Tendine di Achille
Salve io vi scrivo oggi venerdi 31 agosto 2012 per parlarvi di un banale problema che mi porto dietro da fine maggio 2012 , giocando ad una partita di calcetto presi una distorsione ,stesso in quel momento mi fermai per pochi secondi e poi continuai a giocare, giorni successivi accusavo un dolore a tutta la caviglia in particolare nella parte posteriore e un discreto gonfiore , dopo 4-5 giorni di creme (artrosilene )e ghiaccio, stando a riposo ripresi l'attività fisica , infatti stavo bene non accusavo grandi problemi, solo che dopo ogni corsa il piede si gonfiava leggermente e il giorno dopo si infiammava , e mi fu diagnosticato dal medico generico che avevo il tendine d'achille infiammato , visto questo decisi di fermarmi facendo cure di antidolorifici , creme e ghiaccio, e come attivita fisica mi limitai ad andare un po in bicicletta , dopo circa 15-20 giorni dall'infortunio notai un gonfiore maggiore non piu minimo nella parte posteriore della caviglia , da li ho fatto radiografia alla caviglia ed una mammografia al tendine d'achille e non risulta nulla fuorisposto, io da allora accuso questo gonfiore mai riassorbito , e una minore elasticita nei movimenti della caviglia interessata , io non mi sono ancora rivolto ad un'ortopedico perche il mio medico curante mi disse che non era nulla , io rivolgendomi anche ad un fisioterapista mi disse che il tendine stava bene e mi fece fare per circa 10-15 giorni (fino a 1 settimana fa dei massaggi per drenare la zona e giaccio) ma non ho trovato risultati e il gonfiore c'è ancora , e mi ritrovo impossibilitato a far attivita motorie come corsa , ciclismo ecc. , in quanto sforzandom i il tendine si infiamma subito
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Gentile utente,
credo che la soluzione migliore per chiarire ogni possibile dubbio su quanto le è successo sia quella di chiedere indirettamente (al suo medico di famiglia) o direttamente, un consulto dello specialista ortopedico.
Quanto da lei descritto, infatti, merita di essere valutato clinicamente e studiato meglio attraverso indagini strumentali specifiche. Solo con questi parametri (clinici e strumentali) è possibile poter stabilire una corretta diagnosi e quindi una corretta terapia.
Auguri
credo che la soluzione migliore per chiarire ogni possibile dubbio su quanto le è successo sia quella di chiedere indirettamente (al suo medico di famiglia) o direttamente, un consulto dello specialista ortopedico.
Quanto da lei descritto, infatti, merita di essere valutato clinicamente e studiato meglio attraverso indagini strumentali specifiche. Solo con questi parametri (clinici e strumentali) è possibile poter stabilire una corretta diagnosi e quindi una corretta terapia.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
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