Una rmn che però ha dato esiti totalmente negativi
Buonasera, brevemente illustro il mio caso, da un paio d'anni avevo un dolore sempre più acuto nella zona centrale del ginocchio dx, finalmente mi sono deciso a fare una rmn che però ha dato esiti totalmente negativi. Pensavo che il mio ginocchio, dopo 41 anni di cui 20 trascorsi a giocare a basket e correre avesse bisogno di un pò di riposo. mi sono fermato per circa sei mesi, ma appena riprendevo a correre o a giocare il dolore si ripresentava. Il 13 febbraio 08 ho effettuato una nuova rmn di cui vi riporto il referto:
- fenomeni degenerativi del corpo-corno anteriore del menisco esterno.
- concomita diffusa alterazione di segnale della spongiosa ossea sottocondrale del piatto tibiale esterno in rapporto a severi fenomeni degenerativi.
- nei limiti il menisco interno, i legamenti crociati ed i collaterali.
- abbondante versamento articolare che si raccoglie prevalentemente in sede sovrarotulea.
mi hanno detto che l'operazione è obbligatoria, ma pensate che possa riprendere a giocare e a correre come prima? Cosa mi consigliate?
Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro Buona Pasqua:
- fenomeni degenerativi del corpo-corno anteriore del menisco esterno.
- concomita diffusa alterazione di segnale della spongiosa ossea sottocondrale del piatto tibiale esterno in rapporto a severi fenomeni degenerativi.
- nei limiti il menisco interno, i legamenti crociati ed i collaterali.
- abbondante versamento articolare che si raccoglie prevalentemente in sede sovrarotulea.
mi hanno detto che l'operazione è obbligatoria, ma pensate che possa riprendere a giocare e a correre come prima? Cosa mi consigliate?
Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro Buona Pasqua:
[#1]
Salve,
io non vedo, in verita', nessuna alteraione che richieda una "operazione obbligatoria".
Sicuramente c'e' una condropatia del piatto tibiale esterno e un versamento articolare, credo che prima di pensare ad un qualsiasi intervento, andrebbe visitato con attenzione il suo ginocchio e fatta una diagnosi.
Come spesso diciamo nelle pagine di questo sito, nessun chirurgo opera una RMN, eventualmente, se le immagini della RMN sono giustificate dai disturbi del paziente, si decide il trattamento opportuno.
Ci tenga al corrente.
Buona Pasqua
io non vedo, in verita', nessuna alteraione che richieda una "operazione obbligatoria".
Sicuramente c'e' una condropatia del piatto tibiale esterno e un versamento articolare, credo che prima di pensare ad un qualsiasi intervento, andrebbe visitato con attenzione il suo ginocchio e fatta una diagnosi.
Come spesso diciamo nelle pagine di questo sito, nessun chirurgo opera una RMN, eventualmente, se le immagini della RMN sono giustificate dai disturbi del paziente, si decide il trattamento opportuno.
Ci tenga al corrente.
Buona Pasqua
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie doc per la celere risposta,quello che però volevo sapere riguarda la parte del referto in cui si parla di "concomita diffusa alterazione di segnale della spongiosa ossea sottocondrale del piatto tibiale esterno in rapporto a severi fenomeni degenerativi".L'intervento sicuro che mi hanno prospettato e' quello di una "toilette del menisco", ma vorrei sapere come, e se intervenire chirurgicamente sul piatto sottotibiale e se si, quali siano le possibilità di tornare a giocare a basket e a correre.
grazie 1000
grazie 1000
[#3]
Le rispondo.
La "toilette del menisco", termine in voga ma molto inappropriato, e' un'operazione che non risolverebbe, anzi rischierebbe di peggiorare uno stato di sofferenza subcondrale del piatto tibiale esterno, venendo a mancare una struttura che limita le superfici di contatto tra femore e tibia.
Sarebbe importante capire quanto del suo dolore puo' essere imputato alla "presunta" meniscopatia, quanto alla sofferenza subcondrale e, in base a cio' stabilire il trattamento.
La "toilette del menisco", termine in voga ma molto inappropriato, e' un'operazione che non risolverebbe, anzi rischierebbe di peggiorare uno stato di sofferenza subcondrale del piatto tibiale esterno, venendo a mancare una struttura che limita le superfici di contatto tra femore e tibia.
Sarebbe importante capire quanto del suo dolore puo' essere imputato alla "presunta" meniscopatia, quanto alla sofferenza subcondrale e, in base a cio' stabilire il trattamento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 21/03/2008.
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