Avampiede varo
A mio figlio di sette anni è appena stato diagnosticato l'avampiede varo e piede piatto.
L'ortopedico mi ha detto che ormai per il piede varo non è possibile fare nulla e che si può tentare di correggere il piede piatto con il plantare.
Mi chiedo se non è proprio possibile tentare di correggere il varismo. A chi posso rivolgermi? C'è qualche struttura specializzata?
L'ortopedico mi ha detto che ormai per il piede varo non è possibile fare nulla e che si può tentare di correggere il piede piatto con il plantare.
Mi chiedo se non è proprio possibile tentare di correggere il varismo. A chi posso rivolgermi? C'è qualche struttura specializzata?
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Dr. Alessandro Formica
Ortopedico
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Questo argomento è particolarmente delicato perché innanzitutto occorre chiarirsi sulla terminologia utilizzata : avampiede varo e piede piatto . Comunque riguardo alla correzione del piede piatto è il genitore a decidere per l'avvenire del piede del figlio:
Nessuno è mai morto di piede piatto ma in molti casi il piede piatto puo dare sofferenze soprattutto con il passare degli anni . E’quindi importante che sia ben comprensibile cosa si ottiene con le possibili terapie oggi proponibili e cioè plantare o intervento . A tal proposito non è dimostrato che il plantare possa effettivamente portare ad un miglioramento della deformita , anche se potrebbe impedire un peggioramento della deformita e certamente arrecare sollievo modulando in maniera piu fisiologica l’appoggio al suolo. Tuttavia soprattutto in caso di deformita piu gravi o comunque dolorose gia in eta infantile o adolescenziale esiste la possibilita di risolvere il problema in modo definitivo con un intervento di di minima ( incisione di 1 max 2 cm ) e di pochi minuti
L'età migliore per attuare la strategia chirurgica è proprio quella dai nove ai dodici anni.
L'intervento consiste nel posizionamento di una piccola vite che crea uno stimolo propriocettivo all'autocorrezione sfruttando l'accrescimento del piede. Il giovane può tranquillamente camminare il giorno successivo all'intervento e nel giro di una settimana è in grado di correre. La piccola vite può rimanere in sede, senza la necessità di doverla asportare in tempi successivi.
Nessuno è mai morto di piede piatto ma in molti casi il piede piatto puo dare sofferenze soprattutto con il passare degli anni . E’quindi importante che sia ben comprensibile cosa si ottiene con le possibili terapie oggi proponibili e cioè plantare o intervento . A tal proposito non è dimostrato che il plantare possa effettivamente portare ad un miglioramento della deformita , anche se potrebbe impedire un peggioramento della deformita e certamente arrecare sollievo modulando in maniera piu fisiologica l’appoggio al suolo. Tuttavia soprattutto in caso di deformita piu gravi o comunque dolorose gia in eta infantile o adolescenziale esiste la possibilita di risolvere il problema in modo definitivo con un intervento di di minima ( incisione di 1 max 2 cm ) e di pochi minuti
L'età migliore per attuare la strategia chirurgica è proprio quella dai nove ai dodici anni.
L'intervento consiste nel posizionamento di una piccola vite che crea uno stimolo propriocettivo all'autocorrezione sfruttando l'accrescimento del piede. Il giovane può tranquillamente camminare il giorno successivo all'intervento e nel giro di una settimana è in grado di correre. La piccola vite può rimanere in sede, senza la necessità di doverla asportare in tempi successivi.
Dr. alessandro formica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 13/12/2012.
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