Iperdensità emigena al terzo distale diafisi tibiale

Egregi medici,
mia mamma, 55 ennne normopeso, giovedì scorso ha cominciato a soffrire di dolori alla gamba destra quando la stessa non era a riposo, in particolar modo alla (peraltro in una prima fase gonfia).
Nei giorni precedenti aveva, per gioco, fatto qualche saltello con la corda, non lamentando dolori o distorsione alcuna.
Il medico di famiglia ha prescritto le analisi del sangue per escludere una flebite. I valori sono: VES 22, P.C.R. 7, Reuma Test 10, Dimero D 2,31.
Nel frattempo il dolore non accennava e non accenna tuttora a diminuire (il gonfiore sì con l’aiuto del ghiaccio).
Sabato mattina, sempre dietro consiglio del medico curante, si è sottoposta a R.M. alla caviglia dx presso uno studio privato.
Ricopio il referto: esame eseguito con apparecchiatura a basso campo (0,25 Tesla). Iperdensità edemigena post-contusiva intraspongiosa al terzo distale della diafisi tibiale. Non alterazioni della morfologia e del segnale dei legamenti del compartimento mediale e laterale. Tendine di Achille con normale segnale e spessore. Versamento tibio-astragalico con ectasia del recesso posteriore e sottile falda liquidità subpeirostale tibiale. Conservati i rapporti articolari.
Da domani cercheremo un consulto di uno specialista. Nel frattempo vorrei un Loro parere, nei limiti del possibile, su quale possa essere la causa (sarà stato davvero il salto della corda?), come intervenire, cosa evitare, in modo tale da essere preparata.
Ringrazio anticipatamente e auguro Loro buon lavoro.