Fissurazione del menisco
buongiorno,sono una giocatrice di calcio a 5 e dopo un graduale dolore al ginocchio sempre piu insistente e invalidante ho deciso di fare una RMN.
Questo il referto:
.....fenomeni reattivi sul margine superiore del LCP lungo il decorso del leg.menisco-femorale. Aspetto assottigliato del corpo e del corno posteriore del menisco interno,con fissurazione del bordo libero.....rotula in asse con iniziali segni di condropatia sul versante di carico laterale.........versamento libero intrarticolare da reazione sinoviale.
vorrei sapere esattamente cosa significa,e considerando l'eta (40 anni) se,dopo opportuno periodo di riposo, posso riprendere ad allenarmi escludendo quindi qualsiasi operazione.Magari aiutandomi con taping o condrosamina o simili...vi prego di rispondermi,vorrei tanto continuare a giocare, e non voglio operarmi...
grazie per la risposta. R.
Questo il referto:
.....fenomeni reattivi sul margine superiore del LCP lungo il decorso del leg.menisco-femorale. Aspetto assottigliato del corpo e del corno posteriore del menisco interno,con fissurazione del bordo libero.....rotula in asse con iniziali segni di condropatia sul versante di carico laterale.........versamento libero intrarticolare da reazione sinoviale.
vorrei sapere esattamente cosa significa,e considerando l'eta (40 anni) se,dopo opportuno periodo di riposo, posso riprendere ad allenarmi escludendo quindi qualsiasi operazione.Magari aiutandomi con taping o condrosamina o simili...vi prego di rispondermi,vorrei tanto continuare a giocare, e non voglio operarmi...
grazie per la risposta. R.
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Buongiorno,
il suo è un caso piuttosto frequente tra gli sportivi di 30-40 anni: dopo anni di attività sportiva, soprattutto di corsa salto e scatti frequenti, il ginocchio comincia "a farsi sentire", con fastidi e dolori sempre maggiori durante o subito dopo l'attività sportiva.
Il quadro descitto dalla RMN è quello di una sofferenza del menisco interno e del legamento crociato posteriore.
Il menisco è una specie di "guarnizione" all'interno del ginocchio, posta tra femore ed tibia che ammortizza e accompagna i movimentidel ginocchio. Gli stress che si generano nel ginocchio possono romperlo in modo acuto (di solito per un evento traumatico, generalmente una distorsione, cioè il ginocchio "si gira"), altre volte la rottura si genera progressivamente, per stress e microtraumi ripetuti.
Il fatto che nel suo caso non ci sia alla base un singolo trauma ma un'attività prolungata mi fa pensare che ci troviamo di fronte al secondo caso: una sofferenza di tipo degenerativo, quello che viene definito una "meniscosi". In questo caso spesso il dolore regredisce spontaneamente con un po' di attesa (tre - quattro settimane di astensione dall'attività sportiva), ma magari si ripresenta periodicamente. Questo perchè in realtà il menisco non si ripara mai da solo (non forma una cicatrice), ma passa attraverso periodi di infiammazione acuta e di ulteriori piccole rotture (le fasi dolorose) e fasi di quiescenza in cui "non si fa sentire".
Se poi il menisco continua a far male per un po' (mesi), allora ha senso regolarizzarlo (cioè togliere la parte sofferente) in artroscopia, oppure può aver senso fare un ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico, che serve a dare un po' di sollievo e nutrimento al ginocchio.
A volte può anche essere utile usare una fascia o un tutore elastico durante l'attività sportiva: non serve come tutore vero e proprio ma tenerlo fasciato può stabilizzarlo un po' e questo lo protegge almeno in parte dagli stress.
Per il crociato posteriore va fatto un discorso diverso: verosimilmente quello che vede il radiologo è una immagine che ha pochi effetti sulla stabilità del suo ginocchio, e sul dolore, ma per valutare quanto un legamento sia stabile o meno bisogna valutare clinicamente come funziona: in sostanza, bisogna prendere in mano il suo ginocchio e visitarlo.
In conclusione: il suo ginocchio ha un menisco un po' rovinato, per cui non è necessario l'intervento di regolarizzazione artroscopica, bisogna solo avere un po' di pazienza; a meno che il fastidio non diventi un dolore costante, in tal caso ha senso pensare a qualcosa di più aggressivo come un ciclo di infiltrazioni o l'intervento chirurgico. Per il crociato posteriore se non da instabilità non va fatto nulla.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
il suo è un caso piuttosto frequente tra gli sportivi di 30-40 anni: dopo anni di attività sportiva, soprattutto di corsa salto e scatti frequenti, il ginocchio comincia "a farsi sentire", con fastidi e dolori sempre maggiori durante o subito dopo l'attività sportiva.
Il quadro descitto dalla RMN è quello di una sofferenza del menisco interno e del legamento crociato posteriore.
Il menisco è una specie di "guarnizione" all'interno del ginocchio, posta tra femore ed tibia che ammortizza e accompagna i movimentidel ginocchio. Gli stress che si generano nel ginocchio possono romperlo in modo acuto (di solito per un evento traumatico, generalmente una distorsione, cioè il ginocchio "si gira"), altre volte la rottura si genera progressivamente, per stress e microtraumi ripetuti.
Il fatto che nel suo caso non ci sia alla base un singolo trauma ma un'attività prolungata mi fa pensare che ci troviamo di fronte al secondo caso: una sofferenza di tipo degenerativo, quello che viene definito una "meniscosi". In questo caso spesso il dolore regredisce spontaneamente con un po' di attesa (tre - quattro settimane di astensione dall'attività sportiva), ma magari si ripresenta periodicamente. Questo perchè in realtà il menisco non si ripara mai da solo (non forma una cicatrice), ma passa attraverso periodi di infiammazione acuta e di ulteriori piccole rotture (le fasi dolorose) e fasi di quiescenza in cui "non si fa sentire".
Se poi il menisco continua a far male per un po' (mesi), allora ha senso regolarizzarlo (cioè togliere la parte sofferente) in artroscopia, oppure può aver senso fare un ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico, che serve a dare un po' di sollievo e nutrimento al ginocchio.
A volte può anche essere utile usare una fascia o un tutore elastico durante l'attività sportiva: non serve come tutore vero e proprio ma tenerlo fasciato può stabilizzarlo un po' e questo lo protegge almeno in parte dagli stress.
Per il crociato posteriore va fatto un discorso diverso: verosimilmente quello che vede il radiologo è una immagine che ha pochi effetti sulla stabilità del suo ginocchio, e sul dolore, ma per valutare quanto un legamento sia stabile o meno bisogna valutare clinicamente come funziona: in sostanza, bisogna prendere in mano il suo ginocchio e visitarlo.
In conclusione: il suo ginocchio ha un menisco un po' rovinato, per cui non è necessario l'intervento di regolarizzazione artroscopica, bisogna solo avere un po' di pazienza; a meno che il fastidio non diventi un dolore costante, in tal caso ha senso pensare a qualcosa di più aggressivo come un ciclo di infiltrazioni o l'intervento chirurgico. Per il crociato posteriore se non da instabilità non va fatto nulla.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
Dr. Federico Dettoni
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 13/12/2012.
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