Patologie dell'anca

Ho 63 anni e da molti soffro di dolori alla schiena e alle anche. Ho lavorato per 37 anni in ufficio e certo lo stare molto alla scrivania non mi ha giovato anche se sono sempre andata in palestra.
Ora ho fatto RX che riporto:
Segni di condropatia coxo-femorale bilaterale. presenza di calcificazioni proiettantesi in corrispondenza dei tessuti molli in prossimità del gran troncatere dx, in quadro di periartrite d'anca.
iniziali fenomeni degenerativi a carico delle articolazioni sacro-iliache.
Rachide lombare in asse, con accentuazioni della fisiologica lordosi.
Lombarizzazione di D12 ed emisacralizzazione sinistra di L5
Incipienti segni di spondiloartrosi in sede lombare (già evidenti invece a livello D11-D12)
Discopatie L4-L5 ed L5-S1.
L'ortopedico mi ha consigliato il fisiatra che ha sua volta con 5 sedute mi ha insegnato gli esercizi da fare a casa.
Ora, gentilmente le chiedo se devo fare ulteriori accertamenti, se esistono terapie di sollievo al dolore ( a parte gli antilorofici) e se proprio sarò candidata alla protesi all'anca.
Grazie per la disponibilità. Cordiali saluti.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora, oltre agli esercizi fisici immancabilmente da fare, oltre alla ginnastica medica, è anche necessario eseguire delle sedute di terapia fisica che il suo Fisiatra certamente le darà in qualche altra occasione.
Inoltre non è detto che l'artrosi dell'anca debba necessariamente evolvere verso un quadro di usura marcatissima da necessitare di una protesizzazione dell'articolazione.
Vedendo e valutando la radiografia si è certamente in grado di dirle " per linee di massima" la sua situazione prognostica riguardo questo aspetto; ossia che probabilità vi sono che le sue anche rimangano nell'arco di 10 -15 anni in condizioni cliniche soddisfacenti e funzionanti.
Ma cosi, senza poter valutare nulla, è molto complicato.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sollecita risposta. Mi permetto ancora di chiederle un parere in merito alle infiltrazioni di acido ialuronico. Finora non ho fatto uso di farmaci antidolorifici ma se la sintomatologia dolorosa dovesse aumentare ho letto articoli positivi riguardanti tale terapia.
Ringrazio e cordialmente saluto.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora, l'acido ialuronico è un condroprotettore, più che un antiinfiammatorio.
Per una violenta o moderata coxalgia usi un farmaco antiinfiammatorio / analgesico che le prescriverà il suo ortopedico, che conosce la situazione della sua anca.
Riguardo la cura della coxartrosi ci sono tante metodiche, tanti presìdi fisiochinesiterapici per mantenere ben compensata e funzionante una patologia degenerativa dell'articolazione coxo-femorale .
Cordiali saluti