Frattura emipiatto tibiale esterno e lesione lca
26 Gennaio: a seguito di una distorsione del ginocchio sinistro(che è andato per una frazione d'attimo verso l'esterno, rientrando subito in sede) avuta durante una partita di calcetto ho subito la FRATTURA dell'EMIPIATTO TIBIALE ESTERNO con sospetta lesione del LCA. Mi hanno fatto una valva gessata.
25 Febbraio: rimozione gesso e visita. La frattura è a posto (non si è infossata), ginocchio pastoso e con difficoltà di mobilità legate al periodo di immobilizzazione, Apley negativo a 60°, Lachmann positivo con il ginocchio che ha un "buono stop" dopo 0,8cm (così è scritto sul referto) e mi viene ipotizzata (ma è solo una ipotesi, non ancora confermata), vista la dinamica dell'infortunio, una possibile "pizzicata" al menisco esterno. Inoltre mi è stata segnata fisioterapia ed elettrostimolazione (per riprendere il tono muscolare del quadricipite, calato di ben 7cm in un mese). Ovviamente scarico totale fino a prossima visita (27 Marzo) e utilizzo di un "DonJoy" articolato con movimenti limitati tra 0 e 70° (da aumentare fino a 90° dopo 15 gg).
Ho fatto una RMN e lunedì avrò i risultati: così finalmente saprò in che stato sono i legamenti e il menisco.
In data 14 Marzo, ovvero oggi, ho quasi recuperato tutta la flessione e il ginocchio ha una buona mobilità complessiva.
Ho alcune domande da porre:
1)La mia fisioterapista smania dal volermi vedere in piedi a camminare. A dispetto di ciò che m'ha ordinato l'ortopedico, mi ha fatto togliere il DonJoy e vorrebbe già iniziare a fare il carico sfiorante perchè, parole sue, "la frattura è di tipo parcellare e oramai si sarà bella che saldata, quindi non corri nessun rischio". Per l'infortunio che ho avuto è consigliabile iniziare già da ora a caricare un pochino, oppure è ancora un azzardo (dopo 48gg)?
2)Non avendo ancora sotto mano i risultati della RMN, volevo comunque sapere delle informazioni sull'LCA: fino a che grado di lesione si può curare l'LCA senza ricorrere all'intervento chirurgico?
3)Le premesse sono le stesse della domanda precedente, ma comunque...: una lesione del menisco esterno cambierebbe qualcosa nel mio programma di recupero con la fisioterapia?
4)Circa una settimana e mezza fa, mentre facevo esercizi per migliorare la flessione del ginocchio, ho sentito "pungicare" un tendine (penso) nella parte posteriore-interna (quindi all'opposto di dove mi sono fatto male) del ginocchio, e da allora ho ancora fastidio quando forzo un pò la flessione e quando arrivo allo sforzo massimo sento di nuovo quella pungicata: che cosa può essere?
5)Quando porto il ginocchio in estensione totale ho sempre un pò di dolore, anche dopo aver fatto molti esercizi di "riscaldamento" dell'articolazione: potrebbe essere un segno di una possibile lesione del menisco?
6)Per questo tipo di infortunio solitamente quali sono i tempi di recupero per il camminare regolarmente, il tornare a correre ed infine per tornare a fare sport?
Mi scuso per la lunghezza e per il numero di domande.
Saluti
PS: ho 22 anni.
25 Febbraio: rimozione gesso e visita. La frattura è a posto (non si è infossata), ginocchio pastoso e con difficoltà di mobilità legate al periodo di immobilizzazione, Apley negativo a 60°, Lachmann positivo con il ginocchio che ha un "buono stop" dopo 0,8cm (così è scritto sul referto) e mi viene ipotizzata (ma è solo una ipotesi, non ancora confermata), vista la dinamica dell'infortunio, una possibile "pizzicata" al menisco esterno. Inoltre mi è stata segnata fisioterapia ed elettrostimolazione (per riprendere il tono muscolare del quadricipite, calato di ben 7cm in un mese). Ovviamente scarico totale fino a prossima visita (27 Marzo) e utilizzo di un "DonJoy" articolato con movimenti limitati tra 0 e 70° (da aumentare fino a 90° dopo 15 gg).
Ho fatto una RMN e lunedì avrò i risultati: così finalmente saprò in che stato sono i legamenti e il menisco.
In data 14 Marzo, ovvero oggi, ho quasi recuperato tutta la flessione e il ginocchio ha una buona mobilità complessiva.
Ho alcune domande da porre:
1)La mia fisioterapista smania dal volermi vedere in piedi a camminare. A dispetto di ciò che m'ha ordinato l'ortopedico, mi ha fatto togliere il DonJoy e vorrebbe già iniziare a fare il carico sfiorante perchè, parole sue, "la frattura è di tipo parcellare e oramai si sarà bella che saldata, quindi non corri nessun rischio". Per l'infortunio che ho avuto è consigliabile iniziare già da ora a caricare un pochino, oppure è ancora un azzardo (dopo 48gg)?
2)Non avendo ancora sotto mano i risultati della RMN, volevo comunque sapere delle informazioni sull'LCA: fino a che grado di lesione si può curare l'LCA senza ricorrere all'intervento chirurgico?
3)Le premesse sono le stesse della domanda precedente, ma comunque...: una lesione del menisco esterno cambierebbe qualcosa nel mio programma di recupero con la fisioterapia?
4)Circa una settimana e mezza fa, mentre facevo esercizi per migliorare la flessione del ginocchio, ho sentito "pungicare" un tendine (penso) nella parte posteriore-interna (quindi all'opposto di dove mi sono fatto male) del ginocchio, e da allora ho ancora fastidio quando forzo un pò la flessione e quando arrivo allo sforzo massimo sento di nuovo quella pungicata: che cosa può essere?
5)Quando porto il ginocchio in estensione totale ho sempre un pò di dolore, anche dopo aver fatto molti esercizi di "riscaldamento" dell'articolazione: potrebbe essere un segno di una possibile lesione del menisco?
6)Per questo tipo di infortunio solitamente quali sono i tempi di recupero per il camminare regolarmente, il tornare a correre ed infine per tornare a fare sport?
Mi scuso per la lunghezza e per il numero di domande.
Saluti
PS: ho 22 anni.
[#1]
Salve,
non conosco le sue Rx per cui e' difficile fare una previsione sulla possibilita' che lei possa caricare dopo un mese e mezzo dalla frattura.
Se ho capito bene, lei ha avuto un trauma in varo-rotazione interna, in pratica l'arto inferiore aveva un angolo aperto all'interno. In tal caso la frattura del piatto tibiale e' una frattura da avulsione, molto perferica, nessun rischio di infossamento, anche secondo me puo' caricare.
Sul discorso del LCA, l'indicazione all'intervento e' piu' clinica che strumentale. Se il Lachman e' positivo, ma soprattutto se un altro test (Jerk test) e' positivo, vista la sua eta' credo che l'intervento sia necessario. Il discorso delle lesioni parziali del LCA e' molto controverso, pero' credo che la clinica sia ancora il sistema migliore per porre un'indicazione chirurgica o meno.
Il dolore in iperestensione e' raramente un segno meniscale.
Spero di averle risposto.
La saluto.
non conosco le sue Rx per cui e' difficile fare una previsione sulla possibilita' che lei possa caricare dopo un mese e mezzo dalla frattura.
Se ho capito bene, lei ha avuto un trauma in varo-rotazione interna, in pratica l'arto inferiore aveva un angolo aperto all'interno. In tal caso la frattura del piatto tibiale e' una frattura da avulsione, molto perferica, nessun rischio di infossamento, anche secondo me puo' caricare.
Sul discorso del LCA, l'indicazione all'intervento e' piu' clinica che strumentale. Se il Lachman e' positivo, ma soprattutto se un altro test (Jerk test) e' positivo, vista la sua eta' credo che l'intervento sia necessario. Il discorso delle lesioni parziali del LCA e' molto controverso, pero' credo che la clinica sia ancora il sistema migliore per porre un'indicazione chirurgica o meno.
Il dolore in iperestensione e' raramente un segno meniscale.
Spero di averle risposto.
La saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio dottore per la risposta rapida.
Segnalo con più precisione il contenuto dei referti, che ieri sera non avevo sott'occhio:
26 Gennaio (Referto del Pronto Soccorso dopo incidente, ho fatto una Rx): dolore sul compartimento esterno, lassità in stress in varo +-- cassetto ant +-- lachmann ++- . Diagnosi: frattura margine piatto tibiale esterno
4 Febbraio (Primo controllo dopo 10 giorni di gesso, quel giorno ho fatto Rx e Tac): Visto esame TAC mostra distacco osseo emipiatto tibiale esterno di piccole dimensioni (insersione leg.) e frattura composta. Sospetta lesione LCA. Si consiglia trattamento conservativo.
25 Febbraio (Secondo controllo, rimozione gesso e nuova Rx): Dopo rimozione gesso, grave ipotrofia del quadricipite (44/52 a metà coscia), zona del callo non dolorabile, motilità limitata compatibilmente con il periodo di immobilizzazione, ginocchio pastoso, Lachmann + con buono stop dopo circa 0,8 cm, varo valgo stress neg, Apley a 60° di flessione negativo.
____________
Dottore, quindi mi conferma che dopo circa 50gg non dovrei avere problemi ad iniziare a caricare? L'ultimo ortopedico mi aveva detto "scarico totale" praticamente fino alla visita successiva, inoltre ho questa fisioterapista che smania, e sinceramente queste due voci distinte e opposte mi mandano in confusione!
Inoltre le chiedo di nuovo:
1)Circa una settimana e mezza fa, mentre facevo esercizi per migliorare la flessione del ginocchio, ho sentito "pungicare" un tendine (penso) nella parte posteriore-interna (quindi all'opposto di dove mi sono fatto male) del ginocchio, e da allora ho ancora fastidio quando forzo un pò la flessione e quando arrivo allo sforzo massimo sento di nuovo quella pungicata: che cosa può essere?
2)Per questo tipo di infortunio solitamente quali sono i tempi di recupero per il camminare regolarmente, il tornare a correre ed infine per tornare a fare sport?
La ringrazio ancora per la risposta precedente
Saluti
Segnalo con più precisione il contenuto dei referti, che ieri sera non avevo sott'occhio:
26 Gennaio (Referto del Pronto Soccorso dopo incidente, ho fatto una Rx): dolore sul compartimento esterno, lassità in stress in varo +-- cassetto ant +-- lachmann ++- . Diagnosi: frattura margine piatto tibiale esterno
4 Febbraio (Primo controllo dopo 10 giorni di gesso, quel giorno ho fatto Rx e Tac): Visto esame TAC mostra distacco osseo emipiatto tibiale esterno di piccole dimensioni (insersione leg.) e frattura composta. Sospetta lesione LCA. Si consiglia trattamento conservativo.
25 Febbraio (Secondo controllo, rimozione gesso e nuova Rx): Dopo rimozione gesso, grave ipotrofia del quadricipite (44/52 a metà coscia), zona del callo non dolorabile, motilità limitata compatibilmente con il periodo di immobilizzazione, ginocchio pastoso, Lachmann + con buono stop dopo circa 0,8 cm, varo valgo stress neg, Apley a 60° di flessione negativo.
____________
Dottore, quindi mi conferma che dopo circa 50gg non dovrei avere problemi ad iniziare a caricare? L'ultimo ortopedico mi aveva detto "scarico totale" praticamente fino alla visita successiva, inoltre ho questa fisioterapista che smania, e sinceramente queste due voci distinte e opposte mi mandano in confusione!
Inoltre le chiedo di nuovo:
1)Circa una settimana e mezza fa, mentre facevo esercizi per migliorare la flessione del ginocchio, ho sentito "pungicare" un tendine (penso) nella parte posteriore-interna (quindi all'opposto di dove mi sono fatto male) del ginocchio, e da allora ho ancora fastidio quando forzo un pò la flessione e quando arrivo allo sforzo massimo sento di nuovo quella pungicata: che cosa può essere?
2)Per questo tipo di infortunio solitamente quali sono i tempi di recupero per il camminare regolarmente, il tornare a correre ed infine per tornare a fare sport?
La ringrazio ancora per la risposta precedente
Saluti
[#3]
Penso che lei possa cominciare un carico progressivo, la frattura ha le caratteristiche che avevo immaginato, non c'e' alcun rischio di infossamento.
Credo che la "pungicata", per usare il suo simpatico slang romano, sia semplicemente un dolore da "riabilitazione", dovrebbe scomparire quando recuperera' la completa flesso estensione.
I tempi di recupero sono direttamente correlati con la presenza o meno della lesione del LCA.
La saluto.
Credo che la "pungicata", per usare il suo simpatico slang romano, sia semplicemente un dolore da "riabilitazione", dovrebbe scomparire quando recuperera' la completa flesso estensione.
I tempi di recupero sono direttamente correlati con la presenza o meno della lesione del LCA.
La saluto.
[#5]
Ex utente
Riporto qui di seguito il referto della RMN (fornitami in formato CD e non in quello "classico") eseguita in data 6 Marzo 2008:
__________________
Esame eseguito con sequenze SE sagittali T1 pesate, GE sagittali e coronali T2 pesate, SPIR sagittali e TSE assiali e sagittali T2 pesate con apparecchio dedicato ARTOSCAN 0,2 Tesla.
Non evidenza di lesioni traumatiche a carico dei menischi.
Esiti traumatico-distrattivi di discreto grado del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale esterno.
Regolare rappresentazione del legamento crociato posteriore e lde legamento collaterale interno.
Rotula in asse al grado di flessione per effettuale l’esame.
Discreta quota di versamento endoarticolare.
Esiti di distacco osseo del margine esterno del piatto tibiale laterale con area di contusione ossea a livello dell’emipiatto tibiale e del condilo femorale esterno.
___________________
Ho alcune domande da porre, oltre a sapere un giudizio complessivo sull'esito della RMN:
1)"Esiti di distacco osseo..." vuol dire che l'osso s'è saldato oppure deve ancora saldarsi?Ora mi fanno venire il dubbio!
2)Cosa vuol dire precisamente "contusione ossea"?Io l'ho intesa come se nella zona dove è avvenuta la distorsione si fosse formato una specie di callo osseo...
3)"Esiti traumatico-distrattivi di discreto grado": quel "discreto grado" mi inquieta. Teoricamente potrebbe essere ne lieve ne grave!Insomma una via di mezzo! Come si fa poi a decidere se intervenire chirurgicamente oppure continuare un trattamento conservativo?
4)Visti i risultati della RMN posso continuare a fare il carico parziale?Oppure potrebbero sorgere problemi?
La ringrazio infinitamente
Saluti
__________________
Esame eseguito con sequenze SE sagittali T1 pesate, GE sagittali e coronali T2 pesate, SPIR sagittali e TSE assiali e sagittali T2 pesate con apparecchio dedicato ARTOSCAN 0,2 Tesla.
Non evidenza di lesioni traumatiche a carico dei menischi.
Esiti traumatico-distrattivi di discreto grado del legamento crociato anteriore e del legamento collaterale esterno.
Regolare rappresentazione del legamento crociato posteriore e lde legamento collaterale interno.
Rotula in asse al grado di flessione per effettuale l’esame.
Discreta quota di versamento endoarticolare.
Esiti di distacco osseo del margine esterno del piatto tibiale laterale con area di contusione ossea a livello dell’emipiatto tibiale e del condilo femorale esterno.
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Ho alcune domande da porre, oltre a sapere un giudizio complessivo sull'esito della RMN:
1)"Esiti di distacco osseo..." vuol dire che l'osso s'è saldato oppure deve ancora saldarsi?Ora mi fanno venire il dubbio!
2)Cosa vuol dire precisamente "contusione ossea"?Io l'ho intesa come se nella zona dove è avvenuta la distorsione si fosse formato una specie di callo osseo...
3)"Esiti traumatico-distrattivi di discreto grado": quel "discreto grado" mi inquieta. Teoricamente potrebbe essere ne lieve ne grave!Insomma una via di mezzo! Come si fa poi a decidere se intervenire chirurgicamente oppure continuare un trattamento conservativo?
4)Visti i risultati della RMN posso continuare a fare il carico parziale?Oppure potrebbero sorgere problemi?
La ringrazio infinitamente
Saluti
[#6]
Salve, le rispondo.
1)Vuol dire che li c'e' stata una frattura, se si parla di esiti si intende che e' consolidata.
2) La contusione ossea e' nel punto dove femore e tibia si sono "scontrati2 nella distorsione"
3) Il punto e' proprio questo, c'e' una lesione completa del LCA? Questo glielo deve dire l'ortopedico.
4) Nessun problema a caricare.
La saluto.
1)Vuol dire che li c'e' stata una frattura, se si parla di esiti si intende che e' consolidata.
2) La contusione ossea e' nel punto dove femore e tibia si sono "scontrati2 nella distorsione"
3) Il punto e' proprio questo, c'e' una lesione completa del LCA? Questo glielo deve dire l'ortopedico.
4) Nessun problema a caricare.
La saluto.
[#9]
Ex utente
Questa mattina ho fatto la visita ortopedica di controllo.
Premesso:
1)che da 15gg ho iniziato il carico sfiorante
2)che da 2gg ho iniziato a camminare senza stampelle, senza alcun dolore se non quello al piede e alla caviglia (dopo 2 mesi di immobilità...)
3)che il tutore articolato l'ho tolto su consiglio della fisioterapista
Ecco il responso post-visita (per dirla tutta, anche un pò approssimativa...) dell'ortopedico, ignorando totalmente le premesse di qui sopra:
“Il LCA è stirato, ma non è nulla di grave. Per 15 giorni continua il divieto di carico, poi inizia il carico sfiorante. Ovviamente continua a portare il tutore articolato fino alla prossima visita, fra un mese. Non le faccio iniziare il carico perchè la frattura era molto composta e bisogna evitare che si abbassi il piatto tibiale”
Io ora mi chiedo: 75gg di attesa per una frattura non sono una tempistica eccessivamente prudente?capisco il timore che il piatto tibiale possa abbassarsi (a parte che la frattura è comunque sul MARGINE...), ma già dopo 60gg l'osso oramai è bello che saldato, per quello che ne so io!
2 giorni fa ero l'uomo più felice del mondo, per essere tornato a camminare senza stampelle e senza troppi fastidi, ma adesso sono davvero molto, molto confuso!
Da una parte ho l'iper-prudenza dell'ortopedico e dall'altra la "fretta" (se così si può chiamare) della fisioterapista (che comunque ha visto anche lei la mia risonanza, le Rx, ecc.) nel volermi rimettere in piedi il prima possibile.
Saluti
Premesso:
1)che da 15gg ho iniziato il carico sfiorante
2)che da 2gg ho iniziato a camminare senza stampelle, senza alcun dolore se non quello al piede e alla caviglia (dopo 2 mesi di immobilità...)
3)che il tutore articolato l'ho tolto su consiglio della fisioterapista
Ecco il responso post-visita (per dirla tutta, anche un pò approssimativa...) dell'ortopedico, ignorando totalmente le premesse di qui sopra:
“Il LCA è stirato, ma non è nulla di grave. Per 15 giorni continua il divieto di carico, poi inizia il carico sfiorante. Ovviamente continua a portare il tutore articolato fino alla prossima visita, fra un mese. Non le faccio iniziare il carico perchè la frattura era molto composta e bisogna evitare che si abbassi il piatto tibiale”
Io ora mi chiedo: 75gg di attesa per una frattura non sono una tempistica eccessivamente prudente?capisco il timore che il piatto tibiale possa abbassarsi (a parte che la frattura è comunque sul MARGINE...), ma già dopo 60gg l'osso oramai è bello che saldato, per quello che ne so io!
2 giorni fa ero l'uomo più felice del mondo, per essere tornato a camminare senza stampelle e senza troppi fastidi, ma adesso sono davvero molto, molto confuso!
Da una parte ho l'iper-prudenza dell'ortopedico e dall'altra la "fretta" (se così si può chiamare) della fisioterapista (che comunque ha visto anche lei la mia risonanza, le Rx, ecc.) nel volermi rimettere in piedi il prima possibile.
Saluti
[#10]
Diciamo che ad essere cauti non si sbaglia mai, la cosa importante e' che l'articolarita' e la forza muscolare siano in progresso, per il carico c'e' sempre tempo. Senza aver visto le immagini non posso giudicare il tutto anche se, probabilmente, il carico poteva essere un po' anticipato.
La notizia importante e' quella sul LCA.
Continui la riabilitazione e mi tenga informato.
La notizia importante e' quella sul LCA.
Continui la riabilitazione e mi tenga informato.
[#14]
Ex utente
Rieccomi qui ad aggiornare la situazione.
Oramai è circa un mese che cammino tranquillamente e i fastidi si sono man mano ridotti.
Lo scorso martedì, sempre sotto la supervisione della fisioterapista, avevo anche ripreso a correre ma ho smesso subito, poichè è insorto un problema molto fastidioso, un dolore un dolore al centro della rotula al quale non avevo fatto caso in precedenza.
Quel dolore, nei giorni successivi, si è accentuato, ma finchè non "carico" non ho fastidio. Per esempio il dolore mi si presenta quando faccio movimenti tipo salire le scale.
La mia fisioterapista dice che al 99% sono i sintomi di una iperpressione rotulea e intanto, per alleviare i dolori residui (non solo dell'iperpressione), mi ha consigliato di fare 4 sedute di Tecar (Diatermia Capacitiva-Resistiva), che è molto efficace.
Se fosse veramente iperpressione rotulea, come la si può risolvere?
Sinceramente sono un pò infastidito perchè, visti i progressi, speravo di poter ricominciare a breve a fare un pò di attività fisica molto blanda, e invece è spuntata questa complicazione.
Saluti.
Oramai è circa un mese che cammino tranquillamente e i fastidi si sono man mano ridotti.
Lo scorso martedì, sempre sotto la supervisione della fisioterapista, avevo anche ripreso a correre ma ho smesso subito, poichè è insorto un problema molto fastidioso, un dolore un dolore al centro della rotula al quale non avevo fatto caso in precedenza.
Quel dolore, nei giorni successivi, si è accentuato, ma finchè non "carico" non ho fastidio. Per esempio il dolore mi si presenta quando faccio movimenti tipo salire le scale.
La mia fisioterapista dice che al 99% sono i sintomi di una iperpressione rotulea e intanto, per alleviare i dolori residui (non solo dell'iperpressione), mi ha consigliato di fare 4 sedute di Tecar (Diatermia Capacitiva-Resistiva), che è molto efficace.
Se fosse veramente iperpressione rotulea, come la si può risolvere?
Sinceramente sono un pò infastidito perchè, visti i progressi, speravo di poter ricominciare a breve a fare un pò di attività fisica molto blanda, e invece è spuntata questa complicazione.
Saluti.
[#16]
Ex utente
Quella dell'ipotrofia del quadricipite era una delle ipotesi che faceva proprio la fisioterapista.
Io intanto vedo cosa cambia con queste 4 sedute di tecar, continuo con il rinforzo muscolare (elettrostimolazione ed esercizi isometrici) e poi a Maggio mi iscriverò in una piscina per continuare a tenermi in allenamento senza sollecitare troppo l'articolazione
Saluti
Io intanto vedo cosa cambia con queste 4 sedute di tecar, continuo con il rinforzo muscolare (elettrostimolazione ed esercizi isometrici) e poi a Maggio mi iscriverò in una piscina per continuare a tenermi in allenamento senza sollecitare troppo l'articolazione
Saluti
[#17]
Ex utente
Ultimo controllo ortopedico del 30 Aprile.
Sono guarito, almeno così dice il dottore.
Pur avendogli detto delle "distrazioni" del collaterale esterno e del crociato anteriore sul referto ha scritto i legamenti sono stabili...non so, ma la cosa m'ha lasciato molto perplesso.
Comunque a questo punto devo solo riprendere gradualmente l'attività fisica.
In che modo posso prevenire altri traumi al crociato anteriore, quando avrò recuperato a pieno la muscolatura?c'è qualche tutore per le ginocchia che può aiutarmi?
Sono guarito, almeno così dice il dottore.
Pur avendogli detto delle "distrazioni" del collaterale esterno e del crociato anteriore sul referto ha scritto i legamenti sono stabili...non so, ma la cosa m'ha lasciato molto perplesso.
Comunque a questo punto devo solo riprendere gradualmente l'attività fisica.
In che modo posso prevenire altri traumi al crociato anteriore, quando avrò recuperato a pieno la muscolatura?c'è qualche tutore per le ginocchia che può aiutarmi?
[#19]
Ex utente
Eccomi arrivato al 4° mese post-infortunio.
Purtroppo non ho potuto iscrivermi in piscina, ma in compenso sono andato in palestra, facendo tutti esercizi di recupero/potenziamento dei gruppi muscolari della gamba sinistra (in particolare il quadricipite).
Il dolore alla rotula persiste, ma è lievemente diminuito, per fortuna!
Ho ripreso a correre anche a buon ritmo (per ora preferisco farlo sul tapis roulant, al sicuro da distorsioni o altro, e non su "strada").
Inoltre ho notato una cosa: quando aumento gli sforzi sul ginocchio, per esempio dopo un pò che corro oppure se salgo le scale velocemente, avverto un fastidio nella zona sotto la rotula nella zona interna del ginocchio, come se ci fosse qualcosa che è in tiro. Fortunatamente non è un dolore, ma comunque mi da una strana sensazione...
Da che cosa può dipendere?
Purtroppo non ho potuto iscrivermi in piscina, ma in compenso sono andato in palestra, facendo tutti esercizi di recupero/potenziamento dei gruppi muscolari della gamba sinistra (in particolare il quadricipite).
Il dolore alla rotula persiste, ma è lievemente diminuito, per fortuna!
Ho ripreso a correre anche a buon ritmo (per ora preferisco farlo sul tapis roulant, al sicuro da distorsioni o altro, e non su "strada").
Inoltre ho notato una cosa: quando aumento gli sforzi sul ginocchio, per esempio dopo un pò che corro oppure se salgo le scale velocemente, avverto un fastidio nella zona sotto la rotula nella zona interna del ginocchio, come se ci fosse qualcosa che è in tiro. Fortunatamente non è un dolore, ma comunque mi da una strana sensazione...
Da che cosa può dipendere?
[#21]
Ex utente
La ringrazio ancora infinitamente per la velocissima risposta!
Attualmente la situazione del mio quadricipite è discreta, perchè ora la differenza tra arto sano e arto "malato" è di 2/3/2 cm (poco sopra la rotula/al centro della coscia/poco sotto l'inguine).
Dunque c'è ancora molto da lavorare...
Credo che a breve farò una visita da un ortopedico specializzato nello sport per comprendere in modo più chiaro se, in queste condizioni, ci sono margini di recupero discreti per permettermi di poter tornare a giocare qualche partitella sporadica con gli amici, anche a ritmi blandi, oppure se devo sottopormi ad intervento chirurgico per eliminare ogni problema.
Attualmente la situazione del mio quadricipite è discreta, perchè ora la differenza tra arto sano e arto "malato" è di 2/3/2 cm (poco sopra la rotula/al centro della coscia/poco sotto l'inguine).
Dunque c'è ancora molto da lavorare...
Credo che a breve farò una visita da un ortopedico specializzato nello sport per comprendere in modo più chiaro se, in queste condizioni, ci sono margini di recupero discreti per permettermi di poter tornare a giocare qualche partitella sporadica con gli amici, anche a ritmi blandi, oppure se devo sottopormi ad intervento chirurgico per eliminare ogni problema.
[#22]
Ex utente
Ritorno su questo thread per aggiornare della situazione.
Prima dell'estate mi sono dedicato molto alla palestra, cercando di rinforzare il più possibile il quadricipite, arrivando (se non ricordo male) ad avere una muscolatura paragonabile a quella precedente all'infortunio.
I primi di Luglio (e altre due volte, sempre in maniera molto blanda) mi sono concesso anche una partita di calciotto con gli amici, indossando un tutore sportivo con foro rotuleo e stecche semirigide ai lati, però ho notato che, in alcuni frangenti (non capita sempre), ho ancora una pericolosa instabilità laterale, forse per via del collaterale esterno "distratto".
Ora sto facendo piscina (ne approfitto anche per impararmi a nuotare! :-D ) e nell'acqua invece noto in maniera molto marcata l'instabilità del crociato anteriore (ho la sensazione della tibia che fa avanti e indietro...).
Il crociato anteriore so che, per sistemarlo, andrebbe operato, ma per il collaterale esterno si può fare qualcosa?
Prima dell'estate mi sono dedicato molto alla palestra, cercando di rinforzare il più possibile il quadricipite, arrivando (se non ricordo male) ad avere una muscolatura paragonabile a quella precedente all'infortunio.
I primi di Luglio (e altre due volte, sempre in maniera molto blanda) mi sono concesso anche una partita di calciotto con gli amici, indossando un tutore sportivo con foro rotuleo e stecche semirigide ai lati, però ho notato che, in alcuni frangenti (non capita sempre), ho ancora una pericolosa instabilità laterale, forse per via del collaterale esterno "distratto".
Ora sto facendo piscina (ne approfitto anche per impararmi a nuotare! :-D ) e nell'acqua invece noto in maniera molto marcata l'instabilità del crociato anteriore (ho la sensazione della tibia che fa avanti e indietro...).
Il crociato anteriore so che, per sistemarlo, andrebbe operato, ma per il collaterale esterno si può fare qualcosa?
[#23]
Salve,
normslmente il collaterale esterno non richiede, ranne nei casi molto gravi, un trattamento chirurgico. Il suo ginocchio andrebbe valutato con attenzione per capire se, oltre alla lesione del LCA, non ci sia anche un interessamento postero-laterale.
La saluto.
normslmente il collaterale esterno non richiede, ranne nei casi molto gravi, un trattamento chirurgico. Il suo ginocchio andrebbe valutato con attenzione per capire se, oltre alla lesione del LCA, non ci sia anche un interessamento postero-laterale.
La saluto.
[#26]
Ex utente
Sono riuscito finalmente a fare la risonanza, che riporta:
_________________
Assenza di lesioni strutturali ossee di tipo focale evolutivo
Alterato segnale in corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale verosimilmente per fenomeni meniscosici.
Regolari le rimanenti strutture fibro-cartilaginee meniscali.
Normale il legamento crociato posteriore.
Disomogeneità di segnale del legamento crociato anteriore in relazione a fenomeno distrattivo di alto grado con ridotto contingente di fibre residue verosimilmente di epoca non recente.
Inspessimento del legamento collaterale esterno per fenomeno distrattivo in assenza di lesioni di continuo.
Normale il legamento collaterale mediale.
Assenza di versamento endoarticolare.
Regolari le restanti strutture esaminate.
________________
Riassumendo: crociato leggermente peggiorato (prima la distrazione era di discreto grado, ora ALTO), collaterale esterno da distratto è diventato inspessito, di nuovo c'è quel corno posteriore del menisco mediale con "alterato segnale"...
Dottore, può gentilmente aiutarmi a leggere meglio questo referto?
_________________
Assenza di lesioni strutturali ossee di tipo focale evolutivo
Alterato segnale in corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale verosimilmente per fenomeni meniscosici.
Regolari le rimanenti strutture fibro-cartilaginee meniscali.
Normale il legamento crociato posteriore.
Disomogeneità di segnale del legamento crociato anteriore in relazione a fenomeno distrattivo di alto grado con ridotto contingente di fibre residue verosimilmente di epoca non recente.
Inspessimento del legamento collaterale esterno per fenomeno distrattivo in assenza di lesioni di continuo.
Normale il legamento collaterale mediale.
Assenza di versamento endoarticolare.
Regolari le restanti strutture esaminate.
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Riassumendo: crociato leggermente peggiorato (prima la distrazione era di discreto grado, ora ALTO), collaterale esterno da distratto è diventato inspessito, di nuovo c'è quel corno posteriore del menisco mediale con "alterato segnale"...
Dottore, può gentilmente aiutarmi a leggere meglio questo referto?
[#27]
Non e' peggiorato nulla, semplicemente c'e' una diversa interpretazione dell'immagine RMN.
Ci sono gli esiti del trauma distorsivo, la cicatrizzazione del legamento collaterale esterno e una patologia meniscale a livello del corno posteriore che pero' non sembra aver portato ad una lesione vera e propria.
Ci faccia sapere lei come e' il suo ginocchio.
La saluto.
Ci sono gli esiti del trauma distorsivo, la cicatrizzazione del legamento collaterale esterno e una patologia meniscale a livello del corno posteriore che pero' non sembra aver portato ad una lesione vera e propria.
Ci faccia sapere lei come e' il suo ginocchio.
La saluto.
[#28]
Ex utente
Rispetto a questa estate ho un fastidio, già presente da quando ho ripreso a camminare, aumentato a livello della rotula quando mi alzo da seduto (la sento "schicchiolare" e mi dà un pò di dolore), a cui si è poi aggiunto un fastidio quando aumento la velocità di corsa (sento come una fitta improvvisa, che per farla passare mi basta diminuire la velocità e già non la sento più).
Però per il resto sento tutto esattamente come prima (i soliti fastidi e dolorini, insomma).
Però per il resto sento tutto esattamente come prima (i soliti fastidi e dolorini, insomma).
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 29.2k visite dal 15/03/2008.
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