Dorsalgia persistente dopo trauma di vecchia data
Inizio da giovanissimo a praticare vari sport non agonisticamente ma cercando sempre i miei limiti fisici e mentali per pura e semplice soddisfazione personale: nuoto, calcio, atletica, canottaggio. In seguito comincio a frequentare la palestra con la stessa filosofia. Arrivo in qualche anno ad ottenere tutto il benessere da me desiderato, non solo fisico ma completa realizzazione personale, sia nella tecnica sia nella comprensione della scienza che sta dietro a quella favolosa macchina che è il corpo umano.
Applicavo questa filosofia tranquilla e serena ma estremamente determinata. Ero al 150% del mio potenziale fisico e mentale, lucido e sveglio, mi sentivo raramente stanco e accettavo con grinta tutte le sfide che mi si presentavano davanti, sportive e non. Effettuavo sempre gli esercizi con un'esecuzione molto rigorosa e corretta, fino a quando circa una decina di anni fa eseguo un hack squat: in fase di spinta inarco la schiena per concludere il movimento e sento un dolore fortissimo in zona dorsale, come un chiodo circa all'altezza della 6°7° vertebra.
Nelle giornate successive, il dolore, seppure molto forte, comincia a calare ma ho come la sensazione di avere la parte dorsale "ingessata": riesco a malapena a effettuare una torsione, posso chiudermi in posizione fetale ma non altrettanto facilmente a ritornare in posizione eretta, per non parlare di inarcare all'indietro. Il dolore cessa ma il mio equilibrio perfetto non è più lo stesso: continuo l'attività fisica ma raggiungo a malapena il 50% delle prestazioni. Inoltre di tanto in tanto, facendo alcuni normali movimenti (ad es. salire in macchina, raccogliere qualcosa da terra) scattava di nuovo violentemente quel blocco dorsale per alcuni giorni: ricordo che mi era quasi impossibile ogni movimento della colonna, addirittura anche il respirare mi faceva sentire tensione, come se la cassa toracica premesse sulla colonna.
Tutti i medici non hanno trovato soluzioni, e non si vede nulla neppure da radiografie, risonanze e TAC.
Ora sono passati circa 10 anni, sto facendo un lavoro fisicamente molto stressante che di certo non aiuta. La mia sensazione attuale è con il passare del tempo sto cronicizzando lo stato. Faccio una fatica gigantesca a sollevare i miei figli di 4 e 6 anni (è normale?!?), fastidi costanti che culminano in giornate in cui mi è impossibile alzarmi dal letto se non rotolando su un fianco, provo dolore inspirando, sento come se una mano stringesse la colonna in quel punto e mi spingesse in avanti (leggermente asimmetrica sul lato sx).
In questi anni ho provato diverse soluzioni: osteopatia, manipolazioni dolci e profonde, massoterapia, pancafit, massaggi di tutti i tipi, agopuntura, lampada a infrarossi, idrokinesi, tekar, tens. Acqua fresca.
E comunque ora in palestra, pratico solo corsi di ginnastica posturale, pilates e yoga, tutte filosofie che cerco di far diventare mie anche durante il resto della giornata ma ahimè senza risultati di rilievo.
Qualche idea?
Applicavo questa filosofia tranquilla e serena ma estremamente determinata. Ero al 150% del mio potenziale fisico e mentale, lucido e sveglio, mi sentivo raramente stanco e accettavo con grinta tutte le sfide che mi si presentavano davanti, sportive e non. Effettuavo sempre gli esercizi con un'esecuzione molto rigorosa e corretta, fino a quando circa una decina di anni fa eseguo un hack squat: in fase di spinta inarco la schiena per concludere il movimento e sento un dolore fortissimo in zona dorsale, come un chiodo circa all'altezza della 6°7° vertebra.
Nelle giornate successive, il dolore, seppure molto forte, comincia a calare ma ho come la sensazione di avere la parte dorsale "ingessata": riesco a malapena a effettuare una torsione, posso chiudermi in posizione fetale ma non altrettanto facilmente a ritornare in posizione eretta, per non parlare di inarcare all'indietro. Il dolore cessa ma il mio equilibrio perfetto non è più lo stesso: continuo l'attività fisica ma raggiungo a malapena il 50% delle prestazioni. Inoltre di tanto in tanto, facendo alcuni normali movimenti (ad es. salire in macchina, raccogliere qualcosa da terra) scattava di nuovo violentemente quel blocco dorsale per alcuni giorni: ricordo che mi era quasi impossibile ogni movimento della colonna, addirittura anche il respirare mi faceva sentire tensione, come se la cassa toracica premesse sulla colonna.
Tutti i medici non hanno trovato soluzioni, e non si vede nulla neppure da radiografie, risonanze e TAC.
Ora sono passati circa 10 anni, sto facendo un lavoro fisicamente molto stressante che di certo non aiuta. La mia sensazione attuale è con il passare del tempo sto cronicizzando lo stato. Faccio una fatica gigantesca a sollevare i miei figli di 4 e 6 anni (è normale?!?), fastidi costanti che culminano in giornate in cui mi è impossibile alzarmi dal letto se non rotolando su un fianco, provo dolore inspirando, sento come se una mano stringesse la colonna in quel punto e mi spingesse in avanti (leggermente asimmetrica sul lato sx).
In questi anni ho provato diverse soluzioni: osteopatia, manipolazioni dolci e profonde, massoterapia, pancafit, massaggi di tutti i tipi, agopuntura, lampada a infrarossi, idrokinesi, tekar, tens. Acqua fresca.
E comunque ora in palestra, pratico solo corsi di ginnastica posturale, pilates e yoga, tutte filosofie che cerco di far diventare mie anche durante il resto della giornata ma ahimè senza risultati di rilievo.
Qualche idea?
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Egr. signore, quanto lei riferisce cosi bene, circa la causa del suo problema, è noto agli esperti del settore.
In seguito ad un trauma distrattivo, distorsivo si è determinata verosimilmente una fibrosi dei tessuti molli della zona interessata con imbrigliamento di qualche nervuzzo sensitivo posteriore derivante dal rachide dorsale.
Volgarmente detta " nocciola " o " contrattura" o " rigidità" o " punto doloroso" .
Succede spesso che vengano irritati rami sensitivi nervosi del rachide cervicale e / o dorsale con senso di blocco vertebrale o di dolore trafittivo, puntorio.
E queste sindromi dette D.I.M., termine coniato da Robert Maigne, per i non esperti dello specifico, fanno impazzire , come nel suo caso, tutti medici e specialisti vari, in quanto sono turbe o patologie diagnosticabili solo semeiologicamente ovvero con esame clinico specifico, e con appropriati test semeiologici manuali ed obiettivi, non attraverso radiografie, rmn o tac .
Ne curiamo tantissimi da decenni di queste patologie che non sono determinati da una patologia evrtebrale o discale ma sono riferibili ai tessuti molli del settore cervicale e dorsale e lombare della colonna vertebrale.
Purtroppo lei sta tanto distante, ma comunque troverò in veneto senz'altro.
Si rivolga ad uno specialista fisiatra esperto in medicina manuale; sono convinto che le risolverà il problema che lo assilla da 10 anni e che nessuno specialista è riuscito a risolverle.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
In seguito ad un trauma distrattivo, distorsivo si è determinata verosimilmente una fibrosi dei tessuti molli della zona interessata con imbrigliamento di qualche nervuzzo sensitivo posteriore derivante dal rachide dorsale.
Volgarmente detta " nocciola " o " contrattura" o " rigidità" o " punto doloroso" .
Succede spesso che vengano irritati rami sensitivi nervosi del rachide cervicale e / o dorsale con senso di blocco vertebrale o di dolore trafittivo, puntorio.
E queste sindromi dette D.I.M., termine coniato da Robert Maigne, per i non esperti dello specifico, fanno impazzire , come nel suo caso, tutti medici e specialisti vari, in quanto sono turbe o patologie diagnosticabili solo semeiologicamente ovvero con esame clinico specifico, e con appropriati test semeiologici manuali ed obiettivi, non attraverso radiografie, rmn o tac .
Ne curiamo tantissimi da decenni di queste patologie che non sono determinati da una patologia evrtebrale o discale ma sono riferibili ai tessuti molli del settore cervicale e dorsale e lombare della colonna vertebrale.
Purtroppo lei sta tanto distante, ma comunque troverò in veneto senz'altro.
Si rivolga ad uno specialista fisiatra esperto in medicina manuale; sono convinto che le risolverà il problema che lo assilla da 10 anni e che nessuno specialista è riuscito a risolverle.
Cordiali saluti
alessandrocaruso.me@katamail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 04/10/2012.
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