Lesione subtotale lca
Salve
Sono uno sportivo di 35 anni, pratico canoa a buon livello e comunque generalmente sono una persona attiva dal punto di vista sportivo.
Circa tre mesi fa ho subito una distorsione giocando a calcio, questa ha provocato un versamento con relativo gonfiore che poi è scomparso dopo circa 10 giorni di applicazione di ghiaccio. Dopo un mese e mezzo dall'infortunio, a seguito di una prescrizione ortopedica, ho eseguito una RMN al ginocchio Dx ed i RX ad entrambe le ginocchia (sotto carico e a 45° comparati).
Di seguito gli esiti:
RMN, DX:
il menisco laterale non presenta alterazioni significative. Minime irregolarità sullo spigolo inferoe sterno al livello del corpo e al passaggio verso il corno posteriore del menisco mediale.
Il crociato posteriore è continuo, di normale morfologia, con regolare intensità di segnale. Il crociato anteriore appare ispessito, rigonfio,diffusamente ipertenso come da interessamento distrattivo di discreta entità. La congruità funzionale del legamento è da rivalutare con manovre clinico/dinamiche.
I rotuleo, corpo di hoffa, l'inserzione distale del quadr. e i collaterali sono nella norma.
Conservati i rapporti articolari femoro rotuleie i gradi di flessione dell'esame , circa 10. Vi è atteggiamento a lateralizzazione della rotula (rotula alta)come da displasia femuro/rotulea di 1/2 grado.
Vi è un modesto versamnto intrarticolare libero. Nel cavo popliteo non si documentano tumefazioni abnormi.
RX DX&SX:
Nei limiti per morfologia e struttura i segmenti scheletrici in esame. Non saldata l'apofisi tibiale anteriore SX.
Iniziali alterazioni artrosiche con appuntimento delle spine tibiali. Note artrosiche al compartimento rotuleo.
Conservati i rapporti articolari femoro/tibiali e femoro/rotulei.
Visita ortopedica successiva:
Il medico a riscontrato una instabilità del ginocchio dx da rivalutare dopo 6 sedute di tecar. Eventualmente dopo il controllo vorrebbe prevedere tre infiltrazioni di acido ialuronico e poi rivalutare il da farsi.
Essendo io una persona che non limita la sua quotidianetà alla passeggiata, ma da sempre abituato a praticare sport di ogni genere, ho paura di dover cambiare drasticamente il mio stile di vita.
Cosa è opportuno fare? Un consiglio osteopatico (telefonico) mi ha suggerito di evitare assolutamente l'intervento perchè alla lunga si possono avere più danni che benefici (artrosi, danni collaterali subiti durante l'intervento...)
Ora procedo con la tecar, poi di sicuro chiederò un nuovo e diverso consulto medico.
Cosa ne pensate?
Grazie.
Sono uno sportivo di 35 anni, pratico canoa a buon livello e comunque generalmente sono una persona attiva dal punto di vista sportivo.
Circa tre mesi fa ho subito una distorsione giocando a calcio, questa ha provocato un versamento con relativo gonfiore che poi è scomparso dopo circa 10 giorni di applicazione di ghiaccio. Dopo un mese e mezzo dall'infortunio, a seguito di una prescrizione ortopedica, ho eseguito una RMN al ginocchio Dx ed i RX ad entrambe le ginocchia (sotto carico e a 45° comparati).
Di seguito gli esiti:
RMN, DX:
il menisco laterale non presenta alterazioni significative. Minime irregolarità sullo spigolo inferoe sterno al livello del corpo e al passaggio verso il corno posteriore del menisco mediale.
Il crociato posteriore è continuo, di normale morfologia, con regolare intensità di segnale. Il crociato anteriore appare ispessito, rigonfio,diffusamente ipertenso come da interessamento distrattivo di discreta entità. La congruità funzionale del legamento è da rivalutare con manovre clinico/dinamiche.
I rotuleo, corpo di hoffa, l'inserzione distale del quadr. e i collaterali sono nella norma.
Conservati i rapporti articolari femoro rotuleie i gradi di flessione dell'esame , circa 10. Vi è atteggiamento a lateralizzazione della rotula (rotula alta)come da displasia femuro/rotulea di 1/2 grado.
Vi è un modesto versamnto intrarticolare libero. Nel cavo popliteo non si documentano tumefazioni abnormi.
RX DX&SX:
Nei limiti per morfologia e struttura i segmenti scheletrici in esame. Non saldata l'apofisi tibiale anteriore SX.
Iniziali alterazioni artrosiche con appuntimento delle spine tibiali. Note artrosiche al compartimento rotuleo.
Conservati i rapporti articolari femoro/tibiali e femoro/rotulei.
Visita ortopedica successiva:
Il medico a riscontrato una instabilità del ginocchio dx da rivalutare dopo 6 sedute di tecar. Eventualmente dopo il controllo vorrebbe prevedere tre infiltrazioni di acido ialuronico e poi rivalutare il da farsi.
Essendo io una persona che non limita la sua quotidianetà alla passeggiata, ma da sempre abituato a praticare sport di ogni genere, ho paura di dover cambiare drasticamente il mio stile di vita.
Cosa è opportuno fare? Un consiglio osteopatico (telefonico) mi ha suggerito di evitare assolutamente l'intervento perchè alla lunga si possono avere più danni che benefici (artrosi, danni collaterali subiti durante l'intervento...)
Ora procedo con la tecar, poi di sicuro chiederò un nuovo e diverso consulto medico.
Cosa ne pensate?
Grazie.
[#1]
Caro utente,
la Sua richiesta è interessante e denota che Lei ha compreso il problema: la maggior parte dei 35enni attivi, ahimé, non si pongono affatto il problema, si fanno ricostruire il legamento e continuano a maltrattare il loro ginocchio fino all'artrosi avanzata (i cosiddetti "knee abuser").
Per poterLe rispondere è necessario aprire un discorso articolato. L'artrosi non è una patologia, ma rappresenta il normale processo di invecchiamento delle articolazioni.
Ora, è ovvio che l'articolazione possa non rispecchiare fedelmente l'età biologica del soggetto: più le articolazioni vengono sollecitate, più si usurano. Particolarmente usuranti sono alcune particolari ipersollecitazioni, e specie quando l'articolazione ha subito dei traumi.
Ogni piccolo trauma rappresenta una piccola "cicatrice" che "rimane nella memoria" dell'articolazione e ne condiziona la successiva progressione artrosica. L'artrosi stessa è già un fenomeno predisponente: più un ginocchio è consumato, e più si consumerà ulteriormente. Ogni lesione meniscale è artrosizzante, ed anche una lesione del LCA lo è.
Quello che la maggior parte dei pazienti non vuole ammettere, è che anche un intervento chirurgico rappresenta un insulto per il ginocchio, ed è quindi -in qualche modo- artrosizzante.
Il calcolo da fare è il seguente: "mi espone ad un rischio di degenerazione artrosica più rapida il rimanere con una lesione parziale del LCA, o il subire un intervento ricostruttivo"?
Esistono due estremi: da un lato il ventenne supersportivo, con ginocchio peraltro sano e lesione completa traumatica del LCA, per cui la ricostruzione è fortemente consigliata.
Dall'altro lato, l'over 40 sedentario, storia di microtraumi ripetuti, cartilagini usurate, menischi degnerati, lesione incompleta, per cui la ricostruzione è fortemente sconsigliata.
Per tutti gli altri casi che si trovano nel mezzo, bisogna discutere molto col proprio ortopedico: è importante che Lei capisca che alla Sua età difficilmente il Suo ginocchio può tornare al 100%: sia l'intervento che la lesione parziale condizioneranno, in misura maggiore o minore, il futuro del Suo ginocchio.
Dovrebbe prendere in seria considerazione l'idea di modificare le Sue abitudini di vita. Ciò non significa stravolgerle: Lei può rimanere uno sportivo intenso, ma ci sono un sacco di accorgimenti che può mettere in atto, limitando la pratica di sport ad alto impatto (calcio, corsa) e privilegiando ciclismo, palestra, nuoto. Dedicare particolare attenzione al potenziamento selettivo del quadricipite e alla propriocezione.
Lei potrebbe benissimo accorgersi che la lesione parziale Le dà una stabilità sufficiente a non avere problemi e a stare bene e a praticare sport con intelligenza e soddisfazione, una volta che avrà un po' adattato il Suo stile di vita.
All'opposto può decidere di non modificare affatto il Suo stile di vita e diventare uno "knee abuser" a tutti gli effetti: naturalmente ciò non farà durare a lungo il Suo ginocchio, ma Lei almeno ne sarà consapevole. A questo punto dovrà solo fare una scommessa: intervento sì o no? e decidere, secondo Lei, quale delle due scelte lo farà durare di più.
Distinti saluti
PS: nella pratica della canoa il LCA non serve. Se lei si accontentasse di canoa, nuoto, ciclismo, palestra, golf, mi potrei sbilanciare: non si operi!
la Sua richiesta è interessante e denota che Lei ha compreso il problema: la maggior parte dei 35enni attivi, ahimé, non si pongono affatto il problema, si fanno ricostruire il legamento e continuano a maltrattare il loro ginocchio fino all'artrosi avanzata (i cosiddetti "knee abuser").
Per poterLe rispondere è necessario aprire un discorso articolato. L'artrosi non è una patologia, ma rappresenta il normale processo di invecchiamento delle articolazioni.
Ora, è ovvio che l'articolazione possa non rispecchiare fedelmente l'età biologica del soggetto: più le articolazioni vengono sollecitate, più si usurano. Particolarmente usuranti sono alcune particolari ipersollecitazioni, e specie quando l'articolazione ha subito dei traumi.
Ogni piccolo trauma rappresenta una piccola "cicatrice" che "rimane nella memoria" dell'articolazione e ne condiziona la successiva progressione artrosica. L'artrosi stessa è già un fenomeno predisponente: più un ginocchio è consumato, e più si consumerà ulteriormente. Ogni lesione meniscale è artrosizzante, ed anche una lesione del LCA lo è.
Quello che la maggior parte dei pazienti non vuole ammettere, è che anche un intervento chirurgico rappresenta un insulto per il ginocchio, ed è quindi -in qualche modo- artrosizzante.
Il calcolo da fare è il seguente: "mi espone ad un rischio di degenerazione artrosica più rapida il rimanere con una lesione parziale del LCA, o il subire un intervento ricostruttivo"?
Esistono due estremi: da un lato il ventenne supersportivo, con ginocchio peraltro sano e lesione completa traumatica del LCA, per cui la ricostruzione è fortemente consigliata.
Dall'altro lato, l'over 40 sedentario, storia di microtraumi ripetuti, cartilagini usurate, menischi degnerati, lesione incompleta, per cui la ricostruzione è fortemente sconsigliata.
Per tutti gli altri casi che si trovano nel mezzo, bisogna discutere molto col proprio ortopedico: è importante che Lei capisca che alla Sua età difficilmente il Suo ginocchio può tornare al 100%: sia l'intervento che la lesione parziale condizioneranno, in misura maggiore o minore, il futuro del Suo ginocchio.
Dovrebbe prendere in seria considerazione l'idea di modificare le Sue abitudini di vita. Ciò non significa stravolgerle: Lei può rimanere uno sportivo intenso, ma ci sono un sacco di accorgimenti che può mettere in atto, limitando la pratica di sport ad alto impatto (calcio, corsa) e privilegiando ciclismo, palestra, nuoto. Dedicare particolare attenzione al potenziamento selettivo del quadricipite e alla propriocezione.
Lei potrebbe benissimo accorgersi che la lesione parziale Le dà una stabilità sufficiente a non avere problemi e a stare bene e a praticare sport con intelligenza e soddisfazione, una volta che avrà un po' adattato il Suo stile di vita.
All'opposto può decidere di non modificare affatto il Suo stile di vita e diventare uno "knee abuser" a tutti gli effetti: naturalmente ciò non farà durare a lungo il Suo ginocchio, ma Lei almeno ne sarà consapevole. A questo punto dovrà solo fare una scommessa: intervento sì o no? e decidere, secondo Lei, quale delle due scelte lo farà durare di più.
Distinti saluti
PS: nella pratica della canoa il LCA non serve. Se lei si accontentasse di canoa, nuoto, ciclismo, palestra, golf, mi potrei sbilanciare: non si operi!
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Utente
Salve Dott. Caldarella
Grazie mille per la risposta esauriente e dettagliata.
Le rispondo solo ora perche' volevo darLe un riscontro completo in merito alle diagnosi avute dagli ortopedici che mi hanmno visitato.
2 ortopedici mi hanno consigliato di usare il ginocchio nelle normali attivita' fin ora svolte al fine di valutare la sua tenuta.
Un terzo mi ha consigliato di operarmi in quanto, avendo un ginocchio tendenzialmente varo, la scarsa stabilita' del crociato con il tempo puo' danneggiare il menisco interno provocando ulteriori problemi, indipendentemente dall'attivita' svolta.
Un osteopata, invece, ha definito l'intervento lontano mille miglia, avendo una muscolatura sufficiente per compensare l'instabilita'.
Non le nascondo che sono alquanto confuso, attualmente sto usando il ginocchio con molta parsimonia ed avverto fastidi sopportabili.
L'unica certezza e' che se anche dovessi decidere di operarmi riprenderei l'attivita' con molta piu' attenzione, insomma non diventerei un Knee abuser.
Per quanto riguarda la decisione di intervenire chirurgicamente, ho deciso di valutare lo stato del ginocchio tra alcuni mesi (10/12) anche con una nuova risonanza, sperando di acquisire maggiori certezza, per quanto ce ne possano essere in questi casi.
Grazie e saluti
Grazie mille per la risposta esauriente e dettagliata.
Le rispondo solo ora perche' volevo darLe un riscontro completo in merito alle diagnosi avute dagli ortopedici che mi hanmno visitato.
2 ortopedici mi hanno consigliato di usare il ginocchio nelle normali attivita' fin ora svolte al fine di valutare la sua tenuta.
Un terzo mi ha consigliato di operarmi in quanto, avendo un ginocchio tendenzialmente varo, la scarsa stabilita' del crociato con il tempo puo' danneggiare il menisco interno provocando ulteriori problemi, indipendentemente dall'attivita' svolta.
Un osteopata, invece, ha definito l'intervento lontano mille miglia, avendo una muscolatura sufficiente per compensare l'instabilita'.
Non le nascondo che sono alquanto confuso, attualmente sto usando il ginocchio con molta parsimonia ed avverto fastidi sopportabili.
L'unica certezza e' che se anche dovessi decidere di operarmi riprenderei l'attivita' con molta piu' attenzione, insomma non diventerei un Knee abuser.
Per quanto riguarda la decisione di intervenire chirurgicamente, ho deciso di valutare lo stato del ginocchio tra alcuni mesi (10/12) anche con una nuova risonanza, sperando di acquisire maggiori certezza, per quanto ce ne possano essere in questi casi.
Grazie e saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 23/10/2012.
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