Lombosciatalgia per protrusione discale con danni motori

Da circa due anni sono costretto a camminare con l'aiuto di stampelle poichè il movimento in particolare della gamba destra è talmente doloroso che sono costretto a fare piccoli passi incerti. Sono alto m.1,81 e peso più di 120 kg essendo dimagrito con gran fatica di circa 19kg. Nella mia vita ho fatto tantissimo sport dalla corsa campestre al pugilato, dalla palestra al nuoto, e per circa 35anni attività di sommozzatore e di navigazione a vela.Tutto questo non solo per pura passione ma anche per creare una seria alternativa alla vita di ufficio a cui sono stato costretto. Intorno ai trentasei anni o cominciato ad avere i primi dolori alla schiena ed una certa facilità ai colpi della strega, per cui nel 1979 feci la prima serie di radiografie che misero in evidenza modeste note diffuse di spondilosi con spazi intersomatici conservati ed una asimmetria dei processi articolari tra L5-S1 con tendenza ad una modesta spondilosi. Sottovalutai il tutto proseguendo la vita sportiva, aiutandomi periodicamente con la fisioterapia. Nel 1991, in seguito a dolori molto forti esegui una TC con il seguente esito: a livello L4-L5 il disco intervertebrale presenta margine posteriore deformato e convesso con impegno dello spazio epiduriale anteriore; il reperto è in accordo a protrusione discale di modesta entità.si segnalano modesti fenomeni osteoartrosici a livello articolazioni interapofisarie a livello L4-L5 ed L5-S1. Dopo cure farmacologiche e terapie (un mese circa) eseguii RX che sentenziò una riduzione dello spazio L3-L4con sclerosi delle limitanti e modesto disallineamento in avanti di L4. Ad agosto del 2007 una ulteriore indagine RX ha confermato evidenti degenerazioni artrosiche, lieve riduzione delle rime articolari coxo-femorali e modesta deformazione a cuneo del corpo di D12 come per esiti traumatico-degenerativi. Preciso che negli ultimi 5-6 anni non ho più fatto alcun tipo di fisioterapia per difficoltà pratiche essendomi trasferito in campagna con una certa scomodità di collegamento con zone dove si può avere la possibilità di ambulatori o palestre e soprattutto a causa della mia attuale attività di insegnante ed istruttore di navigazione. Cosa rischio e cosa mi consigliate di fare visto che malgrado la mia ostinazione a non mollare ho sempre più problemi? Grazie.

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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Gentile utente,

certamente lei non ha risparmiato le sue articolazioni, sia con un'intensa attivita' fisica che con un aumento davvero eccessivo di peso, arrivato a 174 kg, se ho capito bene. In una condizione del genere puo' ben capire che la sua colonna deve sopportare dei carichi straordinari e la reazione a cio' si estrinseca nelle discopatie multiple e nella artrosi vertebrale.
Il mio consiglio non puo' prescindere dall'ulteriore riduzione drastica del peso corporeo.
Per il resto, puo'effettuare una RMN del rachide lombo-sacrale, per valutare se questi processi artrosici di cui parla abbiano ristretto il canale vertebrale o interessato gli spazi anatomici dove decorrono le radici nervose.
In bocca al lupo e ci tenga al corrente.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com

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Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Ringrazio il dr. Sailis per l'attenzione che ha dedicato al mio caso e seguirò senz'altro la indicazione per un esame RMN. Fatta questa indagine quanto prima comunicherò i risultati.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egregio Signore,
ormai, come suol dirsi, piangere sul latte versato...
La Sua situazione clinica e "radiologica" appare molto critica se è costretto a usare le stampelle.
Certamente, come Le ha suggerito il collega, un drastica cura dimagrante si impone, ma vanno eseguiti ulteriori approfondimenti diagnostici (NMR dorso-lombare)perchè ritengo, sempre ovviamente nei limiti della consulenza on-line, che, per evitare danni ulteriori,sarà necessario valutare l'opportunità di un intervento chirurgico.
Faccio anche mio l'augurio e l'invito di farci sapere

Cordialmente
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Attivo dal 2008 al 2015
Ex utente
Ringrazio anche il dr. Migliaccio e mi conforta il sentire che conferma la indicazione già datami dal dr. Sailis. Quanto al latte versato ha sacrosanta ragione: quando si è anziani molto spesso si pagano le sciocchezze giovanili e purtroppo, se così si può dire, io sono di quelli che si è sentito "giovane" fino a poco tempo fa. Farò la ricerca consigliata e come sto già facendo cercherò di scendere di peso con l'aiuto di un dietologo oltre che del mio medico di base e poi, come già detto, sicuramente ci ricontatteremo; nel frattempo qualunque ulteriore indicazione e bene accetta.