Distorsione e algodistrofia
Salve, sono un ragazzo di 33 anni. Il giorno 11 febbraio ho subito una distorsione alla caviglia giocando a calcio. Non ho subito fratture e dopo la fasciatura rigida ho cominciato ad usare il tutore che ho usato per circa un altro mese. Dopo mille peripezie e superficialità dei medici che ho incontrato, ho fatto una RMN che ni ha evidenziato un'algodistrofia all'astragalo, che dovrebbe essere la causa della mia limitazione funzionale. Sto facendo cicli di ginnastica propriocettiva, rieducazione motoria, tens, laser e ultrasuoni, ma nonostante tutto non noto benefici. Mi hanno consigliato anche di fare intramuscolari di CLOODY e magnetoterapia. Che cosa mi consigliate di fare? Le cure che sto facendo sono efficienti? Quanto tempo dovrò portare questa invalidità? Grazie saluti.
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Gentile signore,
l'algodistrofia è una frequente complicanza di traumi sia dell'arto superiore che dell'arto inferiore anche di lieve entità.
Trattasi di una condizione che per sua caratteristica presenta dei tempi di risoluzione abbastanza lunghi per cui considerando che il suo trauma risale a soli 2 mesi e mezzo addietro e che da quanto lei dice le attuali terapie non son inziate da molto, il fatto che lei veda pochi benefici è abbastanza normale.
Certamente le cure che lei sta effettuando sono corrette ; per quanto riguarda la magnetoterapia e la somministrazione dei bisfosfonati, le attuali linee guida consigliano il loro uso.
Naturalmente prima di fare ciò è opportuno che si sottoponga ad una visita ortopedica presso il collega che la segue in modo da stabilire sulla base dei rilievi clinici se vi sia la necessità di iniziare tali terapie.
Cordiali saluti
l'algodistrofia è una frequente complicanza di traumi sia dell'arto superiore che dell'arto inferiore anche di lieve entità.
Trattasi di una condizione che per sua caratteristica presenta dei tempi di risoluzione abbastanza lunghi per cui considerando che il suo trauma risale a soli 2 mesi e mezzo addietro e che da quanto lei dice le attuali terapie non son inziate da molto, il fatto che lei veda pochi benefici è abbastanza normale.
Certamente le cure che lei sta effettuando sono corrette ; per quanto riguarda la magnetoterapia e la somministrazione dei bisfosfonati, le attuali linee guida consigliano il loro uso.
Naturalmente prima di fare ciò è opportuno che si sottoponga ad una visita ortopedica presso il collega che la segue in modo da stabilire sulla base dei rilievi clinici se vi sia la necessità di iniziare tali terapie.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Utente
La ringrazio del suo consulto. Ma mi saprebbe dare un'indicazione dei tempi medi di recupero? Inoltre mi interesserebbe molto sapere quali sono le più frequenti motivazioni della comparsa di questa conplicazione, ed anche sapere da cosa tecnicamente dipende la limitazione funzionale del piede. Grazie saluti.
[#3]
Gentile signore,
purtroppo dare una indicazione sui tempi di recupero di una algodistrofia è piuttosto difficile; posso parlarle di mesi, ma una valutazione completa e più attendibile può esser fatta solo sulla base di una valutazione clinica dei suoi disturbi.
L'algodistrofia non conosce una causa univoca trattandosi di una condizione di squilibrio del sistema nervoso periferico simpatico che può insorgere in seguito ad un trauma come nel suo caso.
Tecnicamente la limitazione funzionale del piede può dipendere da un meccanismo antalgico riflesso quindi non controllabile volontariamente strettamente connesso con il fatto infiammatorio proprio della prima fase dei fenomeni algodistrofici.
Cordiali saluti
purtroppo dare una indicazione sui tempi di recupero di una algodistrofia è piuttosto difficile; posso parlarle di mesi, ma una valutazione completa e più attendibile può esser fatta solo sulla base di una valutazione clinica dei suoi disturbi.
L'algodistrofia non conosce una causa univoca trattandosi di una condizione di squilibrio del sistema nervoso periferico simpatico che può insorgere in seguito ad un trauma come nel suo caso.
Tecnicamente la limitazione funzionale del piede può dipendere da un meccanismo antalgico riflesso quindi non controllabile volontariamente strettamente connesso con il fatto infiammatorio proprio della prima fase dei fenomeni algodistrofici.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 24/04/2008.
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