Artrosi femoro-tibiale
Buongiorno vi scrivo per quanto riguarda una RM che ha effettuato mia suocera il 4/09/2012 lei ha 50 anni è alta 1.56 e pesa 105kg . Volevo chiedere quale terapia o altro dovrebbe fare e se l'esito di questa risonanza può essere invalidante a livello pensioninstico.
L'esame è stato eseguito sul piano sagittale con sequenze TSE T1 e T2 dipendenti.
L'indagine è completata con sequenze assiali da L2 ad S1.
Disidratati appaiono i dischi intersomatici da L2 a S1; coesistono diffusa componente osteofitosica margino somatica ed emangiomi somatici di L1 ed L3.
A livello di L2-L3, L3-L4 ed L4-L5 si rivelano protrusioni discali ad ampio raggio; coesiste estenzione intra-esaforaminale sx a livello di L3-L4 ed L4-L5 a livello di L5-S1 si rileva modesta protrusione discale mediana paramediana dx.
Ginocchio dx e sx:
L'esame è stato eseguito sui tre piani dello spazio con sequenze TSE T1 e FFE T2 dipendenti e completato con acquisizioni STIR.
Bilateralmente si rileva quadro di artrosi femoro-tibiale con osteofitosi marginale meniscosi digenerativo mediale, sinovite reattiva con versamento intrarticolare, nei recessi latero-rotulei e nello sfondato sottoquadricipitale. Si segnala borsite cistica multiloculata del cavo popliteo di dx. Modesta borsite nel cavo popliteo di sx. Bilatralmente si segnala ipointensità in T1 ed iperintensità in STIR dei tratti visualizzati del femore, tibiale perone, come da riconversione midollare, meritevole di consulenza ematologica
L'esame è stato eseguito sul piano sagittale con sequenze TSE T1 e T2 dipendenti.
L'indagine è completata con sequenze assiali da L2 ad S1.
Disidratati appaiono i dischi intersomatici da L2 a S1; coesistono diffusa componente osteofitosica margino somatica ed emangiomi somatici di L1 ed L3.
A livello di L2-L3, L3-L4 ed L4-L5 si rivelano protrusioni discali ad ampio raggio; coesiste estenzione intra-esaforaminale sx a livello di L3-L4 ed L4-L5 a livello di L5-S1 si rileva modesta protrusione discale mediana paramediana dx.
Ginocchio dx e sx:
L'esame è stato eseguito sui tre piani dello spazio con sequenze TSE T1 e FFE T2 dipendenti e completato con acquisizioni STIR.
Bilateralmente si rileva quadro di artrosi femoro-tibiale con osteofitosi marginale meniscosi digenerativo mediale, sinovite reattiva con versamento intrarticolare, nei recessi latero-rotulei e nello sfondato sottoquadricipitale. Si segnala borsite cistica multiloculata del cavo popliteo di dx. Modesta borsite nel cavo popliteo di sx. Bilatralmente si segnala ipointensità in T1 ed iperintensità in STIR dei tratti visualizzati del femore, tibiale perone, come da riconversione midollare, meritevole di consulenza ematologica
[#1]
Mi perdoni la franchezza, ma dato che la signora ha 50 anni (è giovane!) ed è gravemente obesa, sarebbe il caso, prima di pensare alla grave invalidità che questa condizione un domani potrebbe procurarLe, di pensare a come EVITARE che le cose degenerino fino a provocare una situazione dolorosa, penosa e gravemente invalidante. L'artrosi femoro-tibiale è espressione dell'invecchiamento delle strutture articolari, che nel caso della signora è avvenuto precocemente a causa del peso.
Quando l'artrosi è particolarmente avanzata, l'unica soluzione è la protesi:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/585-l-artrosi-del-ginocchio-gonartrosi-e-la-protesi-del-ginocchio.html
Ma tenga presente che la signora è davvero giovane per un intervento di questo tipo, e soprattutto, maggiore è il peso e minore è la durata che la protesi potrà avere.
Il mio consiglio è quello di mettersi in mano DA SUBITO ad un buon ortopedico ma soprattutto ad un buon nutrizionista per cercare di salvare il salvabile.
Distinti saluti
Quando l'artrosi è particolarmente avanzata, l'unica soluzione è la protesi:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/585-l-artrosi-del-ginocchio-gonartrosi-e-la-protesi-del-ginocchio.html
Ma tenga presente che la signora è davvero giovane per un intervento di questo tipo, e soprattutto, maggiore è il peso e minore è la durata che la protesi potrà avere.
Il mio consiglio è quello di mettersi in mano DA SUBITO ad un buon ortopedico ma soprattutto ad un buon nutrizionista per cercare di salvare il salvabile.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, vi ringrazio mille per la vostra cortese risposta... ho riferito subito a mia suocera il vostro giudizio e ha affermato che i vostri consigli sono i migliori... però dottore, mia suocera più volte ha provato a mettersi in dieta seguendo i nutrizionisti, ma non è mai riuscita a perdere peso perchè la volontà di cibo è molto più alta rispetto a quella di dimagrire e sentirsi meglio... mi chiedeva se secondo voi potrebbe optare per un bendaggio gastrico o comunque un operazione chirurgca che le potrebbe permettere di perdere peso... secondo lei dottore datosi che sicuramente da sola non riuscirebbe a perdere peso, nelle sue condizioni potrebbe affrontare un intervento chirurgico? vi ringrazio ancora ...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 21/09/2012.
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