Ginocchio menisco
Buongiorno volevo cortesemente un consulto per mio marito. Ha fatto una risonanza magnetica nucleare al ginocchio destro, in quanto lamenta dei dolori quando cammina. Premetto che ha 42 anni, è alto 1.78 , pesa 98 kg e all'età di 18 anni circa, giocando a calcio ha fatto una brutta caduta lesionando i legamenti. Vi riporto qui di seguito i risultati della RM.
Riduzione dello spessore della cartilagine articolare in sede femorotibiale e femororotulea coesiste a segni di osteofitosi marginale femorotibialecon focalità osteocondrosica a carico della tibia sul versante interno nei piani posteriori e medi. Il menisco interno è scarsamente definibile al corpo-corno posteriore, meniscosico, parzialmente espulso. Un po' piccolo anche il menisco esterno privo, tuttavia, di alterazioni di segnale. Il legamento crociato anteriore è assai scarsamente definibile lungo tutto il suo decorso, nei tratti evodenziabili estremamente esile in esiti di sua rottura completa o quantomeno subtotale non recente. Indenne il crociato posteriore ed i collaterali. E' presente versamento articolare. Evidenti note di osteofitosi femororotulea con, apparentemente, scarsa profondità della gola intercondiloidea.
Questo è quanto scritto dal medico; cosa possiamo fare?
Riduzione dello spessore della cartilagine articolare in sede femorotibiale e femororotulea coesiste a segni di osteofitosi marginale femorotibialecon focalità osteocondrosica a carico della tibia sul versante interno nei piani posteriori e medi. Il menisco interno è scarsamente definibile al corpo-corno posteriore, meniscosico, parzialmente espulso. Un po' piccolo anche il menisco esterno privo, tuttavia, di alterazioni di segnale. Il legamento crociato anteriore è assai scarsamente definibile lungo tutto il suo decorso, nei tratti evodenziabili estremamente esile in esiti di sua rottura completa o quantomeno subtotale non recente. Indenne il crociato posteriore ed i collaterali. E' presente versamento articolare. Evidenti note di osteofitosi femororotulea con, apparentemente, scarsa profondità della gola intercondiloidea.
Questo è quanto scritto dal medico; cosa possiamo fare?
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Buon giorno. Ovviamente, senza l'esame clinico, è possibile dare solo indicazioni di massima, poiché la visita permetterebbe di distinguere fra un dolore dovuto alla patologia meniscale e un dolore artrosico. In ogni caso un problema importante da risolvere è il sovrappeso, sia per limitare il dolore attuale sia per rallentare la progressione dell'artrosi in prospettiva futura. Sarebbe utile un controllo degli esami reumatologici, in particolare dei livelli di acido urico nel sangue, poiché un suo aumento provoca una malattia, la gotta, che dà spesso un'artrosi precoce.
Fra le terapie, a mio parere possono aiutare le applicazioni di radarterapia o ionoforesi mentre le infiltrazioni di acido ialuronico, di uso frequente, sono state definite da recenti revisioni cliniche, pressoché inefficaci, specie in situazioni di artrosi avanzata come quella descritta.
Quanto alla chirurgia, se il dolore dipendesse prevalentemente dal menisco potrebbe aiutare il suo trattamento artroscopico; tuttavia è verosimile che, fra qualche anno, sia necessario l'intervento di protesi.
Cordiali saluti
Fra le terapie, a mio parere possono aiutare le applicazioni di radarterapia o ionoforesi mentre le infiltrazioni di acido ialuronico, di uso frequente, sono state definite da recenti revisioni cliniche, pressoché inefficaci, specie in situazioni di artrosi avanzata come quella descritta.
Quanto alla chirurgia, se il dolore dipendesse prevalentemente dal menisco potrebbe aiutare il suo trattamento artroscopico; tuttavia è verosimile che, fra qualche anno, sia necessario l'intervento di protesi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 19/08/2012.
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