Meniscopatia, rottura dei legamenti

Salve, ho 43 anni e dopo più traumi distorsivi ho effettuato una RMN Gin DX che ha fato l'esito seguente: Versamento articolare con distensione della borsa sovrarotulea e del gastrocnemio semimembranoso.
Lesione del terzo medio del legamento crociato anteriore, senza evidenza, allo stato di fibre residue integre; necessario esame clinico-funzionale,
Esiti diistrattivi del legamento collaterale mediale,
Legamento crociato posterioree collaterale esterno nei limiti della norma per spessore e segnale.
Pulriframmentazione del corpo-corno posteriore del menisco mediale.
Striatura trasversale di relativo elevato segnale in T1 e negli echi tardivi in corrispondenza del corno posteriore del menisco laterale, affiorante alla superficie articolare, da lesione degenerativa.
Rotula in asse.
Immaginando la non evitabilità di un intervento chirurgico mi chiedo se i tempi di recuperò per un 'attività agonistica e se sarà necessaria una meniscectomia (parziale o totale?) che possa comportare artrosi precoce (in che tempi?) o necessità di limitare l'attività sportiva (correvo per un 30 di km a settimana e palestra tre volte la settimana) per non indurre un'usura precoce dell'articolazione; inoltre mi chiedevo se è possibile intervenire in artoscopia o è necessario un intervento a cielo aperto. In attesa di riscontro porgo i miei ringraziamenti e saluti.
Luigi.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente vediamo di rispondere per quanto possibile senza poterla visitare e senza poter osservare la RMN:

immaginando la non evitabilità di un intervento chirurgico mi chiedo se i tempi di recuperò per un 'attività agonistica
NON MENO DI 6 MESI SE SI SCEGLIE DI RICOSTRUIRE IL LEGAMENTO CROCIATO
e se sarà necessaria una meniscectomia (parziale o totale?)
GENERALMENTE E' PARZIALE
che possa comportare artrosi precoce (in che tempi?)
DOMANDA A CUI NON E' POSSIBILE RISPONDERE
NON VI E' CERTEZZA DI SVILUPPARE PER FORZA UNA ARTROSI FUTURA CON UNA BUONA CONDOTTA DI VITA E RIABILITATIVA
o necessità di limitare l'attività sportiva (correvo per un 30 di km a settimana e palestra tre volte la settimana)
30 KM A SETTIMANA DOPO I 40 ANNI CON UN GINOCCHIO OPERATO AL MENISCO ED AL LEGAMENTO CROCIATO TENDONO AD ESSERE UN PO' TANTI ED IN GENERALE LA ATTIVITA' DI CORSA NON E' LA MIGLIORE.
ESSA VA EMBRICATA CON NUOT E BICICLETTA
per non indurre un'usura precoce dell'articolazione; inoltre mi chiedevo se è possibile intervenire in artoscopia o è necessario un intervento a cielo aperto
ARTROSCOPIA

Cordiali saluti

Dr. Roberto LEO

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per il consulto; alla mia domanda sui tempi di recupero lei rispondeva "6 mesi se si sceglie di ricostruire il LCA": immagino quindi che vi possano esere indicazione per non procedere alla stessa e, quindi, effettuare sono una meniscectomia? Potrebbe chiarirmi quali possano essere le controindicazioni, nel mio caso alla ricostruzione del LCA e, nel caso, quale sarebbe il "futuro" prevedibile per la mia articolazione? La ringrazio anticipatamente per il riscontro. Saluti.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Il discorso della ricostruzione o meno del LCa e' molto delicato
Ogni ortopedico ha molti pazienti che hanno scelto di non farsi ricostruire il crociato e vivono bene impostando la loro vita diversamente (evitando sport ad impatto e ove l'impegno del ginocchio sia massimale)
Altrettanto vero che ogni ortopedico ha pero' anche altrettanti pazienti in cui invece per eta', tipo di vita tipo di lavoro, tipo di sport, tipo di sintomatologia riferita, si decide di ricostruire il LCA
Il discordo ' e complesso e va fatto visitando il paziente per capire il grado di lassita' e valutando direttamente con lui pro e contro di ogni scelta.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Salve, in merito ala mia problematiche ho effettuato due visite ortopediche presso due specialisti tra i migliori della mia zona ricevendo la stessa diagnosi (rottura del LCA da almeno 10 anni, come evidenziato da precedenti RMN e varie meniscopatie), ma due approcci diversi: il primo mi ha consigliato di procedere a meniscetomia selettiva senza ricostruire LCA per evitare una rigidità articolare che possa avere complicanze artrosiche, mentre il secondo propone ricostruzione sintetica (LARS) del LCA, debridement artroscopico dell'articolazione, infiltrazioni con fattori di crescita piastrinici autologhi e nessuna meniscectomia. Ovviamente sono un pò confuso sul da farsi e gradirei una vostra opinione. Inoltre in merito al secondo tipo di intervento mi chiedo che conseguenze possa avere non effettuare nessuna meniscetomia e quindi la permanenza della lesione ai menischi. Vi ringrazio di ogni eventuale risocntro. Saluti. Luigi.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Gentile utente
la mia opinione non puo' essere confrontata con quella dei colleghi in quanto entrambi hanno avuto la possibilita' sia di studiare i suoi esami strumentali sia, soprattutto di visitare il suo ginocchio valutando peraltro anche la sua struttura osteo muscolo tendinea
Cio detto, trattandosi di 2 pareri di specialisti a suo dire esperti nel ginocchio che sono diversi. ritengo di poterle consigliare un terzo ed ULTIMO parere di un chirurgo di chiara fama per il ginocchio
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sollecitudine nei riscontri e comprendo perfettamente che non potendo visitarmi non possa dare una valutazione terza degli approcci chirurgici propostimi; se può, mi dia almeno, sulla scorta della sua esperienza, soltanto una valutazione della possibilità di non intervenire con meniscectomia in presenza delle lesioni ai menischi evidenziati dalla RMN; per delle considerazioni più compiute le aggiungo che data la pratica sportiva intensa ho sicuramente uno sviluppo muscolare superiore alla media (da atleta agonista) e benchè soffrissi di meniscopatie da lesioni da almeno 10 anni (come evidenziato da precedenti RMN) non ho mai avuto dolorabilita al ginocchio nonostante i 30 km a settimana di corsa; a dire il vero benchè sia ancora piuttosto limitato nei movimenti a causa di ipotrofia muscolare conseguente all'uso dei bastoni e la lesione al legamento mediale non l'ho neppure ora. In breve vorrei sapere se, come è possibile scegliere di non ricostruire il LCA, è possibile, in alcuni casi non intervenire con meniscectomia senza avere gravi complicanze, e prevedibilmente quali potrebbero essere, senza inficiare le diagnosi fattemi, solo come ipotesi di scuola :-) La ringrazio di ogni eventuale riscontro. Saluti. Luigi.
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
Nella mia opinione se si tratta di una meniscopatia con segni clinici evidenti e con risonanza che mistra chiaramente una lesione "concreta" al menisco non vedo come in un soggetto sportivo non si debba pensare di intervenire
Personalmente cerco di intervenire molto molto meno sulle meniscopatia degenerative ossia da usura iche pero' tipicamente avvengono nel soggetto meno giovane
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie e saluti.
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Utente
Utente
Salve, in data 17/06/2013 sono stato operato al ginoccho dx per la ricostruzione LCA con sistema LARS oltre meniscectomia selettiva al mediale e laterale e condroabrasione; l'esame clinico-funzionale dopo 30 gg. riscontrava ginocchio asciutto e stabile con marcata ipotrofia del quadricipite;
ho recuperato l'estensione attiva fino a quasi 0° e nella flessione passiva mancano meno di 10 cm tra gluteo e tallone; riesco a percorrere 30 km sulla cyclette in meno di un'ora (pedalando ogni 10 min per 3 minuti solo con l'arto operato) con una buona resistenza senza alcun dolore, mentre ho ancora difficoltà a camminare: ci riesco solo con l'ausilio della stampella sx; senza stampella mi sembra che i muscoli non reggano e avverto fastidio sia in prossimita dei condili femorali sia nella parte anteriore sub rotulea; mi chiedevo se è normale. Grazie.
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Utente
Utente
Salve,
in data 17/06/2013 sono stato sottoposto a ricostruzione LCA GN DX con LARS e meniscectomia selettiva ad entrambi i menischi; ancora non riesco a correre bene seppure riscontro miglioramenti lenti, ma costanti; l'estensione è completa mentre in flessione mi mancano ancora un paio di cm e avverto ancora dolore se in flessione carico il peso sul solo arto operato; l'esame clinico funzionale del chirurgo ha dato esito di recuperata stabilità del ginocchio e ora prima dell'ultimo controllo ho effetuato una RMN il cui referto non mi sembra incoraggiante:
RMN GINOCCHIO DESTRO
SEQUENZE: Tlw, TSE DPw e T2w con e senza soppressione del segnale del grasso sui 3 piani ortogonali all'articolazione.
REFERTO:
Disomogeneità della loggia meniscale mediale da verosimili esiti chirurgici;ridotto spessore del menisco laterale con stria di elevato segnale inT2 al corpo-corno posteriore.
Esiti chirurgici di ricostruzione del legamento crociato anteriore denunziati dalla presenza di tunnel osseo tibiale e femorale;scarsa definizione del neo-legamento all'interno della gola.
Dismorfico il legamento crociato posteriore nel tratto prossimale a segnale omogeneo;
legamenti collaterali indenni.
Presenza di versamento intrarticolare.
Modesta borsite cistica del gastrocnemio-semimebranoso.
Modesto edema della spongiosa sub-condrale del condilo femorale e del piatto tibiale mediale.
Rotula a sede più alta che di norrna con tendenza alla bascula esterna e con segni di iperpressione femoro-rotulea.
In particolare mi chiedo cosa significhi la scarsa definizione del neo-legamento.
Si è già rotto? Potreste darmi delle spiegazioni in termini semplici del referto e segnalarmi se c'è quacosa di preoccupante. Grazie.