Cervicalgia dorsalgia da 2 anni

Salve dottori,
sono un ragazzo di 26 anni e da due soffro di problemi cervicali e dorsali (soprattutto parte sin) che sono aumentati gradualmente nel tempo. Il tutto è partito da una forte contrattura al trapezio mentre facevo atletica. Il dolore è rimasto per molto tempo senza mai sparire e gradualmente si è esteso verso il basso. Non so se c'è relazione.
Il dolore è continuo con picchi la sera e la mattina appena sveglio. Premetto che il dolore non mi impedisce i movimenti ma si accentua quando ruoto il busto soprattutto verso sinistra (parte più dolente) e quando inarco la colonna lateralmente. Per quanto riguarda il collo mi fa male quando lo ruoto non influenzando troppo i movimenti. Preciso che sento il dolore in tutti i punti contemporaneamente quando, facendo stretching, tiro la testa in avanti o di lato. Le zone in cui sento più dolore sono il collo, il trapezio, la zona intorno alle scapole scendendo in basso fino all'altezza delle vertebre da cui partono le ultime costole.
Il dolore interessa la fascia vicina alla colonna e si irradia verso il costato (soprattutto la parte bassa) fino allo sterno e a volte la spalla.
Sono stato visitato varie volte: la prima volta ho fatto massaggi, laser e ultrasuoni senza benefici; in seguito il mio medico di base mi ha dato anti infiammatori e muscolorilassanti (che mi hanno dato benefici per un tempo limitato) e infine da un altro ortopedico mi è stata consigliata la chiropratica, che mi ha dato benefici alla schiena ma non per quanto riguarda i dolori. Ci sono dei punti in particolare che, se toccati, mi creano dolore e sono di lato la scapola e più o meno nella parte più bassa della colonna tra la colonna e credo l'ultima o la penultima costola. Punti che l'ortopedico ha chiamato "grilleto".
Nel frattempo ho effettuato una lastra di cui vi scrivo il referto:
Vertebre in asse.
Non evidenti lesioni focali ossee a carico dei metameri dorso-lombare.
Accentuazione della fisiologica cifosi dorsale. Conservati in ampiezza gli spazi intersomatici cervicali e lombari.
Sopraslivellamento della testa femorale di sn rispetto alla controlaterale.

Sono tornato dal medico di base chiedendo se una risonanza potesse aiutare a capire il problema e mi ha risposto che, non avendo un'ernia, non è necessaria. E' vera questa cosa? Io vorrei innanzitutto capire di cosa si tratta perché sono stanco di andare avanti per tentativi che secondo me comportano, alla lunga, spreco di tempo e denaro. Vi chiedo: esiste un esame che può aiutarmi a capire qual è il problema?

Vi ringrazio in anticipo.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Eg. signore solamente visitandola accuratamente e valutando gli accertamenti per immagini da lei eseguiti è possibile stabilire una diagnosi e poi valutare se occorrono altri approfondomenti diagnostici con una Rmn o meno .
Lei rifesice dei punti dolorosi o trigger point , classici segni di una sindrome di Maigne, di un D.I.M- , ovvero turbe irritative di ram i nervosi sensitivi e non motori a partenza dal rachide cervicale o dorsale, " le cellomialgie di Robert Maigne, lo Specialista Parigino che per primo le descrisse.
Si faccia visitare da un bravo ortopedico e sopratutto Medico Fisiatra, esperto in Medicina Manuale, vedrà che risolverà questo suo problema.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Grazie mille per la veloce risposta.
Sono andato da un conosciuto ortopedico e fisiatra di Roma, il quale mi ha mandato da un chiropratico. Mi è stata prescritto un ciclo di mobilizzazioni vertebrali. Arrivato a metà ciclo riscontro dolori molto più forti tanto da non riuscire più a muovere bene la testa come in un forte torcicollo. Dolore che si irradia con la stessa tipologia (a volte come pungente e che da bruciore) nella fascia dorsale comprendendo anche spalla e braccio. Anche se dopo ogni seduta mi sento decisamente meglio.
Il chiropratico mi ha consigliato di fare nuoto, sport che ho già praticato lo scorso anno non riscontrando miglioramenti. Anche perché ad oggi ho dolori anche nel ruotare ed alzare il braccio e nel fare sforzi in generale. La cosa che mi incuriosice è che l'intensità del dolore può variare da un momento all'altro, senza mai scomparire però e provo sollievo a caldo: ad esempio dopo o durante un bagno o mentre faccio esercizi di qualsiasi tipo (cosa che non riesco più a fare).

La ringrazio per la cordialità e la disponibilità.


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Neurochirurgo, Ortopedico attivo dal 2012 al 2018
Neurochirurgo, Ortopedico
Gent. Signore, Da quanto Lei ha descritto, soprattutto nella risposta al Collega Caruso, suggerisce l'esistenza di un conflitto disco-radicolare cervicale che, nel caso sia realmente presente, controindica assolutamente la chiropratica. Quindi, nel caso Lei abbia intenzione di continuare a sottoporsi a tale manovra, è certamente consigliabile prima effettuare un consulto presso uno specialista ortopedico o meglio neurochirurgo, che si occupi di chirurgia spinale cervicale,il quale Le consiglierà certamente di eseguire una RMN cervicale, che allo stato attuale è l'esame meno invasivo in grado di mettere in sicura evidenza l'eventuale presenza di una ernia discale.
Cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore, che diagnosi le ha fatto l'ortopedico? ed il Fisiatra?
Le ha prescritto o non ha reputato necessario fare altri accertamenti diagnostici?
Strano che due medici specialisti le dicano di rivolgersi ad un chiropratico e non ad un medico specialista in medicina manuale.
Comunque non so se loro reputano necessaria una rmn o meno.
Certo che un esame clinico ortopedico completo può fare diagnosi quasi certa; comunque se necessario esegua altri consulti ortopedici: anche se è sopratutto l'ortopedico che eseguendo tali consultio specialistici, prescrive qualsiasi esame del rachide sia la Tac che la rmn che la elettromiografia ecc.ecc. anche senza necessità di dover essere un neurochirurgo.
Cordiali saluti

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Utente
Utente
Salve e grazie per le risposte.
Preciso che l'ortopedico che mi ha indirizzato dal chiropratico è anche fisiatra.
In ogni caso mi è stata prescritta una risonanza e questi sono i risultati. Vorrei sapere se potreste spiegarmi un pò come devo interpretarla e se devo preoccuparmi:

L'esame è stato eseguito con tomogrammi sagittali in T1 e T2 e assiali in T2.

Cervicale. Verticalizzazione del rachide. Aspetti degenerativi discali a livello C5-C6 con riduzione d'altezza del disco intersomatico. A livello C5-C6 si documenta ernia discale paramediana-laterale sinistra associata ad osteofitosi retrosomatica che contatta la tasca radicolare emergente omolaterale e impronta lo spazio subaracnoideo anteriore. Nei limiti della norma le dimensioni del canale vertebrale. Non sono presenti alterazioni di segnale di significato patologico a carico dei segmenti scheletrici esaminati.

Dorsale. Aspetti degenerativi discali e di spondilosi in particolare nel tratto compreso tra D4 e D9 con presenza di fenomeni distrofici a carico delle limitanti somatiche contrapposte. A livello D7-D8 si apprezza modesta impronta sul sacco durale sostenuta prevalentemente da osteofitosi retrosomatica. Minime impronte sul sacco durale sostenute da lieve osteofitosi retrosomatica a livello D6-D7 e D9-D10. Nella norma le dimensioni del canale vertebrale. Non si osservano alterazioni di segnale di significato patologico a carico dei segmenti scheletrici studiati.

Vi ringazio in anticipo!
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore a livello cervicale risulta dal referto della rmn un 'ernia discale C5-C6 . V a valutato ed esaminato clinicamente tale referto rmn; se in effetti è cosi anzitutto bisogna approfondire il tutto e fare un esame elettromiografico agli arti superiori , quindi evitare assolutamente la medicina manuale , sopratutto se eseguita da persone non addette in maniera specialistica.
Per cui come le avevo già spiegato, si affidi allo specialista ortopedico e faccia esaminare questa rmn accuratamente e solo cosi si potrà sapere se effettivamente tale ernia cervicale è veramente un ernia da operare chirugicamente o meno.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com