Soprosso

25 anni fa cadendo da una scala ho subito la rottura del calcagno (rottura in quanto rimasto intatto si era fratturato alla base e l'intera sfera si era piegata verso l'alto) il che semplicemente ingessato mi aveva ridotto interspazio con l'astragalo comprimendo nervi e quant'altro in zona - dolori per 25 anni.
L'anno scorso - gennaio 2012 - con operazione di 5 ore in cui preso un intarsio d'osso dall'anca e impiantato in piccole sezioni tra astragalo e calcagno mi hanno riconfigurato il piede che nel frattempo cedendo era diventato piatto e spianato verso l'esterno.
Con due viti da 9,5 cm mi hanno bloccato l'astragalo con il calcagno - ho perso quasi completamente il movimento laterale conservando il movimento caviglia - calcificato il tutto poichè le viti sporgevano leggermente dall'osso e causavano dolore (tipo spina calcaneare) 2 mesi fa e, quindi a circa un anno dal primo intervento me le hanno tolte con altro piccolo intervento.
Tutto sarebbe andato bene ed anche i dolori (pugnale piantato da 25 anni tra astragalo e calcagno) sono praticamente scomparsi - però l'osso in corrispondenza della parte superiore dell'astragalo ha continuato a produrrre ciò che dovrebbe essere il famoso soprosso che gradualmente sta andando ad interferire con l'articolazione della caviglia provocando nuovamente notevoli dolori al camminamento in quanto lo spazio tra il malleolo esterno e l'astragalo è praticamente scomparso.
Chiedo a chi SA! - è possibile ridurre il soprosso in qualche modo e di conseguenza ricreare il necessario interspazio tra astragalo e caviglia/malleolo.
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile Utente,
per quello che posso aver capito (anzi lei è stato proprio bravo a spiegare in parole semplici quello che le hanno fatto, si vede che ha capito l'intervento a cui è stato sottoposto) e coi limiti del consulto on-line, sembra che l'artrodesi effettuata sia andata a buon fine, ma che sia successo qualcosa che limita adesso il movimento della caviglia (e non della sottoastragalica che è stata fusa),forse un callo esuberante. Se di questo si tratta, è in teoria possibile modellare l'osso in un nuovo intervento,ma deve parlarne con chi l'ha operata, l'unico che sa davvero quale sia la causa del nuovo dolore.
Saluti cordiali.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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Utente
Utente
Ringrazio Medicitalia ed in particolar modo il Dott. Nucci per la prontissima risposta.

Immaginavo di dover probabilmente subire un ulteriore intervento di cui chiaramente come consigliato dovrò parlarne con il chirurgo che mi ha operato - forse in cuor mio speravo esistesse un qualche sistema meno invasivo per risolvere, tipo laser o quant'altro.

Grazie comunque per la risposta sicuramente esaustiva.