Tenosinovite mano
Buongiorno,
sono un ragazzo di vent'anni e sono appassionato di arrampicata su roccia. Da qualche mese ho dei disturbi alla mano sx, quando la muovo la sento "legata", come piena di liquido. Inoltre se la sforzo mi fa male a livello dell'articolazione del pollice e sul palmo (più che di dolore però si tratta di un forte fastidio). Premetto che l'EMG ha escluso che si tratti di sindrome del tunnel carpale. Questa, all'inizio di aprile, la risposta della RM: "Non evidenti alterazioni nè tumefazione abnormi delle strutture del tunnel carpale. Discreto verasmento liquido nelle guaine sinoviali dei tendini flessori del secondo, terzo e quarto dito e, appena accennato, del quinto, a livello delle falangi prossimali e, più modesto, a livello delle falangi intermedie in un quadro di tenosinovite. Discreto versamento articolare carpo-metacarpale e interfalangeo del primo dito e metacarpo falangeo del quarto e quinto dito. Non evidenti alterazioni strutture ossee in esame."
Volevo ora gentilmente sapere quali sono le terapie più idonee da seguire, se è utile prendere qualche farmaco (antinfiammatori...) e cosa posso fare con la mano. Posso portare pesi? Sarebbe meglio immobilizzare la mano? Posso svolgere un' attività sportiva che non solleciti paricolarmente la mano (scialpinismo, alpinismo classico, ciclismo...)?
Grazie mille per l'eventuale risposta.
sono un ragazzo di vent'anni e sono appassionato di arrampicata su roccia. Da qualche mese ho dei disturbi alla mano sx, quando la muovo la sento "legata", come piena di liquido. Inoltre se la sforzo mi fa male a livello dell'articolazione del pollice e sul palmo (più che di dolore però si tratta di un forte fastidio). Premetto che l'EMG ha escluso che si tratti di sindrome del tunnel carpale. Questa, all'inizio di aprile, la risposta della RM: "Non evidenti alterazioni nè tumefazione abnormi delle strutture del tunnel carpale. Discreto verasmento liquido nelle guaine sinoviali dei tendini flessori del secondo, terzo e quarto dito e, appena accennato, del quinto, a livello delle falangi prossimali e, più modesto, a livello delle falangi intermedie in un quadro di tenosinovite. Discreto versamento articolare carpo-metacarpale e interfalangeo del primo dito e metacarpo falangeo del quarto e quinto dito. Non evidenti alterazioni strutture ossee in esame."
Volevo ora gentilmente sapere quali sono le terapie più idonee da seguire, se è utile prendere qualche farmaco (antinfiammatori...) e cosa posso fare con la mano. Posso portare pesi? Sarebbe meglio immobilizzare la mano? Posso svolgere un' attività sportiva che non solleciti paricolarmente la mano (scialpinismo, alpinismo classico, ciclismo...)?
Grazie mille per l'eventuale risposta.
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Egr. paziente, prima di ogni cosa, esegua anche una radiografia della mano sin. e dopo faccia un consulto specialistico ortopedico per una esatta diagnosi della sua patologia.
Faccia, sempre dietro parere dello specialista, degli esami ematochimici sia generici che specifici e quindi una corretta e mirata terapia.
Certamente con una terapia farmacologica specifica e della adeguata fisiochinesiterapia e/o della terapia infiltrativa, potrà risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
Faccia, sempre dietro parere dello specialista, degli esami ematochimici sia generici che specifici e quindi una corretta e mirata terapia.
Certamente con una terapia farmacologica specifica e della adeguata fisiochinesiterapia e/o della terapia infiltrativa, potrà risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
In considerazione della Sua peculiare attività sportiva la prima ipotesi diagnostica è quella della teno-sinovite (una infiammmazione post-microtraumatica delle guaine tendinee). Giusto effettuare una RX della mano. Per prima cosa consiglio riposo dell'arto evitando stress e sovraccarichi per circa 7-10gg. Fisioterapia con ultrasuoni in acqua. Se non tende a migliorare è indicata una valutazione specialistica. Cordialissimi Saluti,
Dr. Riccardo Busa
Dr. Riccardo Busa
Dr. Riccardo Busa
S.C. Chirurgia della Mano e Microchirurgia
Az. Osp./Univ. Policlinico di Modena
[#4]
Le infiltrazioni di cortisonici se non praticate da mani esperte possono crare effettivamente delle alterazioni strutturali e vere e proprie "tendinosi" in seguito alla cristallizzazione intra-tendinea del cortisone stesso. Inoltre l'effetto è molto spesso solo transitorio. Nel nostro istituto non infiltriamo mai con FANS. Ritengo che, vista la mini-invasività e l'elevata percentuale di risoluzione l'intervento di tenovaginalectomia sia la strada più semplice ed indicata, ovviamente dopo aver tentato la fisiokinesiterapia e i farmaci per uso topico (pomate e cerotti a rilascio di FANS).
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.9k visite dal 27/04/2008.
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