Frattura di tibia e perone
Salve, sono una ragazza di quasi 19 anni, 7 mesi fa ho avuto un brutto incidente stradale e me la sono cavata con una gamba rotta. Ho avuto una frattura pluriframmentaria di tibia e perone scomposta esposta di gamba destra.
Sono stata operata d'urgenza il mattino seguente (circa 14 ore dopo l'incidente).
A distanza 4 mesi, i medici si sono accorti che la tibia non si era calcificata in maniera corretta e avevo una deviazione di 20°, per cui, ho cambiato ospedale (mi sembrava assurdo che se ne fossero accorti dopo 4) e sono andata al policlinico di Napoli, dove mi hanno raddrizzato la tibia. Dopo un mese e mezzo circa, il 28 Luglio mi hanno rimosso il fissatore (esattamente 5 mesi e 22 giorni dopo l'operazione). Il problema però, è che nonostante la tibia fosse lineare, tra le due estremità dell'osso vi era troppo spazio, ma fortunatamente a distanza di una settimana, la distanza si è accorciata. L'hanno definita una sorta di "miracolo". Per cui, hanno deciso di sottopormi a tre sedute di onde d'urto da 4000 colpi ed infine, di rimuovermi il fissatore, Dopo tre giorni da tale rimozione, sarei dovuta tornare in ospedale per mettere il gesso funzionale, che avrei dovuto tenere dalle 3 alle 4 settimane, solo che infine non me l'hanno più messo, dicendo che con o senza, non sarebbe cambiato molto, in quanto, avrei dovuto camminare e fare carico, ma come se avessi la gamba di legno. Io ho 18 anni, mi sento bene, e purtroppo, non sempre cammino come se avessi la gamba di legno, anzi, cammino come se fossi completamente guarita, naturalmente non corro, non salto.. l'unica cosa, quando cammino, percepisco la rottura dell'osso e ciò indica che nonostante siano trascorsi 7 mesi, ancora non sono guarita?
Sono stata operata d'urgenza il mattino seguente (circa 14 ore dopo l'incidente).
A distanza 4 mesi, i medici si sono accorti che la tibia non si era calcificata in maniera corretta e avevo una deviazione di 20°, per cui, ho cambiato ospedale (mi sembrava assurdo che se ne fossero accorti dopo 4) e sono andata al policlinico di Napoli, dove mi hanno raddrizzato la tibia. Dopo un mese e mezzo circa, il 28 Luglio mi hanno rimosso il fissatore (esattamente 5 mesi e 22 giorni dopo l'operazione). Il problema però, è che nonostante la tibia fosse lineare, tra le due estremità dell'osso vi era troppo spazio, ma fortunatamente a distanza di una settimana, la distanza si è accorciata. L'hanno definita una sorta di "miracolo". Per cui, hanno deciso di sottopormi a tre sedute di onde d'urto da 4000 colpi ed infine, di rimuovermi il fissatore, Dopo tre giorni da tale rimozione, sarei dovuta tornare in ospedale per mettere il gesso funzionale, che avrei dovuto tenere dalle 3 alle 4 settimane, solo che infine non me l'hanno più messo, dicendo che con o senza, non sarebbe cambiato molto, in quanto, avrei dovuto camminare e fare carico, ma come se avessi la gamba di legno. Io ho 18 anni, mi sento bene, e purtroppo, non sempre cammino come se avessi la gamba di legno, anzi, cammino come se fossi completamente guarita, naturalmente non corro, non salto.. l'unica cosa, quando cammino, percepisco la rottura dell'osso e ciò indica che nonostante siano trascorsi 7 mesi, ancora non sono guarita?
[#1]
Cara utente,
non ho capito cosa intende dire che non cammina come se avesse la gamba di legno, e che percepisce la frattura.
Lei ha dolore? Ha eseguito le RX di controllo?
Distinti saluti
non ho capito cosa intende dire che non cammina come se avesse la gamba di legno, e che percepisce la frattura.
Lei ha dolore? Ha eseguito le RX di controllo?
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Ex utente
Grazie mille per aver risposto, comunque "gamba di legno" inteso come "gamba distesa, senza piegarla", inoltre quando affermo di percepire la rottura dell'osso intendo dire proprio questo, io la sento quando cammino, e ciò mi spaventa.
Il controllo radiografico l'ho effettuato due giorni fa, ed il callo osseo è concentrato tutto in una zona, è come se non riuscisse a distendersi..
Un'altra cosa che vorrei chiedere, qualche tempo fa, mi parlavano di "pseudoartrosi" ma ero troppo spaventata per chiedere di cosa si trattasse, ora però sto iniziando a farmi diverse domande. E' possibile risolvere questo problema? A cosa è dovuto?
Ancora grazie mille!
Il controllo radiografico l'ho effettuato due giorni fa, ed il callo osseo è concentrato tutto in una zona, è come se non riuscisse a distendersi..
Un'altra cosa che vorrei chiedere, qualche tempo fa, mi parlavano di "pseudoartrosi" ma ero troppo spaventata per chiedere di cosa si trattasse, ora però sto iniziando a farmi diverse domande. E' possibile risolvere questo problema? A cosa è dovuto?
Ancora grazie mille!
[#3]
Gentile utente,
per quanto la riguarda la "gamba di legno", continuo ad essere perplesso. Anzi ora sono stupito.
"camminare con la gamba rigida" è una delle prescrizioni più assurde e fantasiose che abbia mai sentito.
I casi sono 2:
1) il ginocchio deve rimanere immobile - E ALLORA VA INGESSATO, camminare con la gamba rigida non serve a nulla;
2) il ginocchio può muoversi - E ALLORA CON LA SUA GAMBA PUò FARE CIò CHE VUOLE
Altra cosa che non capisco: pseudoartrosi significa "mancata guarigione della frattura". Ma se gli ortopedici LE CONCEDONO il carico, e Lei riesce a caricare senza dolore, significa che la frattura sta guarendo. Non ci sono alternative. Su di una frattura di gamba in pseudoartrosi non si cammina,di questo stia pure certa. Se poi il callo osseo alla radiografia non risulta ancora completo, prosegua con gli accertamenti radiologici finché non sarà guarita.
E non si fidi delle Sue sensazioni! non esiste un recettore in grado di farLe "percepire" la frattura. Si tratta di una sensazione rielaborata, a partire da una gran quantità di informazioni confuse che dalla Sua gamba arrivano al Suo cervello. Tranquilla, Lei non è in grado di "sentire" la frattura. Al limite può sentire del dolore e delle strane sensazioni interne legate all'edema tissutale, che che sono normali.
Distinti saluti
per quanto la riguarda la "gamba di legno", continuo ad essere perplesso. Anzi ora sono stupito.
"camminare con la gamba rigida" è una delle prescrizioni più assurde e fantasiose che abbia mai sentito.
I casi sono 2:
1) il ginocchio deve rimanere immobile - E ALLORA VA INGESSATO, camminare con la gamba rigida non serve a nulla;
2) il ginocchio può muoversi - E ALLORA CON LA SUA GAMBA PUò FARE CIò CHE VUOLE
Altra cosa che non capisco: pseudoartrosi significa "mancata guarigione della frattura". Ma se gli ortopedici LE CONCEDONO il carico, e Lei riesce a caricare senza dolore, significa che la frattura sta guarendo. Non ci sono alternative. Su di una frattura di gamba in pseudoartrosi non si cammina,di questo stia pure certa. Se poi il callo osseo alla radiografia non risulta ancora completo, prosegua con gli accertamenti radiologici finché non sarà guarita.
E non si fidi delle Sue sensazioni! non esiste un recettore in grado di farLe "percepire" la frattura. Si tratta di una sensazione rielaborata, a partire da una gran quantità di informazioni confuse che dalla Sua gamba arrivano al Suo cervello. Tranquilla, Lei non è in grado di "sentire" la frattura. Al limite può sentire del dolore e delle strane sensazioni interne legate all'edema tissutale, che che sono normali.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 26/08/2012.
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