Un cm dalla regione sub condrale che non si associa ad evidenti segni
mi chiamo fausto ho 27 anni e vorrei chiedervi un consiglio .questa è il referto della la mia risonaza magnetica senza contrasto.esteso focolaio di osteonecrosi a sede sub-condrale, si segnala a carico del condilo femorale mediale con alterazione morfologica e dell intensità di segnale della cartilagine adiacente per gravi segni di condromalacia.lesione ossea infartuale si segnala a carico del condilo femorale laterale a circa un cm dalla regione sub condrale che non si associa ad evidenti segni di soffernza della della cartilagine articolare adiacentre.no alterazioni morfologiche e dell intensita di segnale a carico delle fibrocartilagini menicscali.non segni segni di processi patologici a carico dei lagamenti crociati e colleterali ne segni di versamento articolareho eseguito gia delle infiltrazioni di "artz" presso una clinica privata di lecce.vorrei gentilmente un vostro consulto medico
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La sua e' una lesione della cartilagine del condilo fmeorale mediale.
Lei non ci dice quali problemi accusa, ma immagino chefondamentalmente il suo sia un problema di dolore.
La cartilagine ialina (che e' la varieta' articolare) e' un tessuto che non mostra autonome capacita' di ricrescita, pertanto, vista anche la sua eta', considerando le sue condizioni cliniche e' probabilmente necessario intervenire chirurgicamente.
Negli ultimi 15 anni si sono sviluppate moltisisme tecniche per riparare questo tipo di lesioni, alcune, piu' recenti, molto sperimentali.
Le riassumo.
1) Microfratture: Si stimola la produzione di nuovo tessuto fibrocartilagineo attraverso delle perforazioni dell'osso al di sotto della lesione.
2) Mosaicoplastica: Si riempie il difetto cartilagineo con dei "bottoni" di osteocaritilagine prelevati da una sede di "non carico" dello stesso ginocchio.
3) Trapianto di condrociti: Si prelevano delle cellule che producono cartilagine dallo stesso ginocchio si fanno crescere in laboratorio e si reimpiantano a distanza di qualche settimana.
Altre tecniche con cellule mesenchimali, fattori di crescita...etc. sono ancora in fase sperimentale, non c'e' ancora nulla in letteratura che dimostri la loro reale efficacia nel tempo.
Spero di averle dato informazioni utili.
Un saluto.
Lei non ci dice quali problemi accusa, ma immagino chefondamentalmente il suo sia un problema di dolore.
La cartilagine ialina (che e' la varieta' articolare) e' un tessuto che non mostra autonome capacita' di ricrescita, pertanto, vista anche la sua eta', considerando le sue condizioni cliniche e' probabilmente necessario intervenire chirurgicamente.
Negli ultimi 15 anni si sono sviluppate moltisisme tecniche per riparare questo tipo di lesioni, alcune, piu' recenti, molto sperimentali.
Le riassumo.
1) Microfratture: Si stimola la produzione di nuovo tessuto fibrocartilagineo attraverso delle perforazioni dell'osso al di sotto della lesione.
2) Mosaicoplastica: Si riempie il difetto cartilagineo con dei "bottoni" di osteocaritilagine prelevati da una sede di "non carico" dello stesso ginocchio.
3) Trapianto di condrociti: Si prelevano delle cellule che producono cartilagine dallo stesso ginocchio si fanno crescere in laboratorio e si reimpiantano a distanza di qualche settimana.
Altre tecniche con cellule mesenchimali, fattori di crescita...etc. sono ancora in fase sperimentale, non c'e' ancora nulla in letteratura che dimostri la loro reale efficacia nel tempo.
Spero di averle dato informazioni utili.
Un saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Utente
intanto vorrei ringraziarla per aver risposto alla mia domanda fornendo delle soluzioni varie al mio problema.si il mio problema principale è quello del dolore che si presenta a seconda dei giorni e non mi da a volte nemmeno la possibilita di camminare.quale di questi interventi mi consiglia, e quanto dura la riabilitazione?come mai a volte sembra di no aver nessun problema mentre altri il dolore mi perseguita per molte ore della giornata?se cambio infiltrazioni e le sostituisco con "hyalgan"risolvo qualcosa?dato che ho dei problemi di lavoro e non posso per ora fare qualsiasi intervento il problema può peggiorare?ah dimeticavo con le infiltrazioni fatte l'anno scorso di "artz" il mio problema diciamo che si è nascosto per un po...il dolore era minore e qualcosa in più la potevo fare ora a distanza di un anno è ritornato e insistente pure....!!!mi scuso in anticipo per la quantita di domande che le ho posto,e la ringrazio anticipatamente per le future risposte.
[#3]
Salve,
cerco di rispondere alle sue domande.
Vista la sua eta', probabilmente le consiglierei una mosaicoplastica, ma anche gli altri 2 interventi hanno buone percentuali di riuscita.
Il tempo di riabilitazione e' abbastanza simile per tutti questi interventi, forse un po' piu' rapido per le microfratture. Diciamo che per una coompleta ripresa sono necessari circa 3 mesi.
Credo che cambiare il tipo di acido ialuronico non sia un problema.
Se rimanda l'intervento e non sforza eccessivamente il ginocchio, non sottoponendolo a carichi e privilegiando esercizi in scarico (cyclette, nuoto), la lesione non dovrebbe peggiorare.
Un cordiale saluto.
cerco di rispondere alle sue domande.
Vista la sua eta', probabilmente le consiglierei una mosaicoplastica, ma anche gli altri 2 interventi hanno buone percentuali di riuscita.
Il tempo di riabilitazione e' abbastanza simile per tutti questi interventi, forse un po' piu' rapido per le microfratture. Diciamo che per una coompleta ripresa sono necessari circa 3 mesi.
Credo che cambiare il tipo di acido ialuronico non sia un problema.
Se rimanda l'intervento e non sforza eccessivamente il ginocchio, non sottoponendolo a carichi e privilegiando esercizi in scarico (cyclette, nuoto), la lesione non dovrebbe peggiorare.
Un cordiale saluto.
[#5]
Le statistiche danno ottimi risultati fino ai 10 anni dopo l'intervento, dopo di che inizia un peggioramento delle condizioni.
Questo perche' il tessuto che si forma e' una fibrocartilagine che non ha le caratteristiche biomeccaniche della cartilagine ialina originaria.
I tempi di recupero sono dati da 6 settimane di scarico, poi altre 3 di carico parziale, alla fine delle quali si autorizza il carico completo.
Un saluto.
Questo perche' il tessuto che si forma e' una fibrocartilagine che non ha le caratteristiche biomeccaniche della cartilagine ialina originaria.
I tempi di recupero sono dati da 6 settimane di scarico, poi altre 3 di carico parziale, alla fine delle quali si autorizza il carico completo.
Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 14/03/2008.
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