Sovraccarico lca
Egr. dottori,
tre settimane fa ho riportato rottura del LCA ed ho programmato l'intervento fra 4 mesi. nel frattempo, in attesa che scompaia il dolore da residuo edema (è normale dopo 3 settimane?) faccio elettrostimolazione blanda, crioterapia per poi poter iniziare il potenziamento nella palestra nella quale lavoro come istruttore, per meglio prepararmi all'intervento e meglio proteggere l'articolazione fino alla data dell'intervento.
premesso che è ormai assodato che gli esercizi a catena cinetica chiusa sono più sicuri di quelli a catena cinetica aperta per la co-contrazione di quadricipite e ischiocrurali, desideravo chiedere se dal punto di vista delle sollecitazioni (anche e soprattutto per quando avrò ricostruito il nuovo LCA) in generale quest'ultimo va in maggiore sofferenza (leggi tensione) nella MASSIMA FLESSIONE della gamba o nella MASSIMA ESTENSIONE di quest'ultima?
grazie mille
tre settimane fa ho riportato rottura del LCA ed ho programmato l'intervento fra 4 mesi. nel frattempo, in attesa che scompaia il dolore da residuo edema (è normale dopo 3 settimane?) faccio elettrostimolazione blanda, crioterapia per poi poter iniziare il potenziamento nella palestra nella quale lavoro come istruttore, per meglio prepararmi all'intervento e meglio proteggere l'articolazione fino alla data dell'intervento.
premesso che è ormai assodato che gli esercizi a catena cinetica chiusa sono più sicuri di quelli a catena cinetica aperta per la co-contrazione di quadricipite e ischiocrurali, desideravo chiedere se dal punto di vista delle sollecitazioni (anche e soprattutto per quando avrò ricostruito il nuovo LCA) in generale quest'ultimo va in maggiore sofferenza (leggi tensione) nella MASSIMA FLESSIONE della gamba o nella MASSIMA ESTENSIONE di quest'ultima?
grazie mille
[#1]
Salve,
la sua e' una domanda molto intelligente, davvero complimenti.
Il legamento crociato anteriore e' anatomicamente distinto in due fasci principali, il fascio antero-laterale che si tende maggiormente in estensione ed un fascio postero-mediale, che si tende in flessione.
Proprio per questo motivo, una delle ultime novita' nella chirurgia ricostruttiva del LCA e' la creazione del doppio tunnel femorale, per simulare i due fasci. E' un intervento ancora in fase sperimentale, bisogna stabilire se i risultati saranno superiori a quelli eseguiti con la tecnica tradizionale
L'intervento tradizionale, che e' poi quello che esegue la maggior parte dei chirurghi al mondo, si basa su un concetto nato alla fine degli anni 80. Si cerca a livello del femore un punto, detto punto "isometrico". Isometrico vuol dire "stessa lunghezza", ed e' quindi il punto in cui il legamento crociato anteriore mantiene la stessa lunghezza e quindi la stessa tensione, in tutto l'arco di movimento.
Un cordiale saluto.
la sua e' una domanda molto intelligente, davvero complimenti.
Il legamento crociato anteriore e' anatomicamente distinto in due fasci principali, il fascio antero-laterale che si tende maggiormente in estensione ed un fascio postero-mediale, che si tende in flessione.
Proprio per questo motivo, una delle ultime novita' nella chirurgia ricostruttiva del LCA e' la creazione del doppio tunnel femorale, per simulare i due fasci. E' un intervento ancora in fase sperimentale, bisogna stabilire se i risultati saranno superiori a quelli eseguiti con la tecnica tradizionale
L'intervento tradizionale, che e' poi quello che esegue la maggior parte dei chirurghi al mondo, si basa su un concetto nato alla fine degli anni 80. Si cerca a livello del femore un punto, detto punto "isometrico". Isometrico vuol dire "stessa lunghezza", ed e' quindi il punto in cui il legamento crociato anteriore mantiene la stessa lunghezza e quindi la stessa tensione, in tutto l'arco di movimento.
Un cordiale saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Utente
gent.mo dottor Sailis,
la ringrazio molto per la celere risposta, tecnica ma molto chiara.
dunque in teoria il neo legamento dovrebbe sopportare una tensione in estensione che corrisponde a quella in flessione, giusto?
nella fase di ripristino dell'articolarità completa e successivamente di potenziamento dovrò dunque porre eguale attenzione
la ringrazio molto per la celere risposta, tecnica ma molto chiara.
dunque in teoria il neo legamento dovrebbe sopportare una tensione in estensione che corrisponde a quella in flessione, giusto?
nella fase di ripristino dell'articolarità completa e successivamente di potenziamento dovrò dunque porre eguale attenzione
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 05/04/2008.
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