Il crociato oppure vista la situazione tuttosommato stabile del

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni, gioco a calcio in serie B

femminile (nulla in confronto al maschile, ma le nostre botte le

prendiamo); nel novembre 2007 ho subito una distorsione al ginocchio

destro dutrante una partita, il ginocchio si è gonfiato e alla

risonanza svolta dopo un paio di settimane si vedeva poco a causa del

liquido... s parlava comunque di lesione almeno parziale di lca e

compromissione menisco mediale. L'ortopedico a cui mi son rivolta mi ha

consigliato fisioterapia in attesa che in ginocchio si sgonfiasse per

ripetere la risonanza. La seconda risonanza presentava risultati

pressochè invariati con un accenno al grosso ematoma condrale a livello

di condilo femorale e piatto tibiale esterno dovuto all'impatto del

trauma. Mi è stato consigliato di attendere due o tre mesi per il

riassorbimento dell'ematoma; nel frattempo ho eseguito fisioterapia,

rinforzo muscolare, nuoto; ho iniziato anche a correre e giocare un

pochino (molto poco); non ho avuto grossi segni di instabilità in

questo periodo, il segno del cassetto anteriore è sempre stato

pressochè negativo, ma non riuscivo a sedermi sui talloni o ad

accovacciarmi e riportavo un dolore tipico da meniscopatia mediale.

L'ortopedico a questo punto ha programmato artroscopia per il menisco;

il punto è che entrando ha trovato il menisco quasi a posto mentre il

crociato anteriore è risultato essere rotto al 75% (lesione subtotale

al referto); l'ha stimolato con radofrequenze (tecnica nuova?)

rimuovedo i residui e così ha fatto anche sulla cartilagine; ora io mi

chiedo se per riprendere l'attività calcistica mi conviene ricostruire

il crociato oppure vista la situazione tuttosommato stabile del

ginocchio prima dell'artroscopia posso provare a lasciarlo lì com'è.

altra domanda: sono efficaci queste radiofrequenze? la ringrazio

anticipatamente, Lucia
[#1]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
Il ritensionamento con radiofrequenze è una tecnica spesso usata ma con risultati dubbi, soprattutto se si parla di lesione del legamento e non di una lassità.
Io credo che vista la sua giovane età e la sua attività sportiva e visto l'esito dell'artroscopia (che a mio avviso avrebbe dovuto prevedere fin dall'inizio la possibilità di ricostruire il legamento se trovato rotto) le consiglio di esguire l'intervento di ricostruzione legamentosa.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Sono assolutamente d'accordo con il dott. Mattei.
Il ritensionamento del LCA e' una tecnica che, in letteratura, non presenta alcun dato significativo di stabilita'.
Riguardo all'intervento di ricostruzione, lei ha 27 anni e pratica un'attivita' sportiva a rischio, il fatto che i menischi siano integri e ci sia gia' una sofferenza della cartilagine, e', gia' di per se, una indicazione importante alla chirurgia.
Un saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com