Dolore cronico lombare e sciatalgia
Buongiorno,
La prima volta che ho avuto problemi è stato nel 2005 anno in cui rimasi bloccato con la schiena sulla spiaggia. Dopo un pò che ero sdraiato sull'asciugamano non sono più riuscito ad alzarmi per il forte dolore lombare. Punture e via. Tutto ok fino al 2010 quando il dolore è ricomparso senza motivo. Non amo prendere medicinali per cui a parte le 5 punture di voltaren e muscoril di rito poi non ho assunto altro sebbene il medico mi avesse prescritto dei miorilassanti. Mi sottopongo ad agopuntura che, dopo 8 mesi di sofferenza,è riuscita a togliermi il dolore ed a farmi stare bene per un anno.
Novembre 2012 di nuovo da capo.Il dolore è cominciato a livello lombare ma sopportabile,poi nel fare un movimento banale bloccato di nuovo. Punture.Ma questa volta affievoliscono solo un pò il dolore che è presente, come nel 2010, non solo a livello lombare ma anche lungo tutta la gamba sinistra, in particolare coscia e tibia,e poi anche all'inguine e al testicolo sinistro.Faccio una rmn e vado da un neurochirurgo il quale ipotizzando la sindrome delle faccette mi prescrive una tac e mi prospetta come soluzione quella di fare un mini intervento posizionando delle "zeppe" tra le due vertebre L4-L5 per evitare che il disco schiacciandosi oltre il fisiologico vada a comprimere le radici nervose.Comunque per avere la certezza della sindrome dopo aver visto i risultati della tac,avrebbe iniettato sulle faccette una sorta di anestetico e se questo avesse tolto il dolore allora la sindrome sarebbe stata confermata.Oggi ho recuperato la tac e vi scrivo il referto:
indagine condotta da L3 a S1.
Non significative deviazioni sul piano frontale. Accentuata la fisiologica lordosi lombare. A livello L3-L4 minime note artrosiche interapofisarie, anomalia di orientamento delle faccette articolari, disposte su un piano sagittale; il disco intersomatico appare regolare; speco vertebrale di ampiezza ai limiti inferiori della norma a livello di L4.
A livello di L4-L5 minime note artrosiche interapofisarie; disco intersomatico mostra lievi note di degenerazione e presenta protusione paramediana ed intercanalare sinistra improntando la radice nel canale contenuta (L5 sn) e giungendo a contatto del profilo anterolaterale sn del sacco durale.
A livello L5-S1 il disco intersomatico appare degenerato e mostra una protusione posteriore di tipo erniario con impronta sul profilo anteriore del sacco durale; ampiezza dello speco vertebrale nei limiti.Regolai i legamenti gialli.Non alterazioni tomodensiometriche a carico del contenuto del sacco durale.Ipertrofia dei muscoli paravertebrali e degli psoas.
La mia domanda: se veramente si tratta della sindrome delle faccette è davvero l'unica soluzione l'intervento o è possibile fare qualcosa con ginnastica mirata?Ed a che figura professionale posso rivolgermi?Fisiatra, fisioterapista,osteopata...?Sono allo stremo delle forze e senza una vita normale,ma l'intervento anche se banale non mi sorride.
Grazie per l'attenzione.
La prima volta che ho avuto problemi è stato nel 2005 anno in cui rimasi bloccato con la schiena sulla spiaggia. Dopo un pò che ero sdraiato sull'asciugamano non sono più riuscito ad alzarmi per il forte dolore lombare. Punture e via. Tutto ok fino al 2010 quando il dolore è ricomparso senza motivo. Non amo prendere medicinali per cui a parte le 5 punture di voltaren e muscoril di rito poi non ho assunto altro sebbene il medico mi avesse prescritto dei miorilassanti. Mi sottopongo ad agopuntura che, dopo 8 mesi di sofferenza,è riuscita a togliermi il dolore ed a farmi stare bene per un anno.
Novembre 2012 di nuovo da capo.Il dolore è cominciato a livello lombare ma sopportabile,poi nel fare un movimento banale bloccato di nuovo. Punture.Ma questa volta affievoliscono solo un pò il dolore che è presente, come nel 2010, non solo a livello lombare ma anche lungo tutta la gamba sinistra, in particolare coscia e tibia,e poi anche all'inguine e al testicolo sinistro.Faccio una rmn e vado da un neurochirurgo il quale ipotizzando la sindrome delle faccette mi prescrive una tac e mi prospetta come soluzione quella di fare un mini intervento posizionando delle "zeppe" tra le due vertebre L4-L5 per evitare che il disco schiacciandosi oltre il fisiologico vada a comprimere le radici nervose.Comunque per avere la certezza della sindrome dopo aver visto i risultati della tac,avrebbe iniettato sulle faccette una sorta di anestetico e se questo avesse tolto il dolore allora la sindrome sarebbe stata confermata.Oggi ho recuperato la tac e vi scrivo il referto:
indagine condotta da L3 a S1.
Non significative deviazioni sul piano frontale. Accentuata la fisiologica lordosi lombare. A livello L3-L4 minime note artrosiche interapofisarie, anomalia di orientamento delle faccette articolari, disposte su un piano sagittale; il disco intersomatico appare regolare; speco vertebrale di ampiezza ai limiti inferiori della norma a livello di L4.
A livello di L4-L5 minime note artrosiche interapofisarie; disco intersomatico mostra lievi note di degenerazione e presenta protusione paramediana ed intercanalare sinistra improntando la radice nel canale contenuta (L5 sn) e giungendo a contatto del profilo anterolaterale sn del sacco durale.
A livello L5-S1 il disco intersomatico appare degenerato e mostra una protusione posteriore di tipo erniario con impronta sul profilo anteriore del sacco durale; ampiezza dello speco vertebrale nei limiti.Regolai i legamenti gialli.Non alterazioni tomodensiometriche a carico del contenuto del sacco durale.Ipertrofia dei muscoli paravertebrali e degli psoas.
La mia domanda: se veramente si tratta della sindrome delle faccette è davvero l'unica soluzione l'intervento o è possibile fare qualcosa con ginnastica mirata?Ed a che figura professionale posso rivolgermi?Fisiatra, fisioterapista,osteopata...?Sono allo stremo delle forze e senza una vita normale,ma l'intervento anche se banale non mi sorride.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Egr. signore, solo visitando accuratamente la sua colonna vertebrale, eseguendo test clinici e esaminando gli accertamenti diagnostici per immagini , si può valutare con presumibile certezza la sua situazione e stabilire esattamente il da farsi .
Per la sindrome delle faccette articolari non occorre per nulla l'intervento chirurgico, come unica o assiomatica terapia.
Le parlo da clinico e chirurgo ortopedico , ma soratutto da Fisiatra esperto in medicina manuale.
A parte la considerazione che dal referto si evidenzia una protrusione discale di tipo erniario che va esaminata e seguita per valutare il trattamento idoneo.
Va controllata questa lombosciatalgia di cui parla: tipi, entità e topografia.
Magari eseguendo anche un esame elettromiografico agli arti inferiori .
Ecco dovrebbe consultare uno specialista Ortopedico prima e poi uno specialista Fisiatra esperto in Medicina manuale.
Certamente un trattamento fisiochinesiterapico, se possibile e se non vi sono controindicazioni, anche qualche seduta di medicina manuale , delle infiltrazioni mirate in sede specifica da eseguire parte dello Specialista ortopedico .
Insomma c'è tanto da fare e analizzare.
Al neurochirugo si rivolga eventualmente, in alternativa ad un chirurgo ortopedico,
qualora fosse proprio necessario o indispensabile un trattamento chirurgico .
Cordiali saluti
Per la sindrome delle faccette articolari non occorre per nulla l'intervento chirurgico, come unica o assiomatica terapia.
Le parlo da clinico e chirurgo ortopedico , ma soratutto da Fisiatra esperto in medicina manuale.
A parte la considerazione che dal referto si evidenzia una protrusione discale di tipo erniario che va esaminata e seguita per valutare il trattamento idoneo.
Va controllata questa lombosciatalgia di cui parla: tipi, entità e topografia.
Magari eseguendo anche un esame elettromiografico agli arti inferiori .
Ecco dovrebbe consultare uno specialista Ortopedico prima e poi uno specialista Fisiatra esperto in Medicina manuale.
Certamente un trattamento fisiochinesiterapico, se possibile e se non vi sono controindicazioni, anche qualche seduta di medicina manuale , delle infiltrazioni mirate in sede specifica da eseguire parte dello Specialista ortopedico .
Insomma c'è tanto da fare e analizzare.
Al neurochirugo si rivolga eventualmente, in alternativa ad un chirurgo ortopedico,
qualora fosse proprio necessario o indispensabile un trattamento chirurgico .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
innannzi tutto grazie per la risposta, è stato molto chiaro. Nella scorsa settimana avevo appuntamento anche con uno specialista nell'ospedale universitario della mia città che pratica ossigeno-ozono terapia. A suo dire l'ernia in l4/l5 seppur piccola è comunque causa dei miei dolori perchè è posta in un punto "bastardo" e comprime la radice nervosa. Secondo lui il mio caso può essere trattato con successo dall'ossigeno ozono terapia che lui mi ha detto praticherà sotto guida delle TAC . Mi ha spiegato che mi farà una puntura con anestesia locale dopo aver segnato il punto preciso dell'ingresso appunto tramite TAC. Dovrei sentire un pò di dolore al momento dell'iniezione del gas perchè andrà proprio a comprimere il punto dolente. Non intende fare una puntura all'interno del disco perchè nel mio caso sarebbe solo controproducente disidratando il disco ancora di più. Tale gas avvolgerà l'ernia iniziando un processo di essiccazione e anche le radici nervose sfiammandole. Dopo dovrò rimanere fermo per almeno 3 giorni ed aspettare 1 mese per vedere quale effetto ha fatto la terapia. In caso da valutare una eventuale ripetizione della puntura e comunque mi ha detto essere necessaria una riabilitazione posturale/manipolativa per evitare delle recidive. Il medico è molto conosciuto in questo campo ed ho anche altri conoscenti che si sono fatti curare da lui, però non nego che si tratta pur sempre di una puntura tra le vertebre e la cosa un pò mi spaventa! Certo meno dell'operazione chirurgica su cui questo specialista non si è pronunciato, ma io sono d'accordo con ciò che Lei mi ha scritto in risposta. Ho visto un articolo qui sul sito che parla bene dell'ossigeno-ozono terapia, mentre il neurochirurgo me l'aveva sconsigliata considerandola uno spreco di denaro poichè nessuno realmente sarebbe andato a farmi una puntura così vicino al disco. Invece questo specialista me la farebbe ed anche tramite il SSN, mi chiameranno loro all'incirca tra un mese. Lei cosa ne pensa? A di là delle mie paure da profano riguardo ad una puntura spinale, si corrono realmente dei rischi indipendenti dalla professionalità del medico?
Grazie a Lei ed a chiunque altro voglia rispondere.
Buona serata
P.s. nel frattempo vedrò anche un fisiatra
innannzi tutto grazie per la risposta, è stato molto chiaro. Nella scorsa settimana avevo appuntamento anche con uno specialista nell'ospedale universitario della mia città che pratica ossigeno-ozono terapia. A suo dire l'ernia in l4/l5 seppur piccola è comunque causa dei miei dolori perchè è posta in un punto "bastardo" e comprime la radice nervosa. Secondo lui il mio caso può essere trattato con successo dall'ossigeno ozono terapia che lui mi ha detto praticherà sotto guida delle TAC . Mi ha spiegato che mi farà una puntura con anestesia locale dopo aver segnato il punto preciso dell'ingresso appunto tramite TAC. Dovrei sentire un pò di dolore al momento dell'iniezione del gas perchè andrà proprio a comprimere il punto dolente. Non intende fare una puntura all'interno del disco perchè nel mio caso sarebbe solo controproducente disidratando il disco ancora di più. Tale gas avvolgerà l'ernia iniziando un processo di essiccazione e anche le radici nervose sfiammandole. Dopo dovrò rimanere fermo per almeno 3 giorni ed aspettare 1 mese per vedere quale effetto ha fatto la terapia. In caso da valutare una eventuale ripetizione della puntura e comunque mi ha detto essere necessaria una riabilitazione posturale/manipolativa per evitare delle recidive. Il medico è molto conosciuto in questo campo ed ho anche altri conoscenti che si sono fatti curare da lui, però non nego che si tratta pur sempre di una puntura tra le vertebre e la cosa un pò mi spaventa! Certo meno dell'operazione chirurgica su cui questo specialista non si è pronunciato, ma io sono d'accordo con ciò che Lei mi ha scritto in risposta. Ho visto un articolo qui sul sito che parla bene dell'ossigeno-ozono terapia, mentre il neurochirurgo me l'aveva sconsigliata considerandola uno spreco di denaro poichè nessuno realmente sarebbe andato a farmi una puntura così vicino al disco. Invece questo specialista me la farebbe ed anche tramite il SSN, mi chiameranno loro all'incirca tra un mese. Lei cosa ne pensa? A di là delle mie paure da profano riguardo ad una puntura spinale, si corrono realmente dei rischi indipendenti dalla professionalità del medico?
Grazie a Lei ed a chiunque altro voglia rispondere.
Buona serata
P.s. nel frattempo vedrò anche un fisiatra
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 15/01/2013.
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