Lesione domo astragalico

il 14 novembre 2010, giocando a calcio, riporto la rottura del perone e del legamento deltoideo. Il dottore, all'epoca, mi avvertì di un possibile problema futuro all'astragalo in quanto interessato nel trauma. La frattura viene "sistemata" attraverso un mezzo di sintesi. Il 4 giugno 2012 tale mezzo di sintesi viene rimosso in quanto la frattura si era saldata ed io riscontravo un dolore continuo alla parte esterna della caviglia.
A valle dell'intervento effettuo una risonanza magnetica. L'esito è il seguente:

Al comparto laterale esiti distrattivi del complesso legamentoso peroneo-astragalo-calcaneare; esiti di frattura peroneale epifasaria distale.
Al comparto mediale ispessimento del complesso capsulo-legamentoso deltoideo in analoghi esiti distrattivi. Conservato l'apide e le strutture legamentose a livello del seno del tarso. Non segni di tenosinovite; segni di tendionsi achillea pre-inserzionale. Note di versamento endoarticolare.
"" Alterazione focale osteo condrale al domo astragalico,su verosimile base osteocondritica con edema spongioso perifocale"".
Conservati i rapporti articolari tibio-peroneo astragalici e sotto-astragalici.

Dall'esito più che preoccupante vado da uno specialista, il quale vedendo la risonanza mi comunica una NECROSI DELL'ASTRAGALO.
Mi consiglia di operarmi entro natale per l'impianto di cellule staminali con la "speranza" che facciano presa.... in quanto la certezza che l'operazione porti una guarigione non c'è.

Sicuramente andrò da un altro specialista per sentire un altro parere.
Mi chiedo: Ma questo danno sull'astragalo non poteva essere intercettato prima??
L'operazione con l'impianto di cellule staminali è l'unica soluzione? c'è qualche altra tecnica che potrebbe portare dei maggiori benefici?

Vi chiedo, per favore, un vostro parere.

Cordialmente
NT
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile Utente,
le lesioni di questo tipo possono rendersi evidenti anche dopo del tempo, perché la cartilagine che col trauma si è "ammaccata" può pian piano degenerare e "morire". Quindi intervenire tempestivamente è spesso impossibile.
Solo il collega che l'ha visitata può dire quali indicazioni ci siano nel suo caso, ma la tecnica che le ha proposto è una di quelle che possono essere utilizzate, con risultati, purtroppo, incerti.
E altre tecniche, per adesso, sono ad altrettanto incerto risultato. Si tratta di una patologia spesso difficile da curare, ma ripeto, dipende dall'estensione dell'area sofferente, dalla sua posizione, e da molti altri fattori che solo con la visita si possono valutare.
Se vuole un secondo parere, si rivolga ad uno specialista della caviglia.
Saluti cordiali.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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Utente
Utente
Gentile Dott. Nucci,
Grazie della celere risposta.
Mi chiedevo se magneto terapia e infiltrazioni di acido ianulorico possono essere utili in attesa dell'operazione.
Ho letto anche che ci sono dei farmaci che possono aiutare, giusto?

Un altra domanda, per favore.
Se l'operazione non dovesse partare i benefici sperati, con il passare del tempo cosa porta la necrosi dell'astragalo?(consideri anche il caso peggiore).

La protesi potrebbe essere una soluzione valida?
Ho 29 anni e ho ancora tanta voglio di correre....

Cordialmente
NT
[#3]
Utente
Utente
Potreste, inoltre, consigliarmi uno specialista della caviglia?
Ho appena chiamato Villa Stuart e mi hanno detto che il Prof. Mariani non si occupa più di operazioni legate alla caviglia.....

Sinceramente non so proprio a chi rivolgermi.

Grazie
NT

[#4]
Utente
Utente
Sperando che qualcuno risponda aggiungo altre informazioni.
Sono andato a Bologna dal Prof Giannini il quale con una visita da record mondiale mi dice di avere una sofferenza dell'astragalo e che l'operazione dipende da me. Visto che riesco a camminare ed non ho grandi dolori è una decisione che devo prendere io. Considerando però che una lesione importante mi consiglia l'operazione.

Non contento sono andato dal Dott Marco Russo della clinica mobile (collaboratore del Dott Costa). Dopo una visita di 40 minuti dove consulta tutte le risonanze e tac che avevo (professionalità ed umanità imparagonabili) anche lui è del parere che è una decisione che devo prendere io. La lesione è importante ma permette una camminata "pulita" senza alcun dolore. Lui però nel frattempo mi consiglia di fare della magnetoterapia per un mese e dopo ripetere la risonanza magnetica. Al tempo stesso mi prescrive delle infiltrazioni.

Ho iniziato la magnetoterapia da una settimana e a dicembre ripeterò la risonanza. Sinceramente la magneto mi da qualche fastidio in quanto la mattina mi alzo con la caviglia più "impastata" e scricchiola di più.

Mi chiedevo se è una cosa normale o no.

NT