Sospetto inpingement anca destra di tipo cam
Salve,
ho 26 anni, ho sempre praticato attività sportiva, dai 6 anni fin adesso prima calcio, adesso da quasi due anni pratico regolarmente mtb.
da quasi un anno ho dei fastidi/dolori all'anca destra che non so bene descrivere e non so neanche localizzare bene, comunque ho eseguito rmn anca destra e poi sono stato da un ortopedico che mi ha sospettato un impingement anca destra di tipo CAM e mi ha detto di eseguire un rx per validare la diagnosi.
sono molto preoccupato, anche se è solo un sospetto e non bisogna fasciarsi la testa prima di romperserla, mi può dare qualche delucidazione, poi per adesso dovrei stare a riposo?
ho 26 anni, ho sempre praticato attività sportiva, dai 6 anni fin adesso prima calcio, adesso da quasi due anni pratico regolarmente mtb.
da quasi un anno ho dei fastidi/dolori all'anca destra che non so bene descrivere e non so neanche localizzare bene, comunque ho eseguito rmn anca destra e poi sono stato da un ortopedico che mi ha sospettato un impingement anca destra di tipo CAM e mi ha detto di eseguire un rx per validare la diagnosi.
sono molto preoccupato, anche se è solo un sospetto e non bisogna fasciarsi la testa prima di romperserla, mi può dare qualche delucidazione, poi per adesso dovrei stare a riposo?
[#1]
Egr. signore stia sereno! Come mai ha atteso un anno prima di fare un esame clinico ortopedico?
Esegua questa rxgrafia e poi con un consulto specialistico ortopedico veda di avere la giusta diagnosi .
Intanto cerchi di stare a riposo, di camminare sull'arto inferiore sinistro con due bastoni ortopedici.
In attesa di valutare l'indagine radiografica ed in attesa del consulto specialistico del collega ortopedico per la diagnosi definitiva di valutazione di tale disturbo per programmare il giusto trattamento terapeutico.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Esegua questa rxgrafia e poi con un consulto specialistico ortopedico veda di avere la giusta diagnosi .
Intanto cerchi di stare a riposo, di camminare sull'arto inferiore sinistro con due bastoni ortopedici.
In attesa di valutare l'indagine radiografica ed in attesa del consulto specialistico del collega ortopedico per la diagnosi definitiva di valutazione di tale disturbo per programmare il giusto trattamento terapeutico.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
grazie dottore per la risposta, ma proprio non riesco.
sono molto preoccupato vista anche la giovane età e soprattutto perchè io senza sport non so stare, proprio adesso che stavo preparando la stagione di mountain bike dopo tanti sacrifici.
mi preoccupa molto questo sospetto e in caso la futura diagnosi di questa patologia.
solo una cosa non capisco, se s trova in uno stadio iniziale non esiste un trattamento senza ricorrere al possibile intervento che sia artroscopia o altro? grazie
comunque io in questo lasso di tempo ho sempre eseguito della fisioterapia, con l'utilizzo anche del laser ed una piccola infiltrazione locale che sembra abbia attenuato il dolore, infatti nell'ultimo periodo è diminuito.
sono molto preoccupato vista anche la giovane età e soprattutto perchè io senza sport non so stare, proprio adesso che stavo preparando la stagione di mountain bike dopo tanti sacrifici.
mi preoccupa molto questo sospetto e in caso la futura diagnosi di questa patologia.
solo una cosa non capisco, se s trova in uno stadio iniziale non esiste un trattamento senza ricorrere al possibile intervento che sia artroscopia o altro? grazie
comunque io in questo lasso di tempo ho sempre eseguito della fisioterapia, con l'utilizzo anche del laser ed una piccola infiltrazione locale che sembra abbia attenuato il dolore, infatti nell'ultimo periodo è diminuito.
[#3]
Utente
egregio dottore prima sbadatamente non ho risposto ad una sua domanda.
comunque ho atteso un anno quasi perchè all'inizio pensavo e si pensava fosse un problema dovuto a delle misure sbagliate della bici, come altezza sella, tacchete pedeli, manubrio e cosi via,
ogni tanto il dolore spariva dopo aver fatto un ciclo di antinfiammatori per poi ricomparire.
poi non so bene spiegarlo ma delle volte non mi da e non mi dava nessun problema o fastidio invece delle volte mi impediva quasi di fare una pedelata.
nel frattempo comunque ho eseguito anche della fisioterapia e devo dire che andava molto meglio, poi dallo specialista ortopedico a cui mi sono rivolto purtroppo ho dovuto aspettare parecchio da quando ho prenotato la visita.
sempre di mia iniziativa dovuta anche ad una piccola caduta sempre in bici ho eseguito anche una ecografia dell'anca che aveva evidenziato una piccola borsite che il medico mi disse che con 4 - 5 giorni di riposo e ghiaccio sarebbe andata via..
comunque ho atteso un anno quasi perchè all'inizio pensavo e si pensava fosse un problema dovuto a delle misure sbagliate della bici, come altezza sella, tacchete pedeli, manubrio e cosi via,
ogni tanto il dolore spariva dopo aver fatto un ciclo di antinfiammatori per poi ricomparire.
poi non so bene spiegarlo ma delle volte non mi da e non mi dava nessun problema o fastidio invece delle volte mi impediva quasi di fare una pedelata.
nel frattempo comunque ho eseguito anche della fisioterapia e devo dire che andava molto meglio, poi dallo specialista ortopedico a cui mi sono rivolto purtroppo ho dovuto aspettare parecchio da quando ho prenotato la visita.
sempre di mia iniziativa dovuta anche ad una piccola caduta sempre in bici ho eseguito anche una ecografia dell'anca che aveva evidenziato una piccola borsite che il medico mi disse che con 4 - 5 giorni di riposo e ghiaccio sarebbe andata via..
[#4]
Egr. signore il collega ortopedico forse lo ha fatto impaurire o ansiosizzare ?
Stia sereno , vedrà che si risolve ogni cosa.
Deve essere controllato periodicamente e fare anche della fisiochineiterapia mirata e della specifica ginnastica medica. Ne ho risolti casi simili, anche da specialista fisiatra.
Lei riferisce di una borsite, di una sospetta sindome di conflitto femore- acetabolare, di una sintomatologia altalenante <<<< delle volte non mi dava nessun fastidio >>>> .
Attenzione, faccia le cose per bene ; bisogna valutare ogni cosa e esaminare gli esami diagnostici per immagini che ha eseguito : rx, rmn e ecografia.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Stia sereno , vedrà che si risolve ogni cosa.
Deve essere controllato periodicamente e fare anche della fisiochineiterapia mirata e della specifica ginnastica medica. Ne ho risolti casi simili, anche da specialista fisiatra.
Lei riferisce di una borsite, di una sospetta sindome di conflitto femore- acetabolare, di una sintomatologia altalenante <<<< delle volte non mi dava nessun fastidio >>>> .
Attenzione, faccia le cose per bene ; bisogna valutare ogni cosa e esaminare gli esami diagnostici per immagini che ha eseguito : rx, rmn e ecografia.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
[#5]
Utente
si Dottore sono abbastanza impaurito dalle possibili conseguenze e soprattutto perchè sarà banale ma da 6 anni in poi ho sempre fatto sport e non saprei stare senza cosa che questo problema mi porterebbe.
in caso facendo della terapia con massaggi e altro dovrei fermarmi anche dal fare sport?
riferisco una piccola borsite risultante di una ecografia che ho fatto proprio come prima cosa, era già prenotata e nei giorni precendenti ho avuto coincidenza una piccola caduta che non so se sia stata la causa della borsite o meno che poi ho curato..
altra cosa che non so spiegare e la sintomatologia, infatti ho fatto anche delle uscite in mountain bike molto dure dove non ho avuto nessuna fastidio e altre invece dove il dolore/fastidio compariva subito quando salito in sella..
il fastidio lo avvero delle volte anche stando seduto o delle volte mentre guido.. non so se mi spiego bene ma purtroppo non so bene localizzare il dolore e neanche dire cosa sento e cosa mi fa male.
in caso facendo della terapia con massaggi e altro dovrei fermarmi anche dal fare sport?
riferisco una piccola borsite risultante di una ecografia che ho fatto proprio come prima cosa, era già prenotata e nei giorni precendenti ho avuto coincidenza una piccola caduta che non so se sia stata la causa della borsite o meno che poi ho curato..
altra cosa che non so spiegare e la sintomatologia, infatti ho fatto anche delle uscite in mountain bike molto dure dove non ho avuto nessuna fastidio e altre invece dove il dolore/fastidio compariva subito quando salito in sella..
il fastidio lo avvero delle volte anche stando seduto o delle volte mentre guido.. non so se mi spiego bene ma purtroppo non so bene localizzare il dolore e neanche dire cosa sento e cosa mi fa male.
[#6]
Egr. signore, lei è troppo ansioso .
Deve stare più calmo e serenamente vedremo il da fare.
Anzitutto non deve fare sport , niente bicicletta, niente mountain bike per adesso.
Per questo fastido che lei avverte si dovrà vedere ogni dettaglio clinico, valutando la sua anca e visitandola adeguatamente .
Inoltre le radiografie e la rmn che ha eseguito chieriranno ogni dubbio.
Dovrà verosimilmente fare della fisochinesiterapia, come tanti pazienti come lei che hanno poi avuto notevole beneficio e sono guariti del tutto.
Intanto esegua le radiografie e dopo si valuterà il tutto e si stilerà un programma terapeutico.
Cordialmente
alessandrocaruso.me@katamail.com
Deve stare più calmo e serenamente vedremo il da fare.
Anzitutto non deve fare sport , niente bicicletta, niente mountain bike per adesso.
Per questo fastido che lei avverte si dovrà vedere ogni dettaglio clinico, valutando la sua anca e visitandola adeguatamente .
Inoltre le radiografie e la rmn che ha eseguito chieriranno ogni dubbio.
Dovrà verosimilmente fare della fisochinesiterapia, come tanti pazienti come lei che hanno poi avuto notevole beneficio e sono guariti del tutto.
Intanto esegua le radiografie e dopo si valuterà il tutto e si stilerà un programma terapeutico.
Cordialmente
alessandrocaruso.me@katamail.com
[#7]
Utente
salve Dottore, ho appena effettuata l'rx all'anca, il referto lo ritiro domani mattina ma chiedendo al radiologo mi ha confermato che il conflitto sembra esserci. domani le scriverò il referto completo.
ora vorrei qualche delucidazione sul da farsi, mi faccia capire, io adesso cosa dovrò fare? quali solo le strade terapeutiche?
poi altra cosa: fra quanto potrò tornare a fare sport per l'esattezza ad andare in bici?
ora vorrei qualche delucidazione sul da farsi, mi faccia capire, io adesso cosa dovrò fare? quali solo le strade terapeutiche?
poi altra cosa: fra quanto potrò tornare a fare sport per l'esattezza ad andare in bici?
[#8]
Gentile signore, solo valutando clinicamente la sua anca , la sua deambulazione e funzionalità articolare, solamente esaminando con accuratezza gli esami radiografici e la rmn si può avere una diagnosi clinica sicura e certa e poi provvedere ad un programma terapeutico completo ed idoneo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#9]
Utente
si dottore lei ha pienamente ragione, so che senza diagnosi non si va da nessuna parte.
comunque ho ritirato il referto dell'rx che dice questo:
"Nelle proiezioni eseguite si documentano discreti segni di impingement femoro-acetabolare tipo CAM a destra. Non si apprezzano lesioni ossee trofico - strutturali a focolaio"
Egregio Dottore cosa mi dice??
comunque ho ritirato il referto dell'rx che dice questo:
"Nelle proiezioni eseguite si documentano discreti segni di impingement femoro-acetabolare tipo CAM a destra. Non si apprezzano lesioni ossee trofico - strutturali a focolaio"
Egregio Dottore cosa mi dice??
[#10]
Utente
Salve Dott,
sono stato da due ortopedici i quali mi hanno detto:
1° - di non fare niente, di vivere la mia vita dato che non ho limitazioni nel camminare, guidare ecc, di uscire tranquillamente in bici. mi ha dato una piccola cura con un antiinfiammatorio e delle compresse di vitamina b 12 con altre cose che non ricordo adesso.
2°- di operarmi quando inizio ad avvertire dolore costante, nel frattempo mi ha detto di andare tranquillamente in bici, mi ha dato una piccola cura con compresse per la cartilagine. operarmi non in artroscopia ma con una chirurgia aperta.
che ne dice?
sono stato da due ortopedici i quali mi hanno detto:
1° - di non fare niente, di vivere la mia vita dato che non ho limitazioni nel camminare, guidare ecc, di uscire tranquillamente in bici. mi ha dato una piccola cura con un antiinfiammatorio e delle compresse di vitamina b 12 con altre cose che non ricordo adesso.
2°- di operarmi quando inizio ad avvertire dolore costante, nel frattempo mi ha detto di andare tranquillamente in bici, mi ha dato una piccola cura con compresse per la cartilagine. operarmi non in artroscopia ma con una chirurgia aperta.
che ne dice?
[#11]
Caro utente,
di sicuro il primo ortopedico che l'ha visitata Le ha fornito un saggio consiglio: se modificare lievemente il proprio stile di vita Le consente di limitare al massimo i sintomi e le fasi acute, ben venga! Immagino però che Lei desideri anche una valutazione prognostica.
Cosa vuol dire? Vuol dire: "ok, io OGGI rinuncio a ciò che mi fa male. Ma DOMANI? Avrò conseguenze?"
Io non so se il secondo ortopedico che l'ha visitata Le abbia fatto questo ragionamento. L'intervento chirurgico viene proposto al paziente sulla base di alcuni precisi elementi, e non solamente sulla base della sintomatologia.
Bisogna valutare attentamente l'entità del conflitto (CAUSA) e l'entità dell'artrosi (EFFETTO).
Ora, è ovvio che è inutile eliminare la causa se gli effetti sono già del tutto prodotti.
I risultati migliori dall'intervento si hanno quando c'è un ENORME conflitto con una MINIMA o assente degenerazione artrosica.
All'opposto, i risultati peggiori si hanno quando il conflitto è piccolo, ma ha lavorato per anni producendo gravi danni all'articolazione: con l'intervento si toglie solo un piccolo conflitto, ma i gravi danni rimangono.
Spero di essere stato chiaro.
Per fare questa valutazione è fondamentale la risonanza con liquido di contrasto endoarticolare, meglio se eseguita con apparecchio ad elevato campo (>3 Tesla) e con tagli radiali centrati sulla testa del femore.
Infine, pur non permettendomi di giudicare chi Le propone l'intervento, ammetto di essere un po' stupito. Quasi tutti i casi di conflitto si trattano in artroscopia. A cielo aperto si trattano solo alcuni casi molto particolari, in pazienti molto giovani (Lei rientra appena appena.... 26 anni sono già tantini).
L'intervento a cielo aperto è un grosso intervento, dura parecchie ore, ha una riabilitazione piuttosto lunga.
Ma soprattutto è un intervento molto delicato, che prevede alcune manovre (come la "safe dislocation" dell'anca che sono ad elevatissimo rischio in mani inesperte.
E' un intervento che, per quanto ne so io, viene eseguito in italia solo da tre chirurghi (e uno di questi è lo svizzero che l'ha inventato).
Quindi capirà che, prima di mettersi con leggerezza a parlare di cose "più grandi di noi", bisogna prima avere molto bene chiaro il quadro.
Quindi ha due possibilità: o segue i consigli del dottore numero 1; oppure, se vuole saperne di più, si affidi a qualcuno che abbia una riconosciuta esperienza di chirurgia conservativa dell'anca, si faccia fare gli accertamenti corretti, e giunga quindi alla conclusione SE un intervento possa essere in qualche modo indicato nel Suo caso.
Ma le sconsiglio assolutamente di buttarsi senza adeguata pianificazione e preparazione in un percorso difficile ed irto di ostacoli.
Distinti saluti
di sicuro il primo ortopedico che l'ha visitata Le ha fornito un saggio consiglio: se modificare lievemente il proprio stile di vita Le consente di limitare al massimo i sintomi e le fasi acute, ben venga! Immagino però che Lei desideri anche una valutazione prognostica.
Cosa vuol dire? Vuol dire: "ok, io OGGI rinuncio a ciò che mi fa male. Ma DOMANI? Avrò conseguenze?"
Io non so se il secondo ortopedico che l'ha visitata Le abbia fatto questo ragionamento. L'intervento chirurgico viene proposto al paziente sulla base di alcuni precisi elementi, e non solamente sulla base della sintomatologia.
Bisogna valutare attentamente l'entità del conflitto (CAUSA) e l'entità dell'artrosi (EFFETTO).
Ora, è ovvio che è inutile eliminare la causa se gli effetti sono già del tutto prodotti.
I risultati migliori dall'intervento si hanno quando c'è un ENORME conflitto con una MINIMA o assente degenerazione artrosica.
All'opposto, i risultati peggiori si hanno quando il conflitto è piccolo, ma ha lavorato per anni producendo gravi danni all'articolazione: con l'intervento si toglie solo un piccolo conflitto, ma i gravi danni rimangono.
Spero di essere stato chiaro.
Per fare questa valutazione è fondamentale la risonanza con liquido di contrasto endoarticolare, meglio se eseguita con apparecchio ad elevato campo (>3 Tesla) e con tagli radiali centrati sulla testa del femore.
Infine, pur non permettendomi di giudicare chi Le propone l'intervento, ammetto di essere un po' stupito. Quasi tutti i casi di conflitto si trattano in artroscopia. A cielo aperto si trattano solo alcuni casi molto particolari, in pazienti molto giovani (Lei rientra appena appena.... 26 anni sono già tantini).
L'intervento a cielo aperto è un grosso intervento, dura parecchie ore, ha una riabilitazione piuttosto lunga.
Ma soprattutto è un intervento molto delicato, che prevede alcune manovre (come la "safe dislocation" dell'anca che sono ad elevatissimo rischio in mani inesperte.
E' un intervento che, per quanto ne so io, viene eseguito in italia solo da tre chirurghi (e uno di questi è lo svizzero che l'ha inventato).
Quindi capirà che, prima di mettersi con leggerezza a parlare di cose "più grandi di noi", bisogna prima avere molto bene chiaro il quadro.
Quindi ha due possibilità: o segue i consigli del dottore numero 1; oppure, se vuole saperne di più, si affidi a qualcuno che abbia una riconosciuta esperienza di chirurgia conservativa dell'anca, si faccia fare gli accertamenti corretti, e giunga quindi alla conclusione SE un intervento possa essere in qualche modo indicato nel Suo caso.
Ma le sconsiglio assolutamente di buttarsi senza adeguata pianificazione e preparazione in un percorso difficile ed irto di ostacoli.
Distinti saluti
[#12]
Egr. signore, si dovrebbero valutare gli accertamenti diagnostici da lei eseguiti e esaminare scrupolosamente la sua anca, la sua deambulazione ecc.ecc
Comunque andiamo molto cauti con qualsiasi approccio chirugico d'emblèe.
Attenzione a non farsi operare subito sia " in artroscopia " che " a cielo aperto ", prima valutiamo che veramente vi sia un impingement femoro acetabolare, poi l'entità di tale conflitto, spesso risolvibile in maniera incruenta, non chirugica, ed in ultima analisi se proprio indispensabile si valuterà il percorso chirurgico.
Per questo le ho suggerito un valido consulto specialistico.
Cordiali saluti
Comunque andiamo molto cauti con qualsiasi approccio chirugico d'emblèe.
Attenzione a non farsi operare subito sia " in artroscopia " che " a cielo aperto ", prima valutiamo che veramente vi sia un impingement femoro acetabolare, poi l'entità di tale conflitto, spesso risolvibile in maniera incruenta, non chirugica, ed in ultima analisi se proprio indispensabile si valuterà il percorso chirurgico.
Per questo le ho suggerito un valido consulto specialistico.
Cordiali saluti
[#13]
Utente
grazie dott. per la risposta fornita.
comunque infatti io vorrei tanto avere una valutazione prognostica, io pur volendo so già di non riuscire a limare il mio stile di vita, ho sempre fatto sport e adesso star lontano dalla bici sarebbe un sacrificio troppo grande da sopportare.
mi ha colpito anche a me il 2 ortopedico che non interviene in artroscopia ma con chirurgia aperta, mi ha detto perchè in artroscopia non sempre riesce bene.
io vorrei avere delle certezze su cosa fare, anche perchè io al più presto voglio ritornare a fare sport come ho sempre fatto non preoccupandomi del "conflitto" sono anche consapevole che ci vorrà del tempo attenzione.
il mio dolore/fastidio è ormai abbastanza costante ma non ho grosse limitazioni nel camminare, guidare, anche uscire in bici, ho delle volte dolore nella zona inguinale.
sono abbastanza confuso, vorrei sapere anche per adesso cosa dovrei fare, andare in bici si o no? mi hanno detto tutti si, guidare, come camminare, se allegerire in appoggio la parte destra, e sopratutto i tempi per guarire del tutto.
comunque infatti io vorrei tanto avere una valutazione prognostica, io pur volendo so già di non riuscire a limare il mio stile di vita, ho sempre fatto sport e adesso star lontano dalla bici sarebbe un sacrificio troppo grande da sopportare.
mi ha colpito anche a me il 2 ortopedico che non interviene in artroscopia ma con chirurgia aperta, mi ha detto perchè in artroscopia non sempre riesce bene.
io vorrei avere delle certezze su cosa fare, anche perchè io al più presto voglio ritornare a fare sport come ho sempre fatto non preoccupandomi del "conflitto" sono anche consapevole che ci vorrà del tempo attenzione.
il mio dolore/fastidio è ormai abbastanza costante ma non ho grosse limitazioni nel camminare, guidare, anche uscire in bici, ho delle volte dolore nella zona inguinale.
sono abbastanza confuso, vorrei sapere anche per adesso cosa dovrei fare, andare in bici si o no? mi hanno detto tutti si, guidare, come camminare, se allegerire in appoggio la parte destra, e sopratutto i tempi per guarire del tutto.
[#14]
Egr. Signore l'intervento chirurgico in un anca si può fare sia in artroscopia che " a cielo aperto " ; nel caso specifico suo bisognerebbe poi valutare i risultati a distanza dell'artroscopia dell'anca che oggi ancora non hanno un lungo riscontro, essendo tale chirurgia molto giovane, non è come l'artroscopia del ginocchio o della spalla.
L'importante è prima valutare se occorre l'intervento chirurgico o il tutto può risolversi con fisiochinesiterapia specifica, anche con mobilizzazioni forzate eseguite in maniera superidonea anche in anestesia.
Quindi valutare quale tipologia di intervento è necessaria per la sua anca.
Il fatto che lei non abbia grosse limitazioni nella sua funzionalità, depone bene e certamente credo che prima senz'altro dovrebbe fare della fisiochinesiterapia inoltre della attività motoria e ginnastica medica specifica oltre a nuoto.
Non sia confuso, l'importante è calma e riflessione; segua un valido specialista ortopedico che lo esamini periodicamente, segua un fisiatra che le dia un programma idoneo di fisiochinesiterapia riabilitativa.
Cordiali saluti
L'importante è prima valutare se occorre l'intervento chirurgico o il tutto può risolversi con fisiochinesiterapia specifica, anche con mobilizzazioni forzate eseguite in maniera superidonea anche in anestesia.
Quindi valutare quale tipologia di intervento è necessaria per la sua anca.
Il fatto che lei non abbia grosse limitazioni nella sua funzionalità, depone bene e certamente credo che prima senz'altro dovrebbe fare della fisiochinesiterapia inoltre della attività motoria e ginnastica medica specifica oltre a nuoto.
Non sia confuso, l'importante è calma e riflessione; segua un valido specialista ortopedico che lo esamini periodicamente, segua un fisiatra che le dia un programma idoneo di fisiochinesiterapia riabilitativa.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 4k visite dal 30/11/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.