Frattura scafoide tarsale
Gentilissimi dott.
2 settimane fa cadendo da una scala alta 3 metri mi sono fratturata lo scafoide tarsale con lussazione dell'astragalo. Sono stata operata e mi hanno ricostruito anche la cartilagine.. Ora sono con il gambaletto di gesso per 30 giorni con l'arto in scarico. Volevo sapere quanti punti di sutura saranno stati messi e se dopo questi 30 gg saranno necessari altri di immobilizzazione del piede e se i tempi di ripresa saranno lunghi e se potrò fare attività fisica caricando sul piede operato.. E inoltre ci sono degli alimenti che possono aiutare la calcificazione?Grazie mille
2 settimane fa cadendo da una scala alta 3 metri mi sono fratturata lo scafoide tarsale con lussazione dell'astragalo. Sono stata operata e mi hanno ricostruito anche la cartilagine.. Ora sono con il gambaletto di gesso per 30 giorni con l'arto in scarico. Volevo sapere quanti punti di sutura saranno stati messi e se dopo questi 30 gg saranno necessari altri di immobilizzazione del piede e se i tempi di ripresa saranno lunghi e se potrò fare attività fisica caricando sul piede operato.. E inoltre ci sono degli alimenti che possono aiutare la calcificazione?Grazie mille
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Il numero dei punti di sutura lo potrà ottenere contando i singoli punti al momento della loro asportazione. Nemmeno i chirurghi che L'hanno operata lo sanno, anche perché è un dato privo di qualsiasi significato clinico e prognostico, e del resto la stessa ferita può essere suturata con punti più vicini o più lontani e resterebbe la stessa ferita.
E' possibile che sia necessario protarre l'immobilizzazione anche se forse potrà essere concesso il carico durante essa, ma sono informazioni che Le possono dare solo gli specialisti che La seguono man mano che procede il trattamento, perché dipendono dalle scelte che si dovranno fare in base a quanto sarà evidente. Questo vale anche per i tempi di ripresa che dipendono dalle condizioni in cui si ritroverà al momento della consolidazione della frattura, dal tipo di riabilitazione necessaria, dalla Sua risposta alle cure, ecc.
Non ci sono alimenti particolari: è sufficiente la comune alimentazione varia e completa che si dovrebbe assumere quotidianamente.
Non interrompa la profilassi contro la trombosi venosa profonda che va effettuata con le iniezioni di eparina a basso peso molecolare da effettuare quotidianamente sottocute, in genere nell'addome, da protrarre fino a specifica prescrizione dell'ortopedico.
Cordiali saluti
E' possibile che sia necessario protarre l'immobilizzazione anche se forse potrà essere concesso il carico durante essa, ma sono informazioni che Le possono dare solo gli specialisti che La seguono man mano che procede il trattamento, perché dipendono dalle scelte che si dovranno fare in base a quanto sarà evidente. Questo vale anche per i tempi di ripresa che dipendono dalle condizioni in cui si ritroverà al momento della consolidazione della frattura, dal tipo di riabilitazione necessaria, dalla Sua risposta alle cure, ecc.
Non ci sono alimenti particolari: è sufficiente la comune alimentazione varia e completa che si dovrebbe assumere quotidianamente.
Non interrompa la profilassi contro la trombosi venosa profonda che va effettuata con le iniezioni di eparina a basso peso molecolare da effettuare quotidianamente sottocute, in genere nell'addome, da protrarre fino a specifica prescrizione dell'ortopedico.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 09/10/2012.
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