Coxalgia dx con versamento
salve,
da diverso tempo (circa un anno) soffro di un fastidio/dolore all'anca dx. il dolore lo noto sopratutto quando cambio di posizione per es. dopo un po che sono seduto mi alzo in piedi, o per es. quando scendo dalla macchina. Noto invece che dopo qualche minuto di attività fisica (semplice deambulazione) il dolore sembra diminuire. Il picco del dolore lo ho quando ruoto la gamba verso l'interno. In questo caso sento proprio delle fitte.
Tempo fa andai da un fisioterapista per qualche seduta. Inizialmente mi sistemo il bacino che ha suo dire era spostato. Poi lavorammo sulla zona per sfiammare (non mi diagnostico la pubalgia). dopo diverse sedute il dolore non passava anche a causa dei frequenti allenamenti di palestra e corsa che non ho mai smesso di fare. feci allora una prima eco nella regione inguinale, sotto consiglio del fisioterapista, per escludere ernie o calcificazioni. il referto fu: l'esame esclude reperti di carattere patologico, in particolare si escludono alterazioni muscolo-tendinee o calcificazioni inserzionali della spina iliaca. Non reperti compatibili con ernia inguinale. questo succedeva a maggio 2012.
Ad oggi continuando ad allenarmi a ritmi inferiori il dolore non è passato ed ho deciso di fare una risonanza magnetica. L'esito è questo: non evidenti alterazioni di segnale osseo. minima falda di liquido intraarticolare coxofemorale dx e dei tessuti molli limitrofi rispetto al controlaterale.
In questi giorni noto anche un lievissimo fastidio ogni tanto anche all'anca sn nello stesso punto. Episodi sporadici ma che mi fanno pensare che lo stesso problema potrebbe venir fuori all'altra anca. Sbaglio? da cosa potrebbe essere causato questo problema? ammetto che non sono riuscito ad allenare la parte inferiore del corpo come quella superiore visto il dolore, quindi uno scompenso c'è. come dovrei comportarmi? qualche terapia particolare?
nel ringraziarvi anticipatamente per il lavoro svolto e la serietà dimostrata,
porgo cordiali saluti.
luca
da diverso tempo (circa un anno) soffro di un fastidio/dolore all'anca dx. il dolore lo noto sopratutto quando cambio di posizione per es. dopo un po che sono seduto mi alzo in piedi, o per es. quando scendo dalla macchina. Noto invece che dopo qualche minuto di attività fisica (semplice deambulazione) il dolore sembra diminuire. Il picco del dolore lo ho quando ruoto la gamba verso l'interno. In questo caso sento proprio delle fitte.
Tempo fa andai da un fisioterapista per qualche seduta. Inizialmente mi sistemo il bacino che ha suo dire era spostato. Poi lavorammo sulla zona per sfiammare (non mi diagnostico la pubalgia). dopo diverse sedute il dolore non passava anche a causa dei frequenti allenamenti di palestra e corsa che non ho mai smesso di fare. feci allora una prima eco nella regione inguinale, sotto consiglio del fisioterapista, per escludere ernie o calcificazioni. il referto fu: l'esame esclude reperti di carattere patologico, in particolare si escludono alterazioni muscolo-tendinee o calcificazioni inserzionali della spina iliaca. Non reperti compatibili con ernia inguinale. questo succedeva a maggio 2012.
Ad oggi continuando ad allenarmi a ritmi inferiori il dolore non è passato ed ho deciso di fare una risonanza magnetica. L'esito è questo: non evidenti alterazioni di segnale osseo. minima falda di liquido intraarticolare coxofemorale dx e dei tessuti molli limitrofi rispetto al controlaterale.
In questi giorni noto anche un lievissimo fastidio ogni tanto anche all'anca sn nello stesso punto. Episodi sporadici ma che mi fanno pensare che lo stesso problema potrebbe venir fuori all'altra anca. Sbaglio? da cosa potrebbe essere causato questo problema? ammetto che non sono riuscito ad allenare la parte inferiore del corpo come quella superiore visto il dolore, quindi uno scompenso c'è. come dovrei comportarmi? qualche terapia particolare?
nel ringraziarvi anticipatamente per il lavoro svolto e la serietà dimostrata,
porgo cordiali saluti.
luca
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Egr. sig. Luca, con tutto il rispetto per i fisioterapisti, figure importanti nel panorama della disciplina medica, lei dovrebbe affidarsi ad un Medico Specialista in Ortopedia prima e ad un medico specialista Fisiatra dopo.
Il fisioterapista non è un medico, non può fare diagnosi, nè prescrizione farmacologica, nè di esami diagnostici, nè di trattamenti fisochinesiterapici.Lasci stare le idee del suo bacino storto o dritto e della sua postura.
Solo un esame clinico accurato, una valutazione degli accertamenti diagnostici per immagini possono fare una diagnosi esatta per improntare un valido programma terapeutico sia farmacologico che fisiochinesico.
Potrebbe essere una minima patologia degenerativa, o una tendinopatia o un conflitto femoro acetabolare o una patologia muscolare, o una sindrome irritativo-flogistica dell'anca non trattata.
Si affidi ad uno specialista ortopedico e si faccia ben curare.
Cordiali saluti
Il fisioterapista non è un medico, non può fare diagnosi, nè prescrizione farmacologica, nè di esami diagnostici, nè di trattamenti fisochinesiterapici.Lasci stare le idee del suo bacino storto o dritto e della sua postura.
Solo un esame clinico accurato, una valutazione degli accertamenti diagnostici per immagini possono fare una diagnosi esatta per improntare un valido programma terapeutico sia farmacologico che fisiochinesico.
Potrebbe essere una minima patologia degenerativa, o una tendinopatia o un conflitto femoro acetabolare o una patologia muscolare, o una sindrome irritativo-flogistica dell'anca non trattata.
Si affidi ad uno specialista ortopedico e si faccia ben curare.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 28/01/2013.
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