Problemi alla schiena e ginnastica coi pesi

Salve. A seguito di fastidi/dolori lombari, qualche tempo fà esegui delle lastre alla colonna lombosacrale con il seguente risultato:
<L'esame radiologico del rachide lombosacrale, nelle sue proiezioni ortogonali, ha dimostrato che il tratto in esame è in asse. I metameri vertebrali sono morfologicamente e strutturalmente regolari. Gli spazi intersomatici sono di regolare ampiezza. Tono calcico regolare.>
Successivamente quindi, eseguii anche una risonanza magnetica lombosacrale senza mdc:
<Esame eseguito con sequenze TSE T1-T2, T2-STIR multiplanari mirate al quesito clinico, con sagittali acquisite da sinistra a destra e assiali in caudo-craniale come da impostazione Philips.
Ridotta la fisiologica lordosi.
A livello L4-L5 ed L5-S1 sono presenti fenomeni degenerativi a carico dei dischi intersomatici, prevalenti a livello L5-S1, ove il disco presenta altezza discretamente ridotta associata ad un aumento concentrico dei suoi diametri.
A livello L4-L5 si apprezza inoltre una piccola ernia discale paramediana sinistra, che impronta l'origine della tasca radicolare L5.
Nel tratto L4-S1 si osservano iniziali fenomeni artrosici a carico delle faccette interapofisarie.
Nella norma le dimensioni del canale vertebrale.
Nei limiti della norma la morfologia ed il segnale del cono midollare.>

Con una schiena del genere, quali esercizi di addominali e lombari sono più adatti per non comprometterla ulteriormente ma per trarne benefici? Sull'argomento ho sentito pareri discordanti.
A chi mi dovrei rivolgere per un consulto, per una tabella d'allenamento con pesi, che riguardi tutto il corpo comprese le gambe? (fisitra, ortopedico, personal trainer...?
Grazie, spero mi possiate essere d'aiuto!
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il referto descrive la presenza di degenerazione degli ultimi due dischi lombari, con una ernia del disco L4-L5 e una protrusione discale in L5-S1. Agli stessi livelli sono presenti segni di artrosi.
Va detto che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
La prima cosa da fare è rivolgersi a uno specialista esperto (ortopedico, medico fisiatra, medico dello sport), che valuti prima di tutto il quadro clinico e integri quanto emerso dalla visita con le immagini RMN, in modo da fare una diagnosi e quindi prescrivere il trattamento appropriato. Lo specialista in quell'occasione Le specificherà quali esercizi sono concessi e quali vietati, e quindi quali precauzioni osservare durante le comuni attività quotidiane e non solo durante eventuali attività sportive, che andranno comunque ridimensionate, dal momento che i fenomeni evidenziati a carico delle due ultime vertebre possono nel tempo rimanere invariati o peggiorare, ma non certo guarire in nessun modo, nel senso che non ci sono trattamenti che possano far scomparire l'artrosi, né la discopatia né l'ernia del disco. Non penso che qualche specialista Le faccia le tabelle che desidera, come escludo che qualsiasi personal trainer possa stabilire qual è il Suo quadro clinico: una volta che ha ben capito la situazione illustrataLe dallo specialista potrà con attenzione e prudenza chiedere all'istruttore della palestra, se adeguatamente preparato, delle tabelle appropriate che tengano rigorosamente conto di quanto detto dallo specialista. Nell'attesa della visita, sospenda gli esercizi che coinvolgono la colonna lombo-sacrale.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta. lei pensa che se mi rivolgessi ad un "medico dello sport" magari mi possa dare delle risposte più attendibili su come eseguire la ginnastica?
Infine, ho sentito parlare più volte dell' OZONOTERAPIA, lei cosa mi sà dire in riguardo? è utile? potrebbe fare al caso mio?
[#3]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Per la prima domanda la risposta è già nella mia replica.
Per qualsiasi trattamento, bisogna prima aver fatto la diagnosi per poter decidere se e quale trattamento è appropriato: è del tutto impensabile che si possa decidere un trattamento solo in base a un referto.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Salve. Stando al mio quadro, lei mi consiglia di prendere un' appuntamento per un ortopedico, medico fisiatra o un medico dello sport?
Inoltre lei in riguardo alle operazioni d'ernia discali piccole, diciamo, cosa ne pensa? E' contrario?
Ho addirittura sentito parlare di operazioni che consistono nell'attaccate (mi perdoni il gergo) due parti tipo L5 ed S1, eliminando così lo spazio interno per azzerare ogni forma d'artrosi ed ernie....cosa mi sa dire in proposito?
La ringrazio moltissimo.
[#5]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Per prima cosa va detto che non esistono "operazioni d'ernia discali piccole", e in ogni caso tecniche differenti hanno indicazioni spesso differenti, e comunque è una scelta che fa esclusivamente lo specialista. Al massimo in qualche caso se si può ricorrere a due alternative allora lo specialista le illustra entrambe e spiega quale a suo parere è la più indicata, ma non è il paziente a scegliere il tipo di intervento, perché non ha le competenze indispensabili per farlo, e decidere il tipo di tecnica giusta richiede molta più capacità ed esperienza da parte del chirurgo che eseguire l'intervento stesso.
A proposito dell'intervento al quale accenna, a parte che non è così e comunque le finalità sono ben diverse da "azzerare ogni forma d'artrosi ed ernie" (!?), vale il discorso appena fatto.
Riguardo al tipo di specialista è la seconda volta che lo chiede e le avevo già risposto, ma per dare una risposta più facilmente intelligibile dirò che può consultare un medico fisiatra. Lui deciderà qual è il quadro clinico e il da farsi.
Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Utente
Salve. ho fatto la visita con tanto di risonanza, e nell'arco di 5 anni le due protrusioni (L5-S1 / L4-L5) sembrerebbero che si siano mantenute senza peggiorare.
Le volevo chiedere cosa ne pensa lei di quelle persone (che ora non mi viene il termine...forse fisioterapisti...ma non credo), che si dice facciano rientrare ernie o protrusioni premendo con le mani o con massaggi... sinceramente non ho ben capito....
In ultimo, se dormire in un materasso in "memory" mi possa far bene più che in uno a molle....Grazie
[#7]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non esiste nessuna possibilità di far "rientrare" le ernie del disco, tanto meno con pressioni o con massaggi. Qualsiasi ernia del disco è destinata nel tempo a diminuire di volume per la normale disidratazione a cui va incontro, e quindi a diminuire l'effetto compressivo. Non esistono (almeno spero) medici o fisioterapisti che sostengano queste ipotetiche teorie: è sufficiente avere le conoscenze di anatomia e fisiologia che si acquisiscono durante gli studi per sapere che non ci sono possibilità di far "rientrare" le ernie.
Sulla scelta del materasso non è possibile esprimere un parere univoco, anche perché vi sono molte variabili (spessore dello strato, materiali accoppiati, ecc) . Se in teoria si può considerare il primo preferibile al secondo, si può anche prendere in considerazione il lattice ( con 5, 7, 11 zone differenziate), ma il solo modo per scegliere è provare personalmente: per ogni tipo di materasso ci sono entusiasti nello stesso numero dei delusi.
Cordiali saluti.
[#8]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non esiste nessuna possibilità di far "rientrare" le ernie del disco, tanto meno con pressioni o con massaggi. Qualsiasi ernia del disco è destinata nel tempo a diminuire di volume per la normale disidratazione a cui va incontro, e quindi a diminuire l'effetto compressivo. Non esistono (almeno spero) medici o fisioterapisti che sostengano queste ipotetiche teorie: è sufficiente avere le conoscenze di anatomia e fisiologia che si acquisiscono durante gli studi per sapere che non ci sono possibilità di far "rientrare" le ernie.
Sulla scelta del materasso non è possibile esprimere un parere univoco, anche perché vi sono molte variabili (spessore dello strato, materiali accoppiati, ecc) . Se in teoria si può considerare il primo preferibile al secondo, si può anche prendere in considerazione il lattice ( con 5, 7, 11 zone differenziate), ma il solo modo per scegliere è provare personalmente: per ogni tipo di materasso ci sono entusiasti nello stesso numero dei delusi.
Cordiali saluti.
[#9]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non esiste nessuna possibilità di far "rientrare" le ernie del disco, tanto meno con pressioni o con massaggi. Qualsiasi ernia del disco è destinata nel tempo a diminuire di volume per la normale disidratazione a cui va incontro, e quindi a diminuire l'effetto compressivo. Non esistono (almeno spero) medici o fisioterapisti che sostengano queste ipotetiche teorie: è sufficiente avere le conoscenze di anatomia e fisiologia che si acquisiscono durante gli studi per sapere che non ci sono possibilità di far "rientrare" le ernie.
Sulla scelta del materasso non è possibile esprimere un parere univoco, anche perché vi sono molte variabili (spessore dello strato, materiali accoppiati, ecc) . Se in teoria si può considerare il primo preferibile al secondo, si può anche prendere in considerazione il lattice ( con 5, 7, 11 zone differenziate), ma il solo modo per scegliere è provare personalmente: per ogni tipo di materasso ci sono entusiasti nello stesso numero dei delusi.
Cordiali saluti.