anca, allora direi che il parere che Le ha dato è autorevole. In caso contrario, il mio consiglio è quello di sentire la voce anche di qualcuno che si occupi specificamente di questa disciplina.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.7k visite dal 27/02/2013.
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