Seri problemi per Morbo di Paget: quali specialisti sentire?
Gentilissimi Dottori,
riassumo la storia di mio padre, 68 anni, da circa 8 anni con dei problemi , nonostante ricoveri ed esami fatti, in costante peggioramento.Ha morbo di paget trattato, FA attuali 124
Purtroppo però mio padre non ha risentito di nessun giovamento, continua lentamente a peggiorare, nell'Agosto di quest'anno è stto per 2 settimane a letto con Gamba sinistra bloccata, bruciava tutta la gamba, dolore forte (che si spostava) tra inguine, quadricipide femorale, ginocchio e polpacci, siamo stati da un neurologo che dopo visita ha riscontrato
Iporeflessia Achillea Bilaterale, buona la forza, il tono e il trofismo, deambula anche sulle punte e sui talloni.
Neurologo consiglia Elettromiografica arti inferiori RMN
Risultato Elettromiografia:
1) Risultano moderatamente alterate le modalità di conduzione degli stimoli lungo le fibre sensitivo, motorie dei pincipali tronchi nervosi degli arti inferiori.
2) Le onde F derivate dai mmEDB di ambo i lati sono ipoevocabili
3) Nella norme le latenze delle onde "F" derivate da MM.AH bilatermente
4) Allo Studio QEMG dei muscoli innervati dai mintomi L4, L5 ed S1 di ambo i lati
- non segni di degenerazione assonale in corso
- pattern di reclutamento, a sforzo massimale, di transizione media
- MUAP di ampiezza incrementata, durata allungata con eccesso di polifasiche
CONCLUSIONI
Lo studio neurofisico depone per una cronica ed inveterata sindrome radicolare L5(L4) ed S1 di anbo i lati, con fulcro in L5In tale quadro si indova una più diffusa, ed attualemte contenuta polineuropatia degli arti inferior, a genesi da definire.
RMN Colonna Lombosacrale.
Esame Eseguito nelle sezioni sagittali e assiali con seguenze pesate in SE T1, FRFSE T2Diffusa alterazione di segnale della spongiosa vertebral e a D12, L1, L3 e meno estesa anteriore di L5,
ipertenzo nelle sequenze a lungo TR ed ipotenzo in T1 che si estende ai peduncoli ed agli archi posteriori
come già evidenziato in precedente analodo del 01/04/2008 eseguito in altra struttura.Si conferma fusione somatica anteriore da sindesmofiti tra D10 e D12.
Estesi fenomeni degenerativi spondilo-discoartrosici.
Discartrosi calcifica a D1-D12, D12-l1
Globale prolasso discale contribuisce a realizzare condizione di stenosi destrettuale del canale
vertebrale a L3-L4 associato a degenerazione aetrosica dei massicci articolari.
Regolare il segnare del cono midollare..
IL neurologo che lo segue dice che tutti i problemi sono dovui al PAget, che ha ristretto la colonna vertebrale dando tutti questi problemi. Ma è possibile??
Attualmente è in cura con Lirica che gli ha ridotto i bruciori, ma la mattina fa molta fatica ad alzarsi da letto è completamente bloccato e piegato in avanti, poi riscaldandosi riesce ad camminare bene (anche se rimane sempre piegato in avanti). Inoltre nota una più facile stancabilità.
Che ci consigliate di fare? Che specialisti sentire?
Grazie
riassumo la storia di mio padre, 68 anni, da circa 8 anni con dei problemi , nonostante ricoveri ed esami fatti, in costante peggioramento.Ha morbo di paget trattato, FA attuali 124
Purtroppo però mio padre non ha risentito di nessun giovamento, continua lentamente a peggiorare, nell'Agosto di quest'anno è stto per 2 settimane a letto con Gamba sinistra bloccata, bruciava tutta la gamba, dolore forte (che si spostava) tra inguine, quadricipide femorale, ginocchio e polpacci, siamo stati da un neurologo che dopo visita ha riscontrato
Iporeflessia Achillea Bilaterale, buona la forza, il tono e il trofismo, deambula anche sulle punte e sui talloni.
Neurologo consiglia Elettromiografica arti inferiori RMN
Risultato Elettromiografia:
1) Risultano moderatamente alterate le modalità di conduzione degli stimoli lungo le fibre sensitivo, motorie dei pincipali tronchi nervosi degli arti inferiori.
2) Le onde F derivate dai mmEDB di ambo i lati sono ipoevocabili
3) Nella norme le latenze delle onde "F" derivate da MM.AH bilatermente
4) Allo Studio QEMG dei muscoli innervati dai mintomi L4, L5 ed S1 di ambo i lati
- non segni di degenerazione assonale in corso
- pattern di reclutamento, a sforzo massimale, di transizione media
- MUAP di ampiezza incrementata, durata allungata con eccesso di polifasiche
CONCLUSIONI
Lo studio neurofisico depone per una cronica ed inveterata sindrome radicolare L5(L4) ed S1 di anbo i lati, con fulcro in L5In tale quadro si indova una più diffusa, ed attualemte contenuta polineuropatia degli arti inferior, a genesi da definire.
RMN Colonna Lombosacrale.
Esame Eseguito nelle sezioni sagittali e assiali con seguenze pesate in SE T1, FRFSE T2Diffusa alterazione di segnale della spongiosa vertebral e a D12, L1, L3 e meno estesa anteriore di L5,
ipertenzo nelle sequenze a lungo TR ed ipotenzo in T1 che si estende ai peduncoli ed agli archi posteriori
come già evidenziato in precedente analodo del 01/04/2008 eseguito in altra struttura.Si conferma fusione somatica anteriore da sindesmofiti tra D10 e D12.
Estesi fenomeni degenerativi spondilo-discoartrosici.
Discartrosi calcifica a D1-D12, D12-l1
Globale prolasso discale contribuisce a realizzare condizione di stenosi destrettuale del canale
vertebrale a L3-L4 associato a degenerazione aetrosica dei massicci articolari.
Regolare il segnare del cono midollare..
IL neurologo che lo segue dice che tutti i problemi sono dovui al PAget, che ha ristretto la colonna vertebrale dando tutti questi problemi. Ma è possibile??
Attualmente è in cura con Lirica che gli ha ridotto i bruciori, ma la mattina fa molta fatica ad alzarsi da letto è completamente bloccato e piegato in avanti, poi riscaldandosi riesce ad camminare bene (anche se rimane sempre piegato in avanti). Inoltre nota una più facile stancabilità.
Che ci consigliate di fare? Che specialisti sentire?
Grazie
[#1]
personalmente farei riferimento alla struttura di terapia della osteoporosi del policlinico le scotte di siena. anni addietro l'allora Prof. Angelo Caniggia scrisse una monografia proprio sul morbo di paget quando dirigeva l'Istituto di Clinica Medica. questo ovviamente da un punto di vista medico.
per quanto riguarda invece i problemi neurologici derivanti dalla compressione midollare penso che l'unica possibilità sia un neurochirurgo e vedere se c'è spazio per un trattamento decompressivo e / o stabilizzante.
per quanto riguarda invece i problemi neurologici derivanti dalla compressione midollare penso che l'unica possibilità sia un neurochirurgo e vedere se c'è spazio per un trattamento decompressivo e / o stabilizzante.
Dr. alberto picinotti
[#2]
Buongiorno,
Mi permetto di aggiungere una piccola considerazione al consulto già esaustivo del collega. A volte la causa di un problema ortopedico e i suoi effetti, con il tempo e soprattutto nelle persone anziane dove il problema persiste ormai da molto tempo ed e' diventato cronico, sì "scollegata" dalla sua causa. Con questo voglio semplicemente dire che, oramai, anche trattando il modo di Paget difficilmente si riescono a fare regredire gli effetti che questo ha provocato, soprattutto per quanto riguarda la degenerazione artrosica. Il mio consiglio e quindi di non focalizzarsi unicamente sul trattamento della patologia di base, ovvero il morbo di Paget, sperando che questo faccia regredire i sintomi. In questo caso spesso bisogna agire parallelamente, trattandosi la patologia di base, ma focalizzandosi in particolare sui sintomi. E, ancora più importante, bisogna avere degli obiettivi realizzabili, come il miglioramento della sintomatologia (e con miglioramento non intendo risoluzione completa!).
Consiglio quindi in aggiunta alle consulenze consigliate dal collega una visita fisiatrica in modo da poter intraprendere una terapia fisica che possa in qualche modo migliorare la sintomatologia (peraltro non chiarissima nella richiesta di consulto). Potrebbe inoltre essere utile un controllo degli indici di flogosi ed eventualmente la valutazione specialistica per una terapia cortisonica (che però leggendo la storia clinica immagina suo papà abbia già fatto) per migliorare la sintomatologia.
Cordialità
Mi permetto di aggiungere una piccola considerazione al consulto già esaustivo del collega. A volte la causa di un problema ortopedico e i suoi effetti, con il tempo e soprattutto nelle persone anziane dove il problema persiste ormai da molto tempo ed e' diventato cronico, sì "scollegata" dalla sua causa. Con questo voglio semplicemente dire che, oramai, anche trattando il modo di Paget difficilmente si riescono a fare regredire gli effetti che questo ha provocato, soprattutto per quanto riguarda la degenerazione artrosica. Il mio consiglio e quindi di non focalizzarsi unicamente sul trattamento della patologia di base, ovvero il morbo di Paget, sperando che questo faccia regredire i sintomi. In questo caso spesso bisogna agire parallelamente, trattandosi la patologia di base, ma focalizzandosi in particolare sui sintomi. E, ancora più importante, bisogna avere degli obiettivi realizzabili, come il miglioramento della sintomatologia (e con miglioramento non intendo risoluzione completa!).
Consiglio quindi in aggiunta alle consulenze consigliate dal collega una visita fisiatrica in modo da poter intraprendere una terapia fisica che possa in qualche modo migliorare la sintomatologia (peraltro non chiarissima nella richiesta di consulto). Potrebbe inoltre essere utile un controllo degli indici di flogosi ed eventualmente la valutazione specialistica per una terapia cortisonica (che però leggendo la storia clinica immagina suo papà abbia già fatto) per migliorare la sintomatologia.
Cordialità
Dr. Vasario Gabriele, Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia della Spalla
gabrielevasario.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.8k visite dal 17/10/2012.
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