Lussazione acromio-claveare 3° grado

In data 01/02/2013 ho riportato un trauma alla spalla sinistra (sono mancino) cadendo dagli sci ad una velocità prossima allo zero. Durante la discesa ho provato a roteare il braccio in tutti i modi fino a quando ho iniziato ad avvertire dolore acuto. Il medico di guardia mi ha inviato all'ospedale per accertamenti. Qui mi è stata diagnosticata la lussazione di cui all'oggetto con una prognosi di 45gg. asserendo, verbalmente, la necessità di intervenire chirurgicamente mediante l'applicazione di una placchetta. Poi mi hanno applicato un bendaggio ad 8 e presritto antidolorifici. Ieri, 02/02 mi sono recato all'ospedale dove risiedo e in pronto soccorso hanno categoricamente escluso l'intervento ed anzi hanno optato per il conservativo riducendo a 20gg. la prognosi prescrivendomi di presentarmi dallo specialista in data 04/04. Mi hanno inoltre confermato di mantenere il bendaggio ad 8. La domanda è: essendo mancino ed essendo un musicista che necessita dell'uso di entrambe le braccia è meglio l'intervento chirurgico o conservativo in merto al recupero completo della funzionalità dell'articolazione ?? In secondo luogo, mi ha lasciato basito il differente approccio di coloro che mi hanno visitato; è possibile che la terapia differisca così tanto da un consulto all'altro ? Grazie per l'interessamento.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Quando si pone diagnosi di "lussazione A/C (acromion/claverae) di 3° gradi si intende un tipo preciso di lussazione (legga al link: http://www.luigigrosso.net/spallalussazioneclavicola.htm ). Come avrà visto, la lussazione di III tipo comporta la rottura di tutti ilegamenti di stabilizzazione dell'articolazione A/C per cui non c'è più il rapporto articolare. Detto questo bisogna che lei sappia che l'articolazione della spalla è non gravitativa per cui meno sottoposta a stress meccanici come quelle degli arti inferiori (anca-ginocchio-collo piede-piede). L'unico fatto è che la lussazione non consente un "perfetto" funzionam,ento dell'articolazione A/C con ripercussioni sulla dinamica e sulla funzione. La differente indicazione che Le é stata proposta dipende dalle scuole mediche di pensiero (chi a favore e chi contro) fermo restando che per il paziente sussiste un minimo di indefettibilità.
Il mio personale pensiero, per esempio, è favorevole all'intervento chirurgico. Oggi ci sono delle tecniche molto semplici da effettuarsi per via artroscopica.
Auguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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Utente
Utente
Buonasera Prof. Grosso,
innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.
Purtroppo però conservo ancora qualche perplessità in merito alla certezza che il legamento si sia spezzato senza che sia stato sottoposto ad una ecografia e tantomeno ad una risonanza magnetica.
Un tra i vari ortopedici che mi hanno visitato mi ha proposto un intervento ma a cielo aperto, forando le ossa e legandole tra loro con dei fili Kichner (?).
Un altro mi ha detto che oramai è passato troppo tempo dall'infortunio (ca. 10gg oggi)e che non si potrebbe più operare chirurgicamente con risultati apprezzabili.
Infine se potessi ancora propendere per l'intervento quale tecnica utilizzerebbe e quali tempi mi prospetterebbe per riprendere la completa funzionalità.
Grazie anticipatamente per quanto vorrà consigliarmi.