Verticalizzazione cervicale

Buongiorno, a giugno di quest'anno, dopo un piega dal parrucchiere, ho avuto delle forti vertigini, come non mi era mai accaduto prima. Le vertigini non si sono manifestate subito dopo aver fatto la piega, ma a distanza di 8 ore. Da quel giorno ho cominciato ad avere dei disturbi terribili, con un senso di fastidio, quasi dolore nella parte centrale del tratto cervicale, un fastidio che partiva da lì e che mi dava un forte senso di rintronamento alla testa, con conseguente senso di confusione mentale. Mi sembrava quasi di impazzire per il fastidio. Dopo un paio di mesi il senso di stordimento è passato ma è rimasto un senso di instabilità quando cammino, a volte mi sembra di non riuscire a camminare dritta, o più semplicemente sento il mio corpo pendere da un lato. Il mio medico di base ha ipotizzato che si potesse trattare di una verticalizzazione della cervicale dovuta ad irrigidimento muscolare, e mi ha detto di fare una lastra del rachide cervicale ed in caso di consultare un fisioterapista. Sono dunque andata a fare la lastra che ha confermato la sua diagnosi ed anche il radiologo ha affermato la stessa cosa del mio medico, ovvero che questa verticalizzazione era dovuta ad un irrigidimento del muscolo. Sono dunque andata dal fisioterapista per un consulto. Mi ha chiesto se mi ero fatta visitare da un otorino o da un ortopedico, gli ho risposto di no, dato che sia il mio medico di base che il radiologo mi avevano subito indirizzata da un fisioterapista. Poi ha detto che il tratto cervicale così dritto ce l'ho dalla nascita, e che non mi è venuto adesso. Dunque sono un po' confusa, perché da quello che mi avevano detto entrambi i medici, questa verticalizzazione era dovuta ad una forte tensione muscolare, e che quindi si sarebbe risolta eliminando quest'ultima. Quindi la mia domanda è, chi ha ragione?
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile giovane, anzitutto non è questione di disputa tra chi ha ragione e torto................
La Scienza medica è chiara, è molto difficile ; in tal senso ogni patologia va va affidata alla cura migliore dello Specialista idoneo.
Lo specialista del settore la colonna vertebrale è l'ortopedico -traumatologo, quindi è da lui che dovrebbe farsi visitare e a lui fare valutare la radiografia. Poi se dovesse fare, come credo senz'altro, delle sedute di fisiochinesiterapia è allo specialista medico Fisiatra che deve rivolgersi, non certo ad un fisioterapista che non è un medico, non è uno Specialista medico.
Andando al suo specifico problema, si dovrebbe valutare clinicamente il rachide cervicale esaminare il perchè dei suoi disturbi, della sintomatologia .
Se vi sono discopatie , se vi è una uncopatia cervicale. ecc.ecc
La sindrome vertiginoso - posturale, che ho descritto in un lavoro scientifico sul colpo di frusta cervicale che lei può leggere nel minforma di questo sito
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/217-colpo-di-frusta-cervicale.html

è dovuta spesso ad una sindrome vertebro - basilare cagionata da un problema spesso su base vascolare , ossia a seguito del coinvolgiemnto irritativo delle arterie vertebrali che scorrono nel contesto delle vertebre cervicali.
Consulti anche un otoiatra e faccia un esame cocleo-vestibolare
Ma delle cure di fisiochinesiterapia sono certo dovrà eseguirle, una volta eseguita una diagnosi precisa.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
La ringrazio Dottor Caruso per la celere risposta,
non mi fraintenda, non era assolutamente mia intenzione creare alcuna disputa, volevo solo capire a chi dare ascolto. Come credo potrà immaginare, per un paziente è un po' destabilizzante sentirsi dire prima una cosa e poi un'altra. E siccome da quello che mi aveva detto il mio medico di base avevo capito che questa condizione fosse reversibile, mi ha sconfortato sentirmi invece dire che è una cosa con cui sono nata.
La ringrazio molto dei suoi consigli, che sicuramente seguirò, ma le volevo chiedere, come specialista in ortopedia, è effettivamente possibile che una tensione dei muscoli di spalle e collo possano determinare una verticalizzazione della cervicale?
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Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Dottor Caruso, le scrivo per aggiornare la mia situazione e chiederle nuovamente un parere.
Come da lei consigliato mi sono rivolta ad uno specialista ortopedico, il quale osservando le mie lastre del rachide cervicale, ha anche lui confermato la verticalizzazione, ed ha inoltre individuato una costa cervicale. Mi ha poi fatto alzare e, senza farmi né spogliare né togliere le scarpe, mi ha detto che ho una gamba più corta dell'altra. Mi ha detto di continuare con le sedute di fisioterapia, mi ha prescritto il collare di schanz da riposo da portare in casa e un plantare per la gamba più corta.
Ho continuato con le sedute di fisioterapia, ma senza trarre alcun beneficio. Ne ho fatte dieci e poi ho smesso. I disturbi comunque, erano diventati più sporadici e meno intensi, rispetto ai primi mesi.
Fino a qualche giorno fa, in cui ho improvvisamente avuto di nuovo vertigini. Questa volta lievi fortunatamente, ma tuttavia sufficienti per farmi ricadere nello sconforto.
Premetto che, leggendo su internet, mi è sembrato di capire che in caso di vertigini si fa distinzione fra quelle oggettive e quelle soggettive, e che ognuna indica un diverso caso clinico. Il fatto è che io le avverto entrambe. Quelle che io definisco "vertigini" sono quelle oggettive, ovvero quando vedo tutto girare, come mi è successo quest'estate e qualche giorno fa. Ma poi ho quasi sempre delle vertigini soggettive, con senso di instabilità, sbandamento e stordimento.
Non sapendo più cosa fare ho deciso di rivolgermi ad un otorino. Gli ho riferito delle mie vertigini e dei problemi alla cervicale, della verticalizzazione, della costa cervicale, della contrattura muscolare ma lui ha detto che non crede che le vertigini siano mai determinate dalla cervicale. Mi ha fatto diverse domande e poi mi ha detto di fare le prove vestibolari.
Non le nascondo che fare questo esame già mi spaventava, ma ora che il mio medico di base mi ha sconsigliato di farlo dicendomi che può farmi più male che bene non so davvero più cosa fare.
Fino all'altro giorno i disturbi si erano attenuati moltissimo, e da quest'estate non avevo più avuto vertigini di quelle oggettive, tant'è che neppure ci pensavo più. Ma l'altro giorno mi sono davvero spaventata quando sono ritornare, anche se non in maniera forte, e volevo cercare di capire una volta per tutte a cosa sono dovute. Ma siccome già oggi, dopo neppure due giorni, mi sento di nuovo meglio, mi sto chiedendo se ne valga la pena di fare questo esame. Ho paura che possa peggiorare la situazione.