Il web, mi sono reso conto che "forse" la terapia non è stata delle migliori
Buongiorno, circa 2 mesi fa mi è stata diagnosticata una tendinite del sovraspinato alla spalla destra; la terapia è stata: una bustina di oki due volte al giorno per 15gg e riposo. Bene dopo un mese e mezzo ovviamente la spalla non mi faceva più male (nel frattempo ho effettuato anche una risonanza per escludere lesioni) ho atteso ancora una settimana ed ho ripreso a giocare...dopo poco ecco di nuovo il problema tornare a farsi sentire. Ora navigando per il web, mi sono reso conto che "forse" la terapia non è stata delle migliori e soprattutto ho notato che esiste un farmaco, di cui non faccio nome, con principio attivo OXAPROZINA che sembra specifico per il mio problema... purtroppo vivo in una piccola città e non ci sono molti professionisti disponibili, vi chiedo pertanto se la suddetta sostanza può essere più indicata al fine di risolvere la situazione.
Grazie molte
Paolo
Grazie molte
Paolo
[#1]
La tendinite, o meglio la entesopatia, del tendine del muscolo sovraspinoso fa parte del quadro della Periartrite scapolo-omerale. Generalmente questa patologia tende ad interessare più tendini della cuffia dei rotatori, visto che il tendine comune della cuffia è anatomicamente formato dalla fusione dei tendini dei muscoli sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo e sottoscapolare. In casi di questo genere è davvero molto difficile che la terapia sistemica con farmaci antinfiammatori risulti efficace. Più indicate le terapie locali (antinfiammatori per via topica, laserterapia, onde d’urto). Molto utile e generalmente risolutiva la terapia infiltrativa locale con farmaci steroidei che, se eseguita da mani esperte, può risultare decisiva anche dopo una sola infiltrazione. Superata la fase acuta indispensabile un programma riabilitativo utile per evitare le recidive. MG
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta; la terapia topica diciamo "di base" non ha dato risultati particolarmente soddisfacenti (Artrosilene 5% crema).
Sarei orientato anche io ad una infiltrazione tuttavia sono molto scettico: non è facile trovare, come dice lei, mani esperte e soprattutto vorrei sapere che tipo di infiltrazione dovrei effettuare.
Grazie ancora
Paolo
Sarei orientato anche io ad una infiltrazione tuttavia sono molto scettico: non è facile trovare, come dice lei, mani esperte e soprattutto vorrei sapere che tipo di infiltrazione dovrei effettuare.
Grazie ancora
Paolo
[#3]
Carissimo,
nel suo caso specifico la terapia con oxaprozina può essere indicata dato che il farmaco è selettivo per il problema in questione. Data la sua età personalmente sconsiglio la terapia infiltrativa, se non come ultima ratio nell'ambito della terapia conservativa, che pur dandole un beneficio temporaneo può avere ripercussioni sulla struttura tendinea a distanza di tempo. L'infiltrazione viene effattuata nello spazio subacromiale. Stia tranquillo non è necessaria una mano particolare per eseguirla. A meno che non si vogliano infiltrare eventuali trigger o tender points. Questo nella mia esperienza. Anche la terapia topica a mio parere non ha indicazione.
Effettuerei una terapia fisica (US, Jonoforesi), associata al farmaco di cui sopra ed alla verifica ed eventuale correzione del gesto atletico (è forse un giocatore di basket?).
Cordialità
nel suo caso specifico la terapia con oxaprozina può essere indicata dato che il farmaco è selettivo per il problema in questione. Data la sua età personalmente sconsiglio la terapia infiltrativa, se non come ultima ratio nell'ambito della terapia conservativa, che pur dandole un beneficio temporaneo può avere ripercussioni sulla struttura tendinea a distanza di tempo. L'infiltrazione viene effattuata nello spazio subacromiale. Stia tranquillo non è necessaria una mano particolare per eseguirla. A meno che non si vogliano infiltrare eventuali trigger o tender points. Questo nella mia esperienza. Anche la terapia topica a mio parere non ha indicazione.
Effettuerei una terapia fisica (US, Jonoforesi), associata al farmaco di cui sopra ed alla verifica ed eventuale correzione del gesto atletico (è forse un giocatore di basket?).
Cordialità
Dr Simone Cigni
[#4]
Utente
La ringrazio Dr. Cigni; tennis, il mio sport è il tennis...il movimento errato è dettato dal servizio (normalmente la fase di uscita porta verso la sinistra mentre io rimango a destra) ed in questo periodo sto correggendo il problema.
So che parlare di tempi di recupero non è facile ma:
- devo smettere del tutto l'attività?
- posso continuare con un carico di lavoro alleggerito
Grazie ancora
So che parlare di tempi di recupero non è facile ma:
- devo smettere del tutto l'attività?
- posso continuare con un carico di lavoro alleggerito
Grazie ancora
[#5]
Esatto! L'uscita verso destra nel servizio (anche a sinistra ma in modo minore) causa esattamente un attrito in sede subacromiale (cioè tra i tendini e le strutture ossee sovrastanti) che non fa altro che perpeturae l'infiammazione locale. Se la RM è negativa per lesioni, le direi di rallentare fortemente (se non bloccare temporaneamente) l'attività agonistica ed il training (non so quante ore alla settimana si allena) fino a che il dolore non sarà scomparso. Poi dovrà riprendere correggendo il gesto e incrementando progressivamente i carichi di lavoro.
Per esempio potrebbe concentrarsi temporaneamente ed a carichi ridotti su diritto e rovescio evitando l'agonismo e quindi il servizio.
Una "simpatica" alternativa,sarebbe servire come fece Chang a Parigi con Lendl qualche anno fa...dal basso!!
I migliori auguri per la ripresa sportiva.
A disposizione per chiarimenti
Cordialmente
Per esempio potrebbe concentrarsi temporaneamente ed a carichi ridotti su diritto e rovescio evitando l'agonismo e quindi il servizio.
Una "simpatica" alternativa,sarebbe servire come fece Chang a Parigi con Lendl qualche anno fa...dal basso!!
I migliori auguri per la ripresa sportiva.
A disposizione per chiarimenti
Cordialmente
[#6]
Utente
l'esito della RM è stato il seguente (datato 23/6)
modesta iperintensità del segnale nel tratto pre inserzionale del tendine del muscolo sovraspinoso senza apprezzabili lesioni di continuità dello stesso per verosimili fenomeni degenerativi. Nella norma il tendine del muscolo sottospinoso e sottoscapolare; assenza di versamento endoarticolare nella borsa sottoacromion-deltoidea e nella guaina del capo lungo del bicipite. Condizione di normalità dei cercini glenoidei.
Io avrei pensato così: una settimana, di WALIX (oxaprozina) la sera (??) ed almeno un ciclo di terapie di Jonoforesi, dritto/rovescio fino a metà settembre (non più di due ore la settimana) e vediamo cosa succede.
Puo' essere un valido tentativo?
Grazie
Paolo
Ps. ricordo benissimo la partita Chang/Lendl...
modesta iperintensità del segnale nel tratto pre inserzionale del tendine del muscolo sovraspinoso senza apprezzabili lesioni di continuità dello stesso per verosimili fenomeni degenerativi. Nella norma il tendine del muscolo sottospinoso e sottoscapolare; assenza di versamento endoarticolare nella borsa sottoacromion-deltoidea e nella guaina del capo lungo del bicipite. Condizione di normalità dei cercini glenoidei.
Io avrei pensato così: una settimana, di WALIX (oxaprozina) la sera (??) ed almeno un ciclo di terapie di Jonoforesi, dritto/rovescio fino a metà settembre (non più di due ore la settimana) e vediamo cosa succede.
Puo' essere un valido tentativo?
Grazie
Paolo
Ps. ricordo benissimo la partita Chang/Lendl...
[#7]
Nel suo caso il dosaggio consigliato di oxaprozina è 1200 mg al giorno (2 cp da 600 mg in una sola somministrazione)per qualche giorno. Il dosaggio va poi ridotto in base ai benefici ottenuti. Questo solo nel caso non vi siano patologie concomitanti di tipo renale o epatico. Va bene almeno un ciclo di jonoforesi ed US. Bene anche il programma sportivo (cautamente e senza "tirare" troppo) chiaramente da eventualmente rivalutare in base ai sintomi.
Il tutto per quanto posso valutare via e-mail e per quanto possa dire una consulenza per via telematica.
Mi faccia sapere gli sviluppi.
Cordialità
Il tutto per quanto posso valutare via e-mail e per quanto possa dire una consulenza per via telematica.
Mi faccia sapere gli sviluppi.
Cordialità
[#8]
Caro utente
ho letto le sue richieste solo oggi.
Io non discuto tutti i validi consigli dati finora ma ritengo che la sua spalla vada valutata attentamente dal punto di vista clinico, semplicemente perchè la patologia della spalla nel tennis non è sempre una cosa semplice. Ho trattato e operato molti pazienti dediti al tennis con problemi analoghi e molto spesso ho trovato patologie tendinee da sovraccarico, la cosidetta patologia da "over-use". Si tratta, in sostanza, di un problema tendineo 'secondario' ad una lieve forma di instabilità dell'articolazione legata sia a gesti sportivi errati sia a forme di lassità legamentose che, sotto eccessivo 'stress' sportivo, possono evolvere e provocare disturbi; da notare è il fatto che nel tennis il problema articolare si verifica prevalentemente nella fase di caricamento del servizio, non in quella di rilasciamento.....quindi un eventuale dolore a 'fine corsa' non è necessariamente espressione di un problema in quel preciso "momento" articolare; solitamente, in presenza di patologie di questa natura, il dolore si verifica dopo l'impatto con la palla e spesso si avverte una sorta di 'affaticamento'e indolenzimento a fine partita.
Non so se il suo caso è uno di questi ma so che, prima di intraprendere terapie di vario tipo, è bene effettuare una corretta diagnosi che individui bene la causa del disturbo; una terapia sintomatica non risolve il problema se ciò che lo causa non viene eliminato.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
ho letto le sue richieste solo oggi.
Io non discuto tutti i validi consigli dati finora ma ritengo che la sua spalla vada valutata attentamente dal punto di vista clinico, semplicemente perchè la patologia della spalla nel tennis non è sempre una cosa semplice. Ho trattato e operato molti pazienti dediti al tennis con problemi analoghi e molto spesso ho trovato patologie tendinee da sovraccarico, la cosidetta patologia da "over-use". Si tratta, in sostanza, di un problema tendineo 'secondario' ad una lieve forma di instabilità dell'articolazione legata sia a gesti sportivi errati sia a forme di lassità legamentose che, sotto eccessivo 'stress' sportivo, possono evolvere e provocare disturbi; da notare è il fatto che nel tennis il problema articolare si verifica prevalentemente nella fase di caricamento del servizio, non in quella di rilasciamento.....quindi un eventuale dolore a 'fine corsa' non è necessariamente espressione di un problema in quel preciso "momento" articolare; solitamente, in presenza di patologie di questa natura, il dolore si verifica dopo l'impatto con la palla e spesso si avverte una sorta di 'affaticamento'e indolenzimento a fine partita.
Non so se il suo caso è uno di questi ma so che, prima di intraprendere terapie di vario tipo, è bene effettuare una corretta diagnosi che individui bene la causa del disturbo; una terapia sintomatica non risolve il problema se ciò che lo causa non viene eliminato.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
[#9]
Utente
Gent.le Dr. Ziletti,
sono ancora in fase di stallo per quanto concerne le terapie causa ferie dello studio fisioterapico.
Leggendo il suo messaggio ho "risentito" il dolore nel senso che è esattamente come scrive lei: dolore nella fase del servizio, subito dopo aver impattato con la palla, ed indolenzimento a fine partita.
Ebbene...cosa fare? come comportarmi? DEVO risolvere il problema, ahimè il servizio è l'arma migliore del mio gioco ma, prima di tutto, non voglio sentire più il dolore e peggiorare la situazione
Cordialità
Paolo
sono ancora in fase di stallo per quanto concerne le terapie causa ferie dello studio fisioterapico.
Leggendo il suo messaggio ho "risentito" il dolore nel senso che è esattamente come scrive lei: dolore nella fase del servizio, subito dopo aver impattato con la palla, ed indolenzimento a fine partita.
Ebbene...cosa fare? come comportarmi? DEVO risolvere il problema, ahimè il servizio è l'arma migliore del mio gioco ma, prima di tutto, non voglio sentire più il dolore e peggiorare la situazione
Cordialità
Paolo
[#10]
Caro Paolo,
come le ho già scritto in precedenza, la diagnosi di certezza è fondamentale!
Il sospetto che il suo caso rientri tra quelli di cui ho accennato mi pare ancor più fondato ora che lei mi conferma la caratteristica dei sintomi.
La patologia da 'over-use' è una patologia ben più complessa rispetto ad una semplice tendinopatia, a causa dei fattori biomeccanici articolari che la provocano e la sviluppano.
Se fosse confermato un problema di questa natura le possibilità terapeutiche 'radicali' si ridurrebbero a due: un tentativo di trattamento fisioterapico 'rieducativo', allo scopo di correggere eventuali discinesie scapolari ed equilibrare la performance articolare, oppure il trattamento di tipo chirurgico, tassativamente (a mio parere) con tecnica artroscopica, da prendere in considerazione soprattutto se fallisce quello conservativo, ammesso che la sua intenzione sia quella di proseguire questa attività sportiva.
E' molto importante, inoltre, verificare l'assenza di lesioni secondarie a carico dei tendini o del cercine glenoideo superiore, cosa non sempre possibile con una RMN, a meno che non sia estremamente accurata, oltre che ben interpretata, o, in alternativa, eseguita con mezzo di contrasto intraarticolare; se l'attività viene proseguita senza porre rimedio, queste patologie possono peggiorare e creare lesioni; con la comparsa di lesioni l'indicazione chirurgica diventa di prima scelta.....!
Attendo sue notizie...
Cordiali saluti.
come le ho già scritto in precedenza, la diagnosi di certezza è fondamentale!
Il sospetto che il suo caso rientri tra quelli di cui ho accennato mi pare ancor più fondato ora che lei mi conferma la caratteristica dei sintomi.
La patologia da 'over-use' è una patologia ben più complessa rispetto ad una semplice tendinopatia, a causa dei fattori biomeccanici articolari che la provocano e la sviluppano.
Se fosse confermato un problema di questa natura le possibilità terapeutiche 'radicali' si ridurrebbero a due: un tentativo di trattamento fisioterapico 'rieducativo', allo scopo di correggere eventuali discinesie scapolari ed equilibrare la performance articolare, oppure il trattamento di tipo chirurgico, tassativamente (a mio parere) con tecnica artroscopica, da prendere in considerazione soprattutto se fallisce quello conservativo, ammesso che la sua intenzione sia quella di proseguire questa attività sportiva.
E' molto importante, inoltre, verificare l'assenza di lesioni secondarie a carico dei tendini o del cercine glenoideo superiore, cosa non sempre possibile con una RMN, a meno che non sia estremamente accurata, oltre che ben interpretata, o, in alternativa, eseguita con mezzo di contrasto intraarticolare; se l'attività viene proseguita senza porre rimedio, queste patologie possono peggiorare e creare lesioni; con la comparsa di lesioni l'indicazione chirurgica diventa di prima scelta.....!
Attendo sue notizie...
Cordiali saluti.
[#11]
Utente
Gent.li Dottori,
ho effettuato un ciclo di una settimana di fisioterapie e devo dire che l'esito non è andato male; nonostante io stia giocando con circa 3 volte alla settimana il dolore è diventato un "fastidio". Ora pero' sta subentrando la paura di ricadere nel problema...
Visto che le cure fisioterapiche stanno avendo un discreto successo è il caso di abbinarci la terapia antinfiammatoria in modo da "stroncare" del tutto il problema?
Grazie per la vostra disponibilità
ho effettuato un ciclo di una settimana di fisioterapie e devo dire che l'esito non è andato male; nonostante io stia giocando con circa 3 volte alla settimana il dolore è diventato un "fastidio". Ora pero' sta subentrando la paura di ricadere nel problema...
Visto che le cure fisioterapiche stanno avendo un discreto successo è il caso di abbinarci la terapia antinfiammatoria in modo da "stroncare" del tutto il problema?
Grazie per la vostra disponibilità
[#14]
Utente
Gentili dottori,
dopo circa 3 mesi sono a riproporre il mio problema; se ricordate la cosa si era risolta con fisioterapie...ebbene oggi il mio problema sta tornando alla luce ma localizzato nella parte posteriore della spalla, sotto la scapola. Al tatto sento un ispessimento che corrisponde alla zona di dolore. Vi faccio presente che non si tratta di dolore fortissimo, ma non vorrei far degenerare la cosa. Ritenete che possa essere un problema riferibile alla mia precedente tendinite o si tratta di qualcos'altro?
Grazie ancora
dopo circa 3 mesi sono a riproporre il mio problema; se ricordate la cosa si era risolta con fisioterapie...ebbene oggi il mio problema sta tornando alla luce ma localizzato nella parte posteriore della spalla, sotto la scapola. Al tatto sento un ispessimento che corrisponde alla zona di dolore. Vi faccio presente che non si tratta di dolore fortissimo, ma non vorrei far degenerare la cosa. Ritenete che possa essere un problema riferibile alla mia precedente tendinite o si tratta di qualcos'altro?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 104.2k visite dal 22/08/2005.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.