Dolore e perdita mobilità 3° e 4° dito del piede
Buongiorno
il 5-11-12 mi sono fatto male al 3° e 4° dito del piede sinistro.
L’infortunio è stato causato da un movimento torsionale con pressione a terra. Dovendo tirare verso di me un carico pesante ho puntato il piede sinistro a terra e facendo forza sulla punta del piede ho tirato il carico verso di me, facendo contemporaneamente una torsione del piede. Ho sentito subito un forte dolore e la sensazione come di uno strappo.
Il dito non si è gonfiato e non c’è stata nessuna macchia o perdita di sangue, ma il dolore era forte, camminare mi causava forte dolore e ciò mi costringeva a zoppicare vistosamente. Ho zoppicato per quasi un mese.
Sentivo dolore anche schiacciando alla base del dito dove si unisce al piede e se cercavo di tirarlo su verso l'alto.
Inoltre dal giorno dell’infortunio le due dita non si piegano più, stanno dritte, hanno perso mobilità, si piegano solo se lo faccio io manualmente.
Dalle lastre fatte sul dorso del piede non risulta niente
Ho fatto una visita dall’ortopedico, alla 3° settimana dall’infortunio, e secondo lui non c’erano fratture. I piedi poggiano bene, la postura è corretta. Mi consigliò di aspettare e riposare il più possibile, cioè evitare di caricare troppo ed evitare il tipo di sforzo che causò l’infortunio, cosa che ho fatto, limitando al minimo anche il camminare.
Alla 5 settimana ho fatto una visita dal fisiatra. A suo parere potrebbe esserci una microfrattura, e se c’è non si vede dalla lastra fatta sopra il piede perché potrebbe essere alla base del dito. Mi ha detto di riposare ed aspettare…
Ora sono passati 3 mesi e la situazione non cambia. Non posso camminare, devo farlo lentamente e su superfici regolari. Le dita non si muovono e mi dolgono se provo a sforzarle, ad esempio facendo una camminata. Non posso assolutamente correre o camminare su fondo sconnesso, altrimenti fa molto male e non devo fare movimenti torsionali.
La perdita di mobilità è praticamente totale, riesco a piegare in giù le dita dei piedi, ma il 3° e il 4° non si muovono, stanno dritti.
Sto cercando di riposare il piede il più possibile ma forse non basta, dovrei stare totalmente fermo col piede sinistro Quali consigli mi può dare? Altre visite? Radiografie differenti? Altri esami? Dovrei usare una stampella per permettere la guarigione?
Grazie
il 5-11-12 mi sono fatto male al 3° e 4° dito del piede sinistro.
L’infortunio è stato causato da un movimento torsionale con pressione a terra. Dovendo tirare verso di me un carico pesante ho puntato il piede sinistro a terra e facendo forza sulla punta del piede ho tirato il carico verso di me, facendo contemporaneamente una torsione del piede. Ho sentito subito un forte dolore e la sensazione come di uno strappo.
Il dito non si è gonfiato e non c’è stata nessuna macchia o perdita di sangue, ma il dolore era forte, camminare mi causava forte dolore e ciò mi costringeva a zoppicare vistosamente. Ho zoppicato per quasi un mese.
Sentivo dolore anche schiacciando alla base del dito dove si unisce al piede e se cercavo di tirarlo su verso l'alto.
Inoltre dal giorno dell’infortunio le due dita non si piegano più, stanno dritte, hanno perso mobilità, si piegano solo se lo faccio io manualmente.
Dalle lastre fatte sul dorso del piede non risulta niente
Ho fatto una visita dall’ortopedico, alla 3° settimana dall’infortunio, e secondo lui non c’erano fratture. I piedi poggiano bene, la postura è corretta. Mi consigliò di aspettare e riposare il più possibile, cioè evitare di caricare troppo ed evitare il tipo di sforzo che causò l’infortunio, cosa che ho fatto, limitando al minimo anche il camminare.
Alla 5 settimana ho fatto una visita dal fisiatra. A suo parere potrebbe esserci una microfrattura, e se c’è non si vede dalla lastra fatta sopra il piede perché potrebbe essere alla base del dito. Mi ha detto di riposare ed aspettare…
Ora sono passati 3 mesi e la situazione non cambia. Non posso camminare, devo farlo lentamente e su superfici regolari. Le dita non si muovono e mi dolgono se provo a sforzarle, ad esempio facendo una camminata. Non posso assolutamente correre o camminare su fondo sconnesso, altrimenti fa molto male e non devo fare movimenti torsionali.
La perdita di mobilità è praticamente totale, riesco a piegare in giù le dita dei piedi, ma il 3° e il 4° non si muovono, stanno dritti.
Sto cercando di riposare il piede il più possibile ma forse non basta, dovrei stare totalmente fermo col piede sinistro Quali consigli mi può dare? Altre visite? Radiografie differenti? Altri esami? Dovrei usare una stampella per permettere la guarigione?
Grazie
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da quanto riferisce Lei, se realmente non riesce a flettere attivamente le dita mentre passivamente la motilità in flessione è conservata, sembrerebbe trattarsi di una lesione dell'apparato flessore del 3° e 4° dito. Ma questa sarebbe una lesione rarissima.
Dato che in medicina non esiste nulla di assoluto o di impossibile, la cosa migliore sarebbe quella di tornare dall'Ortopedico che l'ha visitato e far ricontrollare le radiografie per essere sicuri che non siano state trascurate lesioni scheletriche.
Se effettivamente non si vedono fratture o altre lesioni che possano giustificare i sintomi che Lei lamenta, converrebbe richiedere ulteriori esami che permettono di esplorare le parti molli, che non sono visibili dalle radiografie standard, e cioè l'ecotomografia (ad alta risoluzione se possibile) e la RMN.
Se si fosse verificata una lesione tendinea (oppure anche un problema infiammatorio) con tali esami si dovrebbe vedere.
Nel frattempo sarebbe meglio ridurre il carico sul piede, visto che l'attività è dolorosa, finchè non venga chiarita la causa del dolore.
Dato che in medicina non esiste nulla di assoluto o di impossibile, la cosa migliore sarebbe quella di tornare dall'Ortopedico che l'ha visitato e far ricontrollare le radiografie per essere sicuri che non siano state trascurate lesioni scheletriche.
Se effettivamente non si vedono fratture o altre lesioni che possano giustificare i sintomi che Lei lamenta, converrebbe richiedere ulteriori esami che permettono di esplorare le parti molli, che non sono visibili dalle radiografie standard, e cioè l'ecotomografia (ad alta risoluzione se possibile) e la RMN.
Se si fosse verificata una lesione tendinea (oppure anche un problema infiammatorio) con tali esami si dovrebbe vedere.
Nel frattempo sarebbe meglio ridurre il carico sul piede, visto che l'attività è dolorosa, finchè non venga chiarita la causa del dolore.
Dr. Sandro Reverberi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.2k visite dal 04/02/2013.
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