Disinserzione retto femorale
Buongiorno,
sono un ragazzo di 27 anni e pratico calcio a livello amatoriale.
A giugno di quest'anno durante una partita mi sono infortunato nel gesto di caricare il tiro (ovvero tirando la gamba all'indietro). Ho sentito una forte fitta partire dall'anca fino quasi al ginocchio. Mi sono subito fermato, anche se dopo pochissimi minuti riuscivo a camminare senza zoppicare.
Mi sono recato da un massaggiatore che aveva diagnosticato uno stiramento al retto femorale (trattato con tecar e cerotti tapping); quindi riposo assoluto fino ai primi giorni di agosto quando ho ricominciato ad allenarmi in modo blando senza dolore.
A settembre con l'inizio della stagione sono tornato ad allenarmi con la squadra notando ancora un leggero fastidio (sparito con la pratica massiccia di stretching) e mancanza di forza e potenza nel muscolo e mi sono sottoposto a ecografia. L'ecografia ha dato il seguente esito: "Probabile disinserzione di buona parte del retto femorale che appare retratto caudalmente. A livello dell'entesi si osserva tessuto cicatriziale ipocogeno."
In seguito ho nuovamente fermato l'attività sportiva in attesa di una visita ortopedica.
L'ortopedico-fisioterapista che mi ha visitato ha diagnosticato un strappo di II°grado del muscolo sartorio, smentendo l'esito dell'ecografia. Mi ha quindi consigliato di sottopormi a RMN e di riprendere tranquillamente l'attività sportiva.
Nell'attesa della RMN ho ripreso normalmente l'attiva fisica anche con una certa intensità senza avvertire fastidi, se non la solita carenza di forza che imputavo allo scarso stato di forma e al lungo stop.
L'esito della RMN, invece, combacia con quello dell'ecografia: "L'indagine RM conferma una disinserzione subtotale del muscolo retto femorale di destra dalla spina illiaca antero inferiore, con retrazione delle fibre muscolari al terzo medio-prossimale della coscia e presenza di edema dei tessuti molli circostanti il muscolo disinserito e retratto caudalmente.
Regolari le restanti strutture muscolari esaminate, ambo i lati.
Non si osservano alterazioni morfologiche ne di intensità da segnalare a carico delle teste femorali, dei colli, ne delle porzioni diafisiarie esaminate.
Anche le strutture scheletriche del bacino visualizzate conservano regolare intensità di segnale.
Sostanzialmente nella norma l'aspetto RM delle sincondrosi sacro-iliache.
Non sono attualmente rilevabili significativi segni di versamento a livello delle articolazioni coxo-femorali, le cui cartilagini di rivestimento conservano regolare spessore".
L'entità di questo infortunio è quindi molto grave? Posso continuare a svolgere attività sportiva o devo sottopormi a qualche terapia/intervento?
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di una vostra gentile risposta.
sono un ragazzo di 27 anni e pratico calcio a livello amatoriale.
A giugno di quest'anno durante una partita mi sono infortunato nel gesto di caricare il tiro (ovvero tirando la gamba all'indietro). Ho sentito una forte fitta partire dall'anca fino quasi al ginocchio. Mi sono subito fermato, anche se dopo pochissimi minuti riuscivo a camminare senza zoppicare.
Mi sono recato da un massaggiatore che aveva diagnosticato uno stiramento al retto femorale (trattato con tecar e cerotti tapping); quindi riposo assoluto fino ai primi giorni di agosto quando ho ricominciato ad allenarmi in modo blando senza dolore.
A settembre con l'inizio della stagione sono tornato ad allenarmi con la squadra notando ancora un leggero fastidio (sparito con la pratica massiccia di stretching) e mancanza di forza e potenza nel muscolo e mi sono sottoposto a ecografia. L'ecografia ha dato il seguente esito: "Probabile disinserzione di buona parte del retto femorale che appare retratto caudalmente. A livello dell'entesi si osserva tessuto cicatriziale ipocogeno."
In seguito ho nuovamente fermato l'attività sportiva in attesa di una visita ortopedica.
L'ortopedico-fisioterapista che mi ha visitato ha diagnosticato un strappo di II°grado del muscolo sartorio, smentendo l'esito dell'ecografia. Mi ha quindi consigliato di sottopormi a RMN e di riprendere tranquillamente l'attività sportiva.
Nell'attesa della RMN ho ripreso normalmente l'attiva fisica anche con una certa intensità senza avvertire fastidi, se non la solita carenza di forza che imputavo allo scarso stato di forma e al lungo stop.
L'esito della RMN, invece, combacia con quello dell'ecografia: "L'indagine RM conferma una disinserzione subtotale del muscolo retto femorale di destra dalla spina illiaca antero inferiore, con retrazione delle fibre muscolari al terzo medio-prossimale della coscia e presenza di edema dei tessuti molli circostanti il muscolo disinserito e retratto caudalmente.
Regolari le restanti strutture muscolari esaminate, ambo i lati.
Non si osservano alterazioni morfologiche ne di intensità da segnalare a carico delle teste femorali, dei colli, ne delle porzioni diafisiarie esaminate.
Anche le strutture scheletriche del bacino visualizzate conservano regolare intensità di segnale.
Sostanzialmente nella norma l'aspetto RM delle sincondrosi sacro-iliache.
Non sono attualmente rilevabili significativi segni di versamento a livello delle articolazioni coxo-femorali, le cui cartilagini di rivestimento conservano regolare spessore".
L'entità di questo infortunio è quindi molto grave? Posso continuare a svolgere attività sportiva o devo sottopormi a qualche terapia/intervento?
Vi ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di una vostra gentile risposta.
[#1]
Egr. signore, anzitutto non esegua attività sportiva senza il parere-autorizzazione dello specialista che lo sta curando.
Ha consultato ultimamente un ortopedico?
Ha consultato anche un fisiatra?
Lo faccia al più presto
Faccia valutare la sua coscia, faccia esaminare la rmn e l'ecografia
e poi esegua le sedute teraputiche di fisiochinesiterapia necessarie per guarire.
La lesione sembra essere molto seria e deve essere avvalorata clinicamente dall'esame specialistico ortopedico; deve stare molto accorto, usare riposo assoluto ed evitare ulteriori sollecitazioni meccanihe al muscolo leso.
Uno strappo muscolare di 2° grado è una lesione muscolare di una certa gravità.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@lkatamail.com
Ha consultato ultimamente un ortopedico?
Ha consultato anche un fisiatra?
Lo faccia al più presto
Faccia valutare la sua coscia, faccia esaminare la rmn e l'ecografia
e poi esegua le sedute teraputiche di fisiochinesiterapia necessarie per guarire.
La lesione sembra essere molto seria e deve essere avvalorata clinicamente dall'esame specialistico ortopedico; deve stare molto accorto, usare riposo assoluto ed evitare ulteriori sollecitazioni meccanihe al muscolo leso.
Uno strappo muscolare di 2° grado è una lesione muscolare di una certa gravità.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@lkatamail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Gentile dottor Caruso,
la ringrazio per la sua risposta.
Pochissimi giorni fa ho consultato nuovamente l'ortopedico che in prima istanza aveva errato la sua valutazione (diagnosticando lo strappo di IIgrado al sartorio anzichè la disinserzione al retto femorale confermata dalla rmn).
Il suo parere è stato quello di riprendere l'attività sportiva al fine di potenziare il muscolo danneggiato e nel contempo fare molto stretching. Secondo il suo parere il muscolo danneggiato non è più riparabile, ma bisogna rinforzare quello che ne resta.
Avendo però errato già una volta la sua valutazione nutro poca fiducia del suo parere.
Secondo lei è opportuna una terapia fisiochinetica?
ci sono esercizi utili che posso svolgere autonomamente per aiutare la guarigione?
con una terapia ben eseguita posso trarre giovamento per recuperare a pieno il muscolo e la forza dello stesso?
Se può aiutare posso inviare le immagini dell'ecografia o della RM.
la ringrazio per la sua risposta.
Pochissimi giorni fa ho consultato nuovamente l'ortopedico che in prima istanza aveva errato la sua valutazione (diagnosticando lo strappo di IIgrado al sartorio anzichè la disinserzione al retto femorale confermata dalla rmn).
Il suo parere è stato quello di riprendere l'attività sportiva al fine di potenziare il muscolo danneggiato e nel contempo fare molto stretching. Secondo il suo parere il muscolo danneggiato non è più riparabile, ma bisogna rinforzare quello che ne resta.
Avendo però errato già una volta la sua valutazione nutro poca fiducia del suo parere.
Secondo lei è opportuna una terapia fisiochinetica?
ci sono esercizi utili che posso svolgere autonomamente per aiutare la guarigione?
con una terapia ben eseguita posso trarre giovamento per recuperare a pieno il muscolo e la forza dello stesso?
Se può aiutare posso inviare le immagini dell'ecografia o della RM.
[#3]
egr.signore certamente si alle sue domande; deve fare fisiochinesiterapia idonea e scrupolosa , seguito da un fisiatra con il fisioterapista.
Prima deve guarire lo strappo muscolare, cicatrizzarsi, e poi può potenziare il muscolo.
Se vuole mi invii ciò che crede, ma ovviamente senza visitarla è tutto difficile: manca la cosa principale di un consulto medio: la visita clinica obiettiva.
Saluti
Prima deve guarire lo strappo muscolare, cicatrizzarsi, e poi può potenziare il muscolo.
Se vuole mi invii ciò che crede, ma ovviamente senza visitarla è tutto difficile: manca la cosa principale di un consulto medio: la visita clinica obiettiva.
Saluti
[#4]
Utente
Gentile dottor Caruso,
perdoni la mia ansia ma è ormai da inizio giugno che mi sono fatto male e non riesco a trovare il modo di guarire.
Alla visita clinica ortopedica alla quale mi sono sottoposto mi è stato detto che ormai il muscolo è cicatrizzato visti i 5 mesi passati dalla lesione.
Ora però non so quanto fidarmi di questo ortopedico che mi è sembrato un pò superficiale.
Il fatto che qualche settimana fa, dopo l'ok dell'ortopedico, sia riuscito a svolgere pienamente l'attività sportiva senza dolori e fastidi può essere un segno della cicatrizzazione avvenuta?
Mi perdoni ancora per la mia insistenza, e la ringrazio per la sua disponibilità
perdoni la mia ansia ma è ormai da inizio giugno che mi sono fatto male e non riesco a trovare il modo di guarire.
Alla visita clinica ortopedica alla quale mi sono sottoposto mi è stato detto che ormai il muscolo è cicatrizzato visti i 5 mesi passati dalla lesione.
Ora però non so quanto fidarmi di questo ortopedico che mi è sembrato un pò superficiale.
Il fatto che qualche settimana fa, dopo l'ok dell'ortopedico, sia riuscito a svolgere pienamente l'attività sportiva senza dolori e fastidi può essere un segno della cicatrizzazione avvenuta?
Mi perdoni ancora per la mia insistenza, e la ringrazio per la sua disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 24/10/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.