Dolore ai muscoli fascia esterna perone

Cadendo dall' alto di uno sgabello ho urtato con una gamba contro uno spigolo orizzontale di un mobile.

Dopo 25 gg da una frattura composta diafisi del perone a livello del terzo tratto inferione, immobilizzato con un tutore rigido, ho provato a poggiare il piede a terra, sempre con l'ausilio dei bastoni e fare qualche passo. Nessun dolore, ne debolezza di gamba. Anche durante i 25 gg mi è successo di dover poggiare il piede e senza dolore.
Attualmente i sintomi sono vaghi ed incostanti: un muscolo lungo che parte dalla caviglia e finisce sotto il ginocchio, dalla parte esterna della gamba, duole solo al tasto ed alla pressione, ma non sempre agli stessi punti. Cambia posto in verticale, ora su ora giù. Costante invece all'altezza della frattura ma solo alla pressione. Quello che al tasto sembrerebbe l'osso non duole alla pressione..
Faccio notare che il referto della lastra parla di frattura...ma alla lastra non si vede.
Posso provare a camminare con i bastoni?
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Sicuramente via Internet non si riesce a vedere a distanza di chilometri, in virtuale, una frattura che "non si vede" nemmeno sull'esame Rx nel reale. Conviene piuttosto farsi rivedere a 35 giorni dalla "frattura" dal collega ortopedico che la sta seguendo.
Cordialita'
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Utente
Utente
Strano, non mi pareva di aver chiesto di leggere la lastra a distanza e via internet. Credo che lei si sia arrogato un qualcosa non esistente.. facendo tutto da solo.
Inoltre vedo che si è concentrato solo su questa nota in finale e, tutto il resto che ho scritto prima?

Semplice dire si faccia vedere dal collega, allora il consulto richiesto dov'è?

Gentilmente si rilegga, non frettolosamente. la mia domanda che verte a sapere se posso - iniziare - a camminare - con i bastoni - non avendo sintomi dolorosi al carico e se la dolorabilità alla pressione manuale muscolare rientra nel normale evolversi di una pregressa frattura.

Con cordialità, grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi e mi scuso. Qui NON si fanno "consulti" intesi come visite mediche: e' proibito per Legge e perseguito dall'Ordine dei Medici e dall'OMS.
Via Internet e' possibile fornire solo informazioni di carattere generale o spiegazioni di referti/ termini ecc. non chiari agli utenti.
Lei chiede, dopo la descrizione molto generica di una sintomotalogia molto vaga indicazioni precise. Per serieta' professionale sono abituato a dare risposte precise e motivate ai miei pazienti.
Ad un Utente via Internet NON e' possibile rispondere come Lei vorrebbe ne' a me ne' a nessun altro medico, perche', in primo luogo qui Lei e' un Utente e NON un paziente; inoltre, quello che lei descrive e' solo la sua sintomatologia soggettiva, non assolutamente un esame obiettivo, possibile solo da parte di un medico che la visita in prima persona. In secondo ordine, poi, gli esami vanno visti direttamente dal medico con a fronte il paziente proprio per confrontare le immagini con i segni e i sintomi.

Tutto questo via Internet non e' possibile.

Non ho letto "frettolosamente" le sue righe. Capisco la Sua ansia e il Suo desiderio di riprendere a camminare. Ma, questa domanda "posso iniziare a camminare", e' esattamente una indicazione al trattamento delle lesioni che Lei ha avuto, cosa che non possiamo assolutamente erogare per via virtuale. Concedere il carico o meno e' uno dei passaggi piu' delicati del trattamento ortopedico, improvvisare alla cieca non conviene al medico e tantomeno al paziente.
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Utente
Utente
Lei si è spiegato benissimo. Le scuse vanno bene per la sua battuta iniziale.

Tutti sappiamo che il consulto non può essere sostitutivo alle direttive del medico che segue il paziente. Inutile tirare in ballo che la legge vieta o la deontologia.

Si scrive per avere una "sorta" di parere, che aiuta a capire meglio la propria situazione.

Mi piacerebbe sapere che cosa avrebbe chiesto lei al mio posto avendo a disposizione Medicitalia/consulti. Che cosa avrebbe scritto e chiesto per avere una risposta non del tipo "piuttosto si rivolga al suo medico"
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Non quello che ha scritto Lei. Lei chiede una indicazione terapeutica, deve rendersi conto che non e' possibile. Tutto qui.
Piuttosto se le avessero detto via Internet "stia tranquillo, appoggi pure il piede" Lei cosa avrebbe fatto?
Davvero si sarebbe sentito rassicurato da questa sorta di "parere".

Vede, purtroppo il network rappresentato da Internet viene sempre piu' usato da troppi utenti come un medico. Porsi di fronte ad uno schermo pieno di miliardi idi informazioni sulla Salute che l'utente non e' in grado di controllare e filtrare con competenza professionale porta i cittadini a pericolosi equivoci fino a truffe vere e proprie.
Qui su MI, al contrario, facciamo ogni giorno uno sforzo immenso per fornire informazioni e curare la comunicazione. Offrire insomma strumenti agli utenti per migliorare la loro conoscenza di se' nel corpo e nella mente, consentire approfondimenti su che cosa si debba intendere per Salute e Malattia e migliorare, se possibile, il loro rapporto da pazienti con i loro medici curanti nel reale.

Probabilmente questo puo' rendere per alcuni utenti "insoddisfacente" un servizio che non e' e non sara' mai un "consulto medico" inteso come "visita". Ma queste sono le regole per non abusare del potere del medico attraverso uno strumento potentissimo come la Rete. Mi creda, e' molto piu' facile fare diagnosi e consigliare terapie trattando l'utente come Paziente, ma tutto cio' non e' affatto etico, ne' professionalmente qualificato.

Per avere risposte diverse, bisogna fare domande diverse e non sono certo io a doverle spiegare come o fare esempi. Qui su MI ci sono centinaia di migliaia di consulti nel senso che le ho detto dove tantissimi utenti ci hanno comunicato la soddisfazione per l'informazione loro fornita. A volte decisiva nel migliorare radicalmente il loro approccio con il Sistema Sanitario e con i loro medici nel reale. Cosa ben diversa dal sostituirsi ai medici curanti...anche semplicemente consigliando un appoggio a terra che in verita', se avvenisse, sarebbe fondato sul vuoto piu' totale da parte del medico che dietro uno schermo non potra' mai valutare le Sue condizioni reali.
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Utente
Utente
Prendo atto della sua appassionata perorazione, non replico evitando una dilungaggine impropria.
Con cordialità