Dolore al fianco sinistro
Salve.
Da qualche giorno ho un dolore (pungiore) al fianco sinistro quando cammino.
Al fianco sinistro in corrispondenza dell'ultima costola.
Premetto che ho un problema congenito alla gamba sx (ipoplasia).
Dopo che ho usato una pomata per i muscoli il problema si è ridimensionato.
Mi da fastdio si, ma molto meno.
Dopo aver usato la pomata però mi è insorto un indolenzimento all'ultima costola, soprattutto quando premo.
Da premettere che ho usato la pomata massaggiando intensamente la zona.
Questo pungiore al fianco sx può dipendere da sforzi fatti in relazione anche della malformazione alla gamba? o magari potrebbe essere un organo dell'addome alterato?
Grazie mille
Cordiali saluti
Da qualche giorno ho un dolore (pungiore) al fianco sinistro quando cammino.
Al fianco sinistro in corrispondenza dell'ultima costola.
Premetto che ho un problema congenito alla gamba sx (ipoplasia).
Dopo che ho usato una pomata per i muscoli il problema si è ridimensionato.
Mi da fastdio si, ma molto meno.
Dopo aver usato la pomata però mi è insorto un indolenzimento all'ultima costola, soprattutto quando premo.
Da premettere che ho usato la pomata massaggiando intensamente la zona.
Questo pungiore al fianco sx può dipendere da sforzi fatti in relazione anche della malformazione alla gamba? o magari potrebbe essere un organo dell'addome alterato?
Grazie mille
Cordiali saluti
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Premesso che non so che sensazione sia il "pungiore", un disturbo a quel livello può essere localizzato alle inserzioni muscolari, anche se è difficile dire se l'ipoplasia della gamba abbia avuto un ruolo nella sua insorgenza, visto che è presente fin dalla nascita: è più facile che sia legato a una postura scorretta più recente, oppure a sforzi di cui può non essersi reso conto (anche tosse o sternuti ripetuti possono causare disturbi simili, o esercizi per gli addominali).
Se il disturbo persiste è bene che ne parli con il Suo medico curante, che con la visita diretta può rendersi conto meglio, senza ricorrere solo a ipotesi che, in quanto tali, Le sono di nessun aiuto.
Cordiali saluti
Se il disturbo persiste è bene che ne parli con il Suo medico curante, che con la visita diretta può rendersi conto meglio, senza ricorrere solo a ipotesi che, in quanto tali, Le sono di nessun aiuto.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 13/09/2012.
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