Frattura dito
Salve! Esattamente 21 giorni fa, il 14 Gennaio, ho sbattuto l'indice della mano destra. Mi sono recato lo stesso giorno al pronto soccorso dove nel reparto di radiologia mi hanno fatto le radiografie (RX MANO -dx * SECONDO DITO MANO DESTRA). Mi è stata riscontrata esattamente una "Frattura parcellare della base della falange intermedia del II dito". Successivamente mi è stata applicata una stecca da tenere per 15 giorni. Martedì 29 ho tolto quindi la stecca da solo come stabilito. Il dito era ancora molto gonfio, non riuscivo per niente a muoverlo e sia nella parte posteriore che anteriore presentava un colore violaceo. Il gonfiore tuttora dopo 3 giorni non è sparito del tutto, così come il colore violaceo, e toccando e muovendo bruscamente il dito ancora fa male. Ho cercato di fare un po di riabilitazione da solo con una pallina anti-stress e la condizione del dito è in parte migliorata, cioè riesco a piegarlo e a muoverlo meglio (anche se con molta fatica). Tuttavia se provo a piegarlo totalmente (cioè a stringere il pugno per intenderci) non ci riesco, è come se fosse impossibile. Il mio dubbio quindi è: questo è un problema dovuto all'ematoma o all'irrigidimento dei muscoli e dei tendini e si risolverà semplicemente con il tempo? Oppure è possibile che la frattura non si sia calcificata del tutto? Un'altra cosa che mi preoccupa molto è la mobilità totale del dito, è possibile che essa ne sia rimasta seriamente danneggiata? Grazie.
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Gentile Signore,
più che la frattura (distacco) parcellare andrebbe valutata la tenuta dell'apparato capsulo-legamentoso dell'articolazione corrispondente, per verificare che non ci sia una lassità articolare.
Questo si valuta con una visita specialistica e manovre di "stress" dell'articolazione.
Se non c'è lassità, continuerei i movimenti di flesso-estensione del dito.
Il recupero completo dovrebbe avvenire gradualmente.
più che la frattura (distacco) parcellare andrebbe valutata la tenuta dell'apparato capsulo-legamentoso dell'articolazione corrispondente, per verificare che non ci sia una lassità articolare.
Questo si valuta con una visita specialistica e manovre di "stress" dell'articolazione.
Se non c'è lassità, continuerei i movimenti di flesso-estensione del dito.
Il recupero completo dovrebbe avvenire gradualmente.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 01/02/2013.
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