Morbo di perthes a 4 anni
Ho una bambina di 4 anni e 9 mesi che da piccola ha avuto il divaricatore per Displasia Congenita dell'anca. Dopo otto mesi l'ortopedico ci disse di tenerlo ancora per un mese solo di notte e poi basta così poichè la bambina era guarita. Per precauzione dopo uno o due mesi senza divaricatore facemmo i Rx e da esito risultava che il nucleo cefalico femorale era frammentato, non ancora formato. L'ortopedico, contattato telefonicamente per prendere un appuntamento ci disse che era normale ma di non poggiarla a terra subito e tenerla ancora un pò in braccio. Così facemmo nei limiti del possibile. Dopo un anno tornammo dall'ortopedico per il piede piatto della bimba e mostrammo la Rx. Ci disse che per il piede piatto era presto e la RX era stata fatta male, di stare dunque tranquilli. Recentemente notando l'anca lussata da piccola più corta anche se senza sintomi o lamentele di dolore da parte della bimba, siamo tornati dall'ort. in questione che ci ha prescritto dei nuovi Rx da cui è risultato il Morbo di Perthes. Abbiamo ricoverato la bimba per fare la RMN e l'esito sembra confermato. L'ortopedico ci ha detto che è quasi entrata nel 4 stadio e dunque non c'è più niente da fare se non piscina e bicicletta e più in là un plantare. Poi da grande dovrà mettere una protesi quasi sicuramente. Come è possibile che la bambina non abbia alcun sintomo? E per quanto tempo ancora potrebbe andare avanti senza averne? Secondo Lei stiamo seguendo la strada giusta o si potrebbe-dovrebbe tentare qualcos'altro? La bambina rimarrà irrimediabilmente zoppa? E le protesi eventuali potrebbero essere sufficienti a risolvere il problema?
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Gentile signora, non so nulla del caso clinico e senza una valutazione clinica obiettiva e una visione valutativa degli esami radiografici è impossibile esprimersi in maniera ideale e compiuta.
A che età la bimba ha iniziato a stare in piedi e deambulare, ossia " a caricare" ?
Lei scrive infatti <<<< L'ortopedico, contattato telefonicamente per prendere un appuntamento ci disse che era normale ma di non poggiarla a terra subito e tenerla ancora un pò in braccio. Così facemmo nei limiti del possibile. >>>>>
Perchè parla di protesi quando è grande?
Pensiamo adesso per la sua bimba che ha 4 anni.
Come evolve questo morbo di Perthes, è da trattare con fisiochinesiterapia o chirurgicamente, con un intervento di ricostruzione dell'anca ?
Con tutto il rispetto verso il collega ortopedico che ha seguito la sua bimba , di certo con perizia e impegno, esegua un consulto specialistico in una Struttura Italiana di Ortopedia Pediatrica di alta Eccellenza come il Bambino Gesu' di Roma -Polidoro - punto di riferimento nazionale per le patologie di accrescimento dell'apparato locomotore.
Ovviamente ve ne sono altri autorevoli Centri di eccellenza sparsi sul territorio nazionale, io le ho citato quello più vicino alla sua residenza, ma può anche a Bari sentire pareri autorevolissimi sulla patologia della sua bambina.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
A che età la bimba ha iniziato a stare in piedi e deambulare, ossia " a caricare" ?
Lei scrive infatti <<<< L'ortopedico, contattato telefonicamente per prendere un appuntamento ci disse che era normale ma di non poggiarla a terra subito e tenerla ancora un pò in braccio. Così facemmo nei limiti del possibile. >>>>>
Perchè parla di protesi quando è grande?
Pensiamo adesso per la sua bimba che ha 4 anni.
Come evolve questo morbo di Perthes, è da trattare con fisiochinesiterapia o chirurgicamente, con un intervento di ricostruzione dell'anca ?
Con tutto il rispetto verso il collega ortopedico che ha seguito la sua bimba , di certo con perizia e impegno, esegua un consulto specialistico in una Struttura Italiana di Ortopedia Pediatrica di alta Eccellenza come il Bambino Gesu' di Roma -Polidoro - punto di riferimento nazionale per le patologie di accrescimento dell'apparato locomotore.
Ovviamente ve ne sono altri autorevoli Centri di eccellenza sparsi sul territorio nazionale, io le ho citato quello più vicino alla sua residenza, ma può anche a Bari sentire pareri autorevolissimi sulla patologia della sua bambina.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
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Ex utente
Dottore La ringrazio per la tempestività della risposta. Io dati maggiori ad oggi non riesco a fornile poichè l'ortopedico ci ha detto che ci avrebbe contattati lui non appena avrebbe ricevuto dal tecnico il cd con le immagini della RISONANZA MAGNETICA effettuata qualche giono fa in ospedale. Non appena avrò maggiori informazioni sarà mia premura riportargliele. Io nel frattempo vorrei però chiederle: "Se, nell'eventualità, la bambina fosse sottoposta chirurgicamente a ricostruzione dell'anca avrebbe problemi nello sviluppo avendo una protesi? Ed inoltre quanto durerebbe circa una protesi impiantata a 5 anni? Sarebbe necessario con gli anni riintervenire chirurgicamente? Mi scuso per le domande forse ingenue, ma non sono ferrata in materia e vorrei poter valutare un pò tutto. Per ultimo vorrei chiederLe ancora: "Come mai la mia bambina non lamenta alcun tipo di dolore?"
La ringrazio e le porgo i miei distinti saluti
La ringrazio e le porgo i miei distinti saluti
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Ma scusi signora , sua figlia non dovrebbe fare eventualmente un intervento di protesi di anca, ma ricostruttivo dell'anca, una specie di " tettoplastica" dell'anca, non protesi al posto dell'osso .
Un intervento di " osteotomia per centrare la testa del femore nella cavita acetabolare per potere favorire lo sviluppo della testa del femore stesso.
Poi valutare se necessario, quando e come fare questo intervento ecc,ecc. Prima si fa questo intervento , meglio è!
Ma va studiato e valutato ogni dettaglio al riguardo, nei minimi particolari .
Gentile signora le ho fatto " luce e strada" come si suol dire , mi dia ascolto.
Cordialità
alessandrocaruso.me@katamail.com
Un intervento di " osteotomia per centrare la testa del femore nella cavita acetabolare per potere favorire lo sviluppo della testa del femore stesso.
Poi valutare se necessario, quando e come fare questo intervento ecc,ecc. Prima si fa questo intervento , meglio è!
Ma va studiato e valutato ogni dettaglio al riguardo, nei minimi particolari .
Gentile signora le ho fatto " luce e strada" come si suol dire , mi dia ascolto.
Cordialità
alessandrocaruso.me@katamail.com
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Ex utente
Buongiorno Dottore, ho ritirato ieri sera dall'ortopedico il referto della Risonanza su cd che le riporto:RM COXOFEMORALE E/O FEMORE Esame eseguito in sedazione senza m.d.c. con sequenze T1, T2 pesate e STIR sul piano assiale e coronale. Ampliamento dello spazio articolare coxo-femorale a segnale alterato e morfologia ovalizzata ed inclinazione postero-laterale dell'asse femorale. Moderato edema cefalico e del collo del femore. Concomita moderata quota di versamento articolare. Discreta continenza acetabolare. Asimmetrico il bacino, lievemente sollevato a sin. Rilievi RM compatibili con il sospetto clinico di m. di Perthes in fase subacuta.
Mi ha detto che non è pensabile un intervento chirurgico adesso poichè il femore è contenuto nell'acetabolo e solo nel caso in cui non fosse stato così avrebbe consigliato un intervento. Per lui adesso la bambina deve fare molto nuoto, bicicletta, non salti o sport tipo pallavolo o corsa e per il resto può fare tutto(nei limiti), visto peraltro che non ha alcun sintomo o dolore. Poi se ne parlerà fra 20/25 meglio 30 anni quando il dolore sarà in fase acuta ed allora si opererà per mettere una protesi. Ci ha prescritto una talloniera di un centimetro al piede sx ed il controllo da lui fra due anni. Che ne pensa adesso che le ho trascritto il referto? Come devo comportarmi? Devo comunque sentire qualche altro parere?
Mi ha detto che non è pensabile un intervento chirurgico adesso poichè il femore è contenuto nell'acetabolo e solo nel caso in cui non fosse stato così avrebbe consigliato un intervento. Per lui adesso la bambina deve fare molto nuoto, bicicletta, non salti o sport tipo pallavolo o corsa e per il resto può fare tutto(nei limiti), visto peraltro che non ha alcun sintomo o dolore. Poi se ne parlerà fra 20/25 meglio 30 anni quando il dolore sarà in fase acuta ed allora si opererà per mettere una protesi. Ci ha prescritto una talloniera di un centimetro al piede sx ed il controllo da lui fra due anni. Che ne pensa adesso che le ho trascritto il referto? Come devo comportarmi? Devo comunque sentire qualche altro parere?
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Gentile signora, La ringrazio della stima e fiducia in me, ma senza valutare clinicamente la sua figliola, senza misurare nulla, non si può veramente dare un parere valido e completo, una esatta diagnosi e sopratutto una valutazione futura, dal solo referto esame rmn.
E' più attendibile quanto dice il suo ortopedico anzichè me ovviamente; quindi se dice che non si deve operare adesso: vi è da credere logicamente.
Non so e non posso giudicare in quanto non ho mai valutato clinicamente sua figlia, nulla di obiettivo, di reale, di visivo del caso clinico in questione, se non de relato.
Come cammina sua figlia?
Che problemi ha ? ha dolori, ha anomalie nella deambulazione?
Sono d'accordissimo con il nuoto, la ginnastica correttiva e medica e sull' evitare traumi da caduta sull'anca.
Certo se non vi sono problemi adesso e neanche tra qualceh anno ovvio che se ne parlertà se ci saranno problemi.
Tra 30 anni neanche si farà nulla se non vi saranno problemi clinici, ovvio.
Se ci saranno problemi si valuteranno di volta in volta e si analizzeranno con esami e accertamenti per immagini.
Cordiali saluti
E' più attendibile quanto dice il suo ortopedico anzichè me ovviamente; quindi se dice che non si deve operare adesso: vi è da credere logicamente.
Non so e non posso giudicare in quanto non ho mai valutato clinicamente sua figlia, nulla di obiettivo, di reale, di visivo del caso clinico in questione, se non de relato.
Come cammina sua figlia?
Che problemi ha ? ha dolori, ha anomalie nella deambulazione?
Sono d'accordissimo con il nuoto, la ginnastica correttiva e medica e sull' evitare traumi da caduta sull'anca.
Certo se non vi sono problemi adesso e neanche tra qualceh anno ovvio che se ne parlertà se ci saranno problemi.
Tra 30 anni neanche si farà nulla se non vi saranno problemi clinici, ovvio.
Se ci saranno problemi si valuteranno di volta in volta e si analizzeranno con esami e accertamenti per immagini.
Cordiali saluti
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Ex utente
Mia figlia grazie al cielo non ha alcun tipo di sintomo, nè si nota nulla nella sua deambulazione, nè ha dolori quando salta e nemmeno cade così spesso da destare preoccupazione. L'unica cosa che si nota è l'arto un pò inferiore all'altro, soprattutto quando è seduta si nota un ginocchio più lungo e uno un pò più corto. La ringrazio per la sollecitudine con cui ha risposto ai miei quesiti, ed anche se con pochi dati è riuscito a farmi vedere un pò più chiara la situazione. Non mi ha detto che ne pensa della talloniera prescritta. Secondo lei facciamo bene a metterla? Grazie ancora!
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Gentile signora la ringrazio delle sue parole di stima nei miei confronti.
Circa la talloniera, confermo che se vi è un accorciamento dell' arto si misura l'entità dell'accorciamento e si applica un plantare dello spessore della misura dell'accorciamento.
Più che una talloniera, in genere si applica un rialzo su tutto il perimetro del piede, una soletta , un plantarino .
Perchè mai solo la talloniera?
Ne parli al suo ortopedico.
Cordiali saluti
Circa la talloniera, confermo che se vi è un accorciamento dell' arto si misura l'entità dell'accorciamento e si applica un plantare dello spessore della misura dell'accorciamento.
Più che una talloniera, in genere si applica un rialzo su tutto il perimetro del piede, una soletta , un plantarino .
Perchè mai solo la talloniera?
Ne parli al suo ortopedico.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.4k visite dal 30/10/2012.
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