Spondilo-discopatia

Egr. Dottori,

ho 47 anni 173x70 e da circa 5 anni lavoro su di un mototrino, attualmente come portalettere presso le Poste Italiane, ho sempre sofferto di dolori diffusi alla schiena ma da circa 6-7 mesi ho notato una eccessiva facilità alla stanchezza, sono in attesa della visita specialistica presso l'ortopedico dell'ospedale intanto ho eseguito le radiografie che mi ha prescritto il mio medico di base.
La diagnosi è la seguente :
Spondilo-discopatia degenerativa C5-C6 con netto restringimento del corrispondente spazio discale. Più moderate note artrosiche sui metameri dorsali.
Faccio presente che ho una radiografia di novembre 2006 in occasione di un tamponamento automobilistico che ho subito, dove lo spazio intervertebrale C5-C6 è di circa la metà dello spazio normale, ora invece le vertebre risultano sovrapposte.
Sintomi importanti che avverto sono :
formicolio alle punte delle dita di entrambe le mani, un dolore diffuso (sembra muscolare) al centro della schiena e alla digitopressione una vertebra in particolare mi da molto dolore, e nella zona lombare, forti mal di testa (ne soffro da molti anni da quando mi fu riscontrata una leggera artrosi cervicale a circa 18 anni), ogni tanto ho dei vuoti o vortici come se stessi per svenire ma spariscono immediatamente, inoltre sul motorino durante il lavoro avverto forti bruciori che partono dal collo e si diffondono su tutta l'area delle due spalle, e in caso di scossoni un senso di schiacciamento al centro della colonna vertebrale. Naturalmente dopo una giornata lavorativa ho bisogno di molto riposo per riuscire parzialmente a recuperare.
La mia domanda è questa :
in base a questo referto è possibile richiedere l'esenzione dal lavoro di portalettere? Lavoro che comporta circa 3 ore in ufficio con spostamenti di ceste di posta e circa 3 ore all'esterno sul motomezzo che a pieno carico può arrivare a pesare anche 180 Kg., che impone una certa postura, con le vibrazioni e gli agenti atmosferici avversi.
Grazie mille per la risposta.
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Salve,

sicurmanente la sua attivita' lavorativa non e' l'ideale in presenza di artrosi del rachide cervicale con discopatia C5-C6.
In quanto alle possibilita' di poter chiedere un'esenzione, credo che dovrebbe rivolgersi ad uno specialista in medicina del lavoro.
La saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto Dott. Sailis per la cortese risposta,
per me l'importante era sapere da uno specialista se c'erano gli estremi per poter richiedere l'esenzione,
per l'apertura della pratica mi devo rivolgere direttamente all'azienda che farà valutare la situazione da medici di parte.
Saluti.
[#3]
Utente
Utente
Ho ricevuto l'esito della risonanza magnetica nucleare (A)

RM DELLA COLONNA CERVICALE SENZA M.D.C.

Tratto cervicale in asse con metameri che presentano diffuse alterazioni spondilo disco artrosiche meglio apprezzabili nel segmento C5-C7. Tendenza alla rettilineizzazione della fisiologica lordosi.
Al passaggio C4-C5 modesta procidenza discale posteriore.
Al passaggio C5-C6 le alterazioni discoartrosiche favoriscono una procidenza discale posteriore mediana paramediana con parziale impegno intraforaminale bilaterale e con dolce impronta sulla superficie ventrale del sacco durale.
Al passaggio C6-C7 lieve procidenza discale posteriore paramediana a destra.
Il diametro sagittale dello speco vertebrale è nei limiti della norma.
Il midollo spinale nel segmento esteso della giunzione bulbo spinale al passaggio cervico dorsale presenta regolare volume, morfologia ed intensità di segnale. Non aree di mielomalacia. Nei limiti il manicotto liquorale perimidollare.

com'è la situazione?
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Direi che la situazione rispecchia quella emersa dalle RX. C'e' un'artrosi cervicale e, nello spazio C5-C6, la presenza di un'ernia.
Il tutto va adesso valutato in correlazione con i sintomi, attraverso una visita specialistica.
La saluto.
[#5]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore approfitto della sua disponibilità, mi sta accadendo una cosa strana, sono stato dall'ortopedico dell'ospedale che ha minimizzato sia i miei sintomi sia la patologia, dicendo che una cosa del genere chi più chi meno l'hanno tutti e mi ha prescritto una visita dal neurologo per le parestesie alle punta delle dita di entrambe le mani.
Anche il neurologo mi ha detto che son cose normali ed i miei sintomi non sono da mettere in relazione alla mia patologia perchè l'ernia non è ancora arrivata a premere sui nervi, ma ad una causa depressiva!!!!!!!!!!(senza visita psicologica) e da posture errate che irrigidiscono i muscoli dorsali ed è per questo che accuso dolori.
Mi ha prescritto Lioresal 10mg 1 volta al dì, e devo dire che mi ha fato bene, il dolore sta scomparendo ed almeno ho un pò di sollievo e mi sembra di rinascere da un pò di giorni a questa parte.
Io so che quando lavoro mi fa molto male la schiena, specialmente il tratto cervicale che brucia, sento nel collo tanti crack ogni volta che giro la testa e che sotto stress lavorativo e quando assumo certe posizioni con le braccia sia di giorno che di notte ho formicolii, i quali ora che sono a riposo da più di un mese sono notevolmente diminuiti.
Ora sono molto confuso, è mai possibile che tutti i dolori siano dovuti a posture o tensioni? e se così fosse che coincidenza con l'aumento di questi sintomi e con i relativi esami che un anno fa erano solo all'inizio ed i dolori erano molto leggeri e sopportabili.
Vorrei capire se realmente non c'è realzione con la patologia e mi sto inventando tutto io.
Posso mai continuare solo con le medicine?
Non mi hanno prescritto niente altro.
La saluto e la ringrazio.

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signore,
poichè collaboro spesso con i Colleghi Medici Legali come consulente per la mia specializzazione, posso dirLe che, in considerazione della patologia cervicale emersa, Lei può chiedere il passaggio a mansioni di lavoro da espletarsi all'interno e non su strada.
Per quanto riguarda invece la situazione clinica, devo dissentire da quanto afferma il collega neurologo poichè se l'ernia o protrusione discale è in sede intraforaminale,questo significa che c'è una compressione o comunque una irritazione dei nervi (radici nervose cervicali). Infatti nei forami passano le radici che "escono" dal midollo e vanno a formare i nervi degli arti superiori.
Sulla indicazione terapeutica ovviamente non posso esprimermi senza una valutazione diretta delle immagini e senza un esame clinico, anche se intuisco una indicazione chirurgica.

Cordialmente
[#7]
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dott. Migliaccio,
capisco che per voi dottori che rispondete via web sia difficilissimo avere il quadro preciso del paziente, anche se leggendo vedo che siete bravissimi.
Se ho ben capito l'ernia già tocca i nervi? cosa invece negata dal neurologo (piccola parentesi: non ha esaminato le lastre ma ha letto solo i referti) che a suo parere visto che l'impegno intraforaminale è parziale e quindi non è ancora al punto di irritare i nervi.
E da come dice Lei sarei anche al punto di dover intervenire chirurgicamente?
P.S. ho fatto la visita medico legale, la commissione (come il neurologo) ha letto solo i referti della rx e della rmn senza dare neanche uno sguardo alle lastre.....(ancora non ho il responso).

La saluto e La ringrazio ancora