Legamenti caviglia
salve, circa 3 anni fa in uno scontro di gioco ( calcio) ho avuto una bruttissima distorsione, la diagnosi è stata la seguente: "pressocchè mancata visualizzazione del legamento peroneo-astragalico anteriore la cui sede anatomica appare occupata da quota di tessuto disomogeneo, tendenzialmente ipoecogeno,compatibile con tessuto fluido-sinoviale.il dato nel complesso orienta per esiti distrattivi in fase sub-acuta.minima quota residua di versamento fluido intra-articolare.distensione fluida della guaina dei tendini peronei breve e lungo, e del tibiale posteriore, come da tenosinovite".Premetto che per vari problemi economici non ho ricevuto le giuste cure,a livello di fisioterapia intendo. i tendini si sono cicatrizzati, da quando ho ripreso l'attività agonistica, la caviglia mi tormenta, accuso sempre dolore nella parte esterna, e tra una partita e l'altra devo rimanere sempre fermo una ventina di giorni, il tempo che il dolore passi. il medico mi ha sconsigliato assolutamente l'operazione dicendomi che c'è il rischio di rimanere zoppo. io non so più che fare, vorrei poter tornare a giocare senza quella paura che da un momento all'altro arrivi il dolore, cosa posso fare? cosa mi consiglia? grazie in anticipo.
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Prima di affrontare un intervento rirengo utile
1) Valutazione clinica ortopedica con escuzione test lassita legamentosa
2) Esecuzione esame RMN caviglia
3) Comunque tentativo di terapia conservativa - in particolare ritengo utili esercizi di ginnastica propriocettive con apposite tavolette
Cordiali saluti Dr Alessandro Formica
1) Valutazione clinica ortopedica con escuzione test lassita legamentosa
2) Esecuzione esame RMN caviglia
3) Comunque tentativo di terapia conservativa - in particolare ritengo utili esercizi di ginnastica propriocettive con apposite tavolette
Cordiali saluti Dr Alessandro Formica
Dr. alessandro formica
[#2]
Utente
allora il tendine si è cicatrizzato, ma visto che non è stato curat a dovere, adesso ogni volta ho sempre problemi soprattutto quando piego la punta del piede verso l'interno, la domanda che le pongo è secondo lei tramite sedute di fisioterapia con laser ecc ecc, è possibile risolvere il problema???
[#3]
mi permetto di insistere che nel caso suo la soluzione migliore è probabilmente rappresentata da una buona ginnastica propriocettiva.
Uno degli errori più grossolani che si vedono fare nella rieducazione funzionale di un'articolazione lesa è il ricercare sempre e solo il recupero della mobilità articolare e del tono muscolare. Sicuramente sono due caratteristiche fisiche che devono essere rieducate ma insieme ad altri fattori fra cui quello fondamentale della propriocezione.
La propriocezione (dal latino proprius, appartenere a se stesso) è definita come il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista
La propriocezione vive sul continuo scambio di informazioni che raggiungono il sistema nervoso e di azioni indotte dallo stesso per far sì che il soggetto rispetti in ogni momento le caratteristiche di equilibrio, confort e non dolore.
A questo proposito la informo che oggi esiste la possibilita di fare esecizi propriocettivi su apposite tavolette " instabili " su cui il paziente posiziona il proprio piede e cerca di stare in equilibrio ; queste tavolette sono collegate ad un computer che permette attraverso appositi programmi di avere un ritorno visivo ( biofeedback ) con la possibilità di modulare il proprio esercizio a seconda dele esigenze terapeutiche
Uno degli errori più grossolani che si vedono fare nella rieducazione funzionale di un'articolazione lesa è il ricercare sempre e solo il recupero della mobilità articolare e del tono muscolare. Sicuramente sono due caratteristiche fisiche che devono essere rieducate ma insieme ad altri fattori fra cui quello fondamentale della propriocezione.
La propriocezione (dal latino proprius, appartenere a se stesso) è definita come il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo che si ha indipendentemente dalla vista
La propriocezione vive sul continuo scambio di informazioni che raggiungono il sistema nervoso e di azioni indotte dallo stesso per far sì che il soggetto rispetti in ogni momento le caratteristiche di equilibrio, confort e non dolore.
A questo proposito la informo che oggi esiste la possibilita di fare esecizi propriocettivi su apposite tavolette " instabili " su cui il paziente posiziona il proprio piede e cerca di stare in equilibrio ; queste tavolette sono collegate ad un computer che permette attraverso appositi programmi di avere un ritorno visivo ( biofeedback ) con la possibilità di modulare il proprio esercizio a seconda dele esigenze terapeutiche
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 06/12/2012.
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