Lussazione congenita anca sinistra
Salve Dottore,
Mia figlia di 4 mesi è nata con una lussazione congenita all'anca sinistra caratterizzata da:
-Ritardo di comparsa dei nuclei di ossificazione delle teste femorali.
-Femore sinistro risalito
-Cotile sinistro verticalizzato.
Queste sono le informazioni dell'attuale radiografia.
Appena 15 gg gli è stato apposto un tutore per cercare di far sì che l'anca tornasse al suo posto ma nulla.
Mi hanno consigliato ormai un intervento. Crede che sia l'unica alternativa attualmente?
L'intervento è complesso? Su una bimba così piccola.
Grazie mille.
Mia figlia di 4 mesi è nata con una lussazione congenita all'anca sinistra caratterizzata da:
-Ritardo di comparsa dei nuclei di ossificazione delle teste femorali.
-Femore sinistro risalito
-Cotile sinistro verticalizzato.
Queste sono le informazioni dell'attuale radiografia.
Appena 15 gg gli è stato apposto un tutore per cercare di far sì che l'anca tornasse al suo posto ma nulla.
Mi hanno consigliato ormai un intervento. Crede che sia l'unica alternativa attualmente?
L'intervento è complesso? Su una bimba così piccola.
Grazie mille.
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Dr. Nunzio Catena
Ortopedico, Chirurgo della mano
479 22
Buonasera,
il trattamento di una displasia dell'anca dipende molto dal grado della displasia stessa e dalla stabilità dell'articolazioine (cioè dal fatto che la testa del femore esca o meno dalla sua cavità).
Nel bambino piccolo, qualora l'anca rimanga instabile e displasica dopo un periodo con il divaricatore, si può pensare ad un trattamento composto da un periodo di trazione seguito poi da un accesso in sala operatoria dove in anestesia, si esegue l'artrografia (una iniezione di liquido di contrasto dentro l'anca) che permette così di valutare le caratteristiche della testa del femore e la sua riducibilità.
Se la testa femorale si riduce ed appare stabile, si procede all'applicazione di un gesso pelvi podalico (cioè un gesso che da sotto il torace arriva fino al piede) mentre in caso di mancata riduzione o di instabilità si può procedere ad una riduzione cruenta (cioè ad un intervento vero e proprio in cui si riposiziona la testa femorale nella cavità acetabolare) seguita dall'applicazione del gesso.
Quello che ho detto è il trattamento standard delle displasie delle anche che non siano trattabili con il solo divaricatore nei bimbi piccoli ed è chiaro che è impossibile fare una previsione di trattamento per il vostro bimbo senza un esame clinico; l'età non costituisce un problema nè per l'anestesia nè per la chirurgia.
Cordiali saluti
il trattamento di una displasia dell'anca dipende molto dal grado della displasia stessa e dalla stabilità dell'articolazioine (cioè dal fatto che la testa del femore esca o meno dalla sua cavità).
Nel bambino piccolo, qualora l'anca rimanga instabile e displasica dopo un periodo con il divaricatore, si può pensare ad un trattamento composto da un periodo di trazione seguito poi da un accesso in sala operatoria dove in anestesia, si esegue l'artrografia (una iniezione di liquido di contrasto dentro l'anca) che permette così di valutare le caratteristiche della testa del femore e la sua riducibilità.
Se la testa femorale si riduce ed appare stabile, si procede all'applicazione di un gesso pelvi podalico (cioè un gesso che da sotto il torace arriva fino al piede) mentre in caso di mancata riduzione o di instabilità si può procedere ad una riduzione cruenta (cioè ad un intervento vero e proprio in cui si riposiziona la testa femorale nella cavità acetabolare) seguita dall'applicazione del gesso.
Quello che ho detto è il trattamento standard delle displasie delle anche che non siano trattabili con il solo divaricatore nei bimbi piccoli ed è chiaro che è impossibile fare una previsione di trattamento per il vostro bimbo senza un esame clinico; l'età non costituisce un problema nè per l'anestesia nè per la chirurgia.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
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