Infiltrazioni con gel piastrinico
Buongiorno, la mia mamma (73 anni) soffre di dolori alle ginocchia. Poichè le hanno prospettato l'intervento di protesi totale chiedevo se le applicazioni di gel piastrinico (di cui ho letto su internet questi giorni) nel suo caso potrebbero essere di aiuto. I rx dicono: Discreta gonartrosi bilaterale con netta riduzione di ampiezza delle rime articolari femoro tibiali e femoro rotulee. Entesopatia calcifica al polo rotuleo superiore bilateralmente. Rotule regolarmente in sede.
L'ortopedico che le sta facendo le infiltrazioni di acido ialuronico è assolutamente propenso per l'intervento e dice addirittura che il gel piastrinico in associazione alle cellule staminali è potenzialmente pericoloso perchè velocizzerebbe la propagazione di cellule cancerose e precancerose. Vorrei un vostro parere visto che in un centro di milano mi hanno detto il contrario. Grazie. Cordiali saluti.
L'ortopedico che le sta facendo le infiltrazioni di acido ialuronico è assolutamente propenso per l'intervento e dice addirittura che il gel piastrinico in associazione alle cellule staminali è potenzialmente pericoloso perchè velocizzerebbe la propagazione di cellule cancerose e precancerose. Vorrei un vostro parere visto che in un centro di milano mi hanno detto il contrario. Grazie. Cordiali saluti.
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Gentile Signora
la terapia per le lesioni cartilaginee è oggi oggetto di diverse ricerche scientifiche ed è uno degli argomenti più discussi nei congressi nazionali ed internazionali.
Fino a qualche anno fa valeva l’assioma : “la cartilagine, una volta distrutta, non si ripara”
Oggi il chirurgo ortopedico ha molte più tecniche a disposizione rispetto al passato; anche se la riparazione delle lesioni condrali in realtà è possibile, è difficile garantire la riproduzione di un tessuto con caratteristiche biomeccaniche e biologiche uguali a quelle della cartilagine articolare, denominata ialina, per tutta l’estensione del danno.
Il trattamento delle lesioni cartilaginee degenerative differisce completamente da quello delle lesioni cartilaginee di tipo traumatico.
Nelle prime, è il tessuto stesso e con esso la qualità delle cellule e della matrice intercellulare a non funzionare correttamente; in questi casi le scelte terapeutiche devono tenere in considerazione che la tendenza alla guarigione è pressoché nulla e quindi sono poco indicate, per esempio, le tecniche di stimolazione e coltivazione dei condrociti.
Le infiltrazione con PRP (plasma ricco in piastrine) o PRGF (plasma arricchito di fattori di crescita ) sono un metodo naturale senza controindicazioni e dai risultati rigenerativi ed antinfiammatori sorprendenti.
Il PRP contiene da 3 a 6 volte la concentrazione di piastrine del sangue normale ed è ricco di fattori di crescita (“growth factor”) contenuti negli alfa granuli presenti nelle piastrine.
Tra i “growth factor” vi sono diverse molecole quali: PDGF, IGF-1, TGF-β, EGF, bFGF, VEGF ed altre, che sono coinvolte nei processi di riparazione e rigenerazione tissutale inducendo la migrazione, la proliferazione e la differenziazione cellulare, oltre la produzione di acido ialuronico e di matrice extracellulare.
Una volta iniziato il processo di rigenerazione del tessuto trattato, il PRP viene riassorbito e viene sostituito da nuovo tessuto.
Si tratta di una tecnica rapida e poco invasiva; consiste nell'effettuare un normale prelievo di sangue ed inserirlo in una centrifuga, un dispositivo digitale che in pochi minuti è in grado di separare le componenti del sangue. In seguito a questa elaborazione, si preleva il PRP (lo strato ricco di piastrine e siero che contiene i fattori di crescita), e si applica nella zona da trattare con una semplice infiltrazione o gelificato viene applicato durante un intervento chirurgico.
Ma purtroppo tale metodo non trova indicazione in una artrosi avanzata !!!
L’Acido Ialuronico (A.I.) è un naturale costituente del nostro organismo.
L’alta concentrazione di A.I. nel liquido sinoviale di un’articolazione sana è essenziale per la sua funzionalità. É ben noto che nell’articolazione osteoartrosica il peso molecolare e la concentrazione di A.I. sono ridotte. La diminuzione della lunghezza e della concentrazione delle molecole di A.I. altera le normali proprietà reologiche del liquido sinoviale riducendone le capacità lubrificanti e protettive
Gli A.I. si dividono in base al loro peso molecolare in basso peso molecolare ( tra 0.5 e 1.2 MDalton), alto peso molecolare (tra 1.3 e 3.6 MDalton ) e cross-linkati ( il cui peso può raggiungere e superare i 6 MDalton, peso molecolare medio dell’acido ialuronico di un’articolazione sana)
Le due attività fondamentali dell’acido ialuronico sono quella biologica e quella reologica.
L’attività biologica (viscoinduzione) è caratteristica dell’A.I. a basso peso molecolare.
L’attività reologica (viscosupplementazione) è caratteristica dell’A.I. ad alto-altissimo peso molecolare.
Con il termine di “viscoinduzione” si indica la capacità dell’acido ialuronico a basso peso molecolare di :
• aumentare la viscosità del liquido sinoviale • ridurre la concentrazione di mediatori pro infiammatori • sollecitare l’omeostasi dell’ambiente articolare per stimolo dell’attività dei condrociti • ripristinare il metabolismo delle cellule sinoviali con normalizzazione della biosintesi dell’acido ialuronico endogeno.
L’A.I. a basso peso molecolare è indicato, quindi, nelle condropatie non avanzate
Con il termine di “viscosupplementazione” si indica l’azione meccanica dell’acido ialuronico ad alto-altissimo peso molecolare di lubrificazione articolare forzata con ripristino delle condizioni visco-elastiche normali del liquido sinoviale.
La viscosupplementazione rappresenta cioè il sostituto temporaneo del liquido sinoviale.
L’A.I. ad alto-altisssimo peso molecolare è indicato nella artropatia degenerativa o meccanica senza sinovite attiva, in stadio avanzato e nell’artrosi dolorosa in pazienti in cui è controindicata la protesizzazione chirurgica.
La terapia intra-articolare con acido ialuronico è stata inserita nelle linee guida di ACR (American College of Rheumatology) e EULAR (European League Against Rheumatism)
Ho fatto questa premessa per cercare di spiegare il reale valore ed utilizzo di tali tecniche.
Nel suo caso, avendo il suo ortopedico prospettato l’ intervento vuol dire che ci troviamo di fronte ad una artrosi avanzata, dove appunto l’unica soluzione è la sostituzione protesica.
Nell’attesa della decisione sono d'accordo con il suo ortopedico nel "provare" con infiltrazioni di acido ialuronico ad alto- peso molecolare o cross-linkato, ma deve essere consapevole che in tal modo non risolverà il problema ma lo rimanderà per poi arrivare sempre all’intervento di protesi totale del ginocchio: unica soluzione definitiva !!
Nella speranza di esserle stato utile la saluto cordialmente
la terapia per le lesioni cartilaginee è oggi oggetto di diverse ricerche scientifiche ed è uno degli argomenti più discussi nei congressi nazionali ed internazionali.
Fino a qualche anno fa valeva l’assioma : “la cartilagine, una volta distrutta, non si ripara”
Oggi il chirurgo ortopedico ha molte più tecniche a disposizione rispetto al passato; anche se la riparazione delle lesioni condrali in realtà è possibile, è difficile garantire la riproduzione di un tessuto con caratteristiche biomeccaniche e biologiche uguali a quelle della cartilagine articolare, denominata ialina, per tutta l’estensione del danno.
Il trattamento delle lesioni cartilaginee degenerative differisce completamente da quello delle lesioni cartilaginee di tipo traumatico.
Nelle prime, è il tessuto stesso e con esso la qualità delle cellule e della matrice intercellulare a non funzionare correttamente; in questi casi le scelte terapeutiche devono tenere in considerazione che la tendenza alla guarigione è pressoché nulla e quindi sono poco indicate, per esempio, le tecniche di stimolazione e coltivazione dei condrociti.
Le infiltrazione con PRP (plasma ricco in piastrine) o PRGF (plasma arricchito di fattori di crescita ) sono un metodo naturale senza controindicazioni e dai risultati rigenerativi ed antinfiammatori sorprendenti.
Il PRP contiene da 3 a 6 volte la concentrazione di piastrine del sangue normale ed è ricco di fattori di crescita (“growth factor”) contenuti negli alfa granuli presenti nelle piastrine.
Tra i “growth factor” vi sono diverse molecole quali: PDGF, IGF-1, TGF-β, EGF, bFGF, VEGF ed altre, che sono coinvolte nei processi di riparazione e rigenerazione tissutale inducendo la migrazione, la proliferazione e la differenziazione cellulare, oltre la produzione di acido ialuronico e di matrice extracellulare.
Una volta iniziato il processo di rigenerazione del tessuto trattato, il PRP viene riassorbito e viene sostituito da nuovo tessuto.
Si tratta di una tecnica rapida e poco invasiva; consiste nell'effettuare un normale prelievo di sangue ed inserirlo in una centrifuga, un dispositivo digitale che in pochi minuti è in grado di separare le componenti del sangue. In seguito a questa elaborazione, si preleva il PRP (lo strato ricco di piastrine e siero che contiene i fattori di crescita), e si applica nella zona da trattare con una semplice infiltrazione o gelificato viene applicato durante un intervento chirurgico.
Ma purtroppo tale metodo non trova indicazione in una artrosi avanzata !!!
L’Acido Ialuronico (A.I.) è un naturale costituente del nostro organismo.
L’alta concentrazione di A.I. nel liquido sinoviale di un’articolazione sana è essenziale per la sua funzionalità. É ben noto che nell’articolazione osteoartrosica il peso molecolare e la concentrazione di A.I. sono ridotte. La diminuzione della lunghezza e della concentrazione delle molecole di A.I. altera le normali proprietà reologiche del liquido sinoviale riducendone le capacità lubrificanti e protettive
Gli A.I. si dividono in base al loro peso molecolare in basso peso molecolare ( tra 0.5 e 1.2 MDalton), alto peso molecolare (tra 1.3 e 3.6 MDalton ) e cross-linkati ( il cui peso può raggiungere e superare i 6 MDalton, peso molecolare medio dell’acido ialuronico di un’articolazione sana)
Le due attività fondamentali dell’acido ialuronico sono quella biologica e quella reologica.
L’attività biologica (viscoinduzione) è caratteristica dell’A.I. a basso peso molecolare.
L’attività reologica (viscosupplementazione) è caratteristica dell’A.I. ad alto-altissimo peso molecolare.
Con il termine di “viscoinduzione” si indica la capacità dell’acido ialuronico a basso peso molecolare di :
• aumentare la viscosità del liquido sinoviale • ridurre la concentrazione di mediatori pro infiammatori • sollecitare l’omeostasi dell’ambiente articolare per stimolo dell’attività dei condrociti • ripristinare il metabolismo delle cellule sinoviali con normalizzazione della biosintesi dell’acido ialuronico endogeno.
L’A.I. a basso peso molecolare è indicato, quindi, nelle condropatie non avanzate
Con il termine di “viscosupplementazione” si indica l’azione meccanica dell’acido ialuronico ad alto-altissimo peso molecolare di lubrificazione articolare forzata con ripristino delle condizioni visco-elastiche normali del liquido sinoviale.
La viscosupplementazione rappresenta cioè il sostituto temporaneo del liquido sinoviale.
L’A.I. ad alto-altisssimo peso molecolare è indicato nella artropatia degenerativa o meccanica senza sinovite attiva, in stadio avanzato e nell’artrosi dolorosa in pazienti in cui è controindicata la protesizzazione chirurgica.
La terapia intra-articolare con acido ialuronico è stata inserita nelle linee guida di ACR (American College of Rheumatology) e EULAR (European League Against Rheumatism)
Ho fatto questa premessa per cercare di spiegare il reale valore ed utilizzo di tali tecniche.
Nel suo caso, avendo il suo ortopedico prospettato l’ intervento vuol dire che ci troviamo di fronte ad una artrosi avanzata, dove appunto l’unica soluzione è la sostituzione protesica.
Nell’attesa della decisione sono d'accordo con il suo ortopedico nel "provare" con infiltrazioni di acido ialuronico ad alto- peso molecolare o cross-linkato, ma deve essere consapevole che in tal modo non risolverà il problema ma lo rimanderà per poi arrivare sempre all’intervento di protesi totale del ginocchio: unica soluzione definitiva !!
Nella speranza di esserle stato utile la saluto cordialmente
Dr. Fabrizio SERGIO
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
fsergio@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 52k visite dal 25/02/2013.
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