Un fortissimo dolore alla schiena, poco sotto i reni
Buongiorno, ho 29 anni, sono alta 1 e 70 e peso 58-59 kg.
A luglio dello scorso anno mi sono improvvisamente "bloccata" per un fortissimo dolore alla schiena, poco sotto i reni.
Dalla lastra, che ho fatto pochi giorni dopo, risulta una riduzione dello spazio L5-S1. Il mio medico di famiglia (che è anche medico dello sport) mi ha suggerito di andare da un fisiatra per fare un po' di ginnastica posturale e stretching.
Solo pochi giorni fa, però mi sono recata da uno specialista, un dottore specializzato in reumatologia, che mi ha prospettato una situazione molto più seria. Mi ha diagnosticato una "tendinopatia del sovraspinoso e borsite sub-acromiale" e mi ha prescritto una risonanza rachide lombo-sacrale. Poi mi ha anche prescritto dei trattamenti da fare anche prima di avere i risultati della risonanza: delle trazioni lombari e delle onde corte (diatherm), da effettuare nel centro di cui lui stesso è titolare.
Ho qualche perplessità, considerando anche la differenza rispetto alla diagnosi del mio dottore. Ho parlato anche con una fisioterapista che mi ha suggerito di non fare le trazioni perchè potrebbero essere dannose. Mi chiedo anche se sia il caso di cominciare le trazioni e le onde corte prima di avere il risultato della risonanza. Potete darmi un consiglio?
Grazie a tutti
Francesca
A luglio dello scorso anno mi sono improvvisamente "bloccata" per un fortissimo dolore alla schiena, poco sotto i reni.
Dalla lastra, che ho fatto pochi giorni dopo, risulta una riduzione dello spazio L5-S1. Il mio medico di famiglia (che è anche medico dello sport) mi ha suggerito di andare da un fisiatra per fare un po' di ginnastica posturale e stretching.
Solo pochi giorni fa, però mi sono recata da uno specialista, un dottore specializzato in reumatologia, che mi ha prospettato una situazione molto più seria. Mi ha diagnosticato una "tendinopatia del sovraspinoso e borsite sub-acromiale" e mi ha prescritto una risonanza rachide lombo-sacrale. Poi mi ha anche prescritto dei trattamenti da fare anche prima di avere i risultati della risonanza: delle trazioni lombari e delle onde corte (diatherm), da effettuare nel centro di cui lui stesso è titolare.
Ho qualche perplessità, considerando anche la differenza rispetto alla diagnosi del mio dottore. Ho parlato anche con una fisioterapista che mi ha suggerito di non fare le trazioni perchè potrebbero essere dannose. Mi chiedo anche se sia il caso di cominciare le trazioni e le onde corte prima di avere il risultato della risonanza. Potete darmi un consiglio?
Grazie a tutti
Francesca
[#1]
Genitle signora,
lei ha avuto una lombalgia acuta, quella che ancora oggi viene chiamato "colpo della strega".
Questo e' successo ormai 8 mesi fa', sarebbe importante conoscere la sua situazione attuale.
La rx mostra una riduzione dello spazio L5-S1 che e' un segno indiretto di sofferenza discale, indiretto perche' il disco non e' visibile alle Rx e quindi la diminuzione dello spazio puo' significare fondamentalmente due cose.
1) C'e' una disidratazione del disco, quindi una diminuzione dello spessore (discopatia)
2) Una parte del disco e' "fuoriuscita" dallo spazio discale. A seconda della quantita di disco fuoriuscita si puo' parlare di protrusione o di ernia.
La RMN sciogliera' il dubbio, ma gia' adesso si puo' prevedere che, se lei non riferisce alcuna irradiazione agli arti inferiori, quindi nessuna irritazione delle radici nervose che transitano in quello spazio, probabilmente la prima ipotesi e' quella piu' plausibile.
Quindi e' importante che uno specialista (ortopedico/neurochirurgo)possa valutare quale di queste possibili diagnosi sia quella giusta e che l'eventuale fisioterapia venga decisa da uno specialista del settore.
Per quanto riguarda la diagnosi di tendinopatia del sovraspinoso e bursite sub acromiale vorrei complimentarmi col suo reumatologo. E' una diagnosi molto specialistica, difficile anche per gli ortopedici, una precisione tale da un reumatologo e' davvero rara. Pero' non trovo correlazione tra questa diagnosi e la terapia proposta, sicuramente la patologia della spalla non ha correlazione con il dolore lombare.
Spero di averle risposto. La saluto.
lei ha avuto una lombalgia acuta, quella che ancora oggi viene chiamato "colpo della strega".
Questo e' successo ormai 8 mesi fa', sarebbe importante conoscere la sua situazione attuale.
La rx mostra una riduzione dello spazio L5-S1 che e' un segno indiretto di sofferenza discale, indiretto perche' il disco non e' visibile alle Rx e quindi la diminuzione dello spazio puo' significare fondamentalmente due cose.
1) C'e' una disidratazione del disco, quindi una diminuzione dello spessore (discopatia)
2) Una parte del disco e' "fuoriuscita" dallo spazio discale. A seconda della quantita di disco fuoriuscita si puo' parlare di protrusione o di ernia.
La RMN sciogliera' il dubbio, ma gia' adesso si puo' prevedere che, se lei non riferisce alcuna irradiazione agli arti inferiori, quindi nessuna irritazione delle radici nervose che transitano in quello spazio, probabilmente la prima ipotesi e' quella piu' plausibile.
Quindi e' importante che uno specialista (ortopedico/neurochirurgo)possa valutare quale di queste possibili diagnosi sia quella giusta e che l'eventuale fisioterapia venga decisa da uno specialista del settore.
Per quanto riguarda la diagnosi di tendinopatia del sovraspinoso e bursite sub acromiale vorrei complimentarmi col suo reumatologo. E' una diagnosi molto specialistica, difficile anche per gli ortopedici, una precisione tale da un reumatologo e' davvero rara. Pero' non trovo correlazione tra questa diagnosi e la terapia proposta, sicuramente la patologia della spalla non ha correlazione con il dolore lombare.
Spero di averle risposto. La saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#3]
Utente
Gent.mi,
innanzitutto vi ringrazio molto per le risposte!
Forse non mi sono espressa nel modo più appropriato, provo a rimediare. La diagnosi di tendinopatia del sovraspinoso era scritta nella ricevuta che la segretaria del dottore mi ha rilasciato per la visita. Invece, sul foglio con la prescrizione della R.M.N. rachide lombo-sacrale, il dottore ha scritto "Sospetta protrusione-ernia discale in riduzione spazio L5-S1".
Riguardo quel che scriveva il dott. Sailis, in effetti non ho mai avuto dolori alle gambe, neanche nel momento più acuto, a luglio dello scorso anno. Da allora non ho più avuto un dolore neanche paragonabile a quello: ho avuto piuttosto delle "puntine" di dolore che a me sono sembrate degli "avvertimenti".
Ho comunque prenotato la risonanza che effettuerò tra 10 giorni e nel frattempo ho sospeso l'inizio delle terapie prescrittemi.
Un'ultima domanda: nel caso la protrusione o ernia venisse confermata, oppure nel caso si trattasse di una discopatia, le trazioni e le onde corte sarebbero la terapia appropriata?
Vi ringrazio ancora per l'attenzione
Francesca
innanzitutto vi ringrazio molto per le risposte!
Forse non mi sono espressa nel modo più appropriato, provo a rimediare. La diagnosi di tendinopatia del sovraspinoso era scritta nella ricevuta che la segretaria del dottore mi ha rilasciato per la visita. Invece, sul foglio con la prescrizione della R.M.N. rachide lombo-sacrale, il dottore ha scritto "Sospetta protrusione-ernia discale in riduzione spazio L5-S1".
Riguardo quel che scriveva il dott. Sailis, in effetti non ho mai avuto dolori alle gambe, neanche nel momento più acuto, a luglio dello scorso anno. Da allora non ho più avuto un dolore neanche paragonabile a quello: ho avuto piuttosto delle "puntine" di dolore che a me sono sembrate degli "avvertimenti".
Ho comunque prenotato la risonanza che effettuerò tra 10 giorni e nel frattempo ho sospeso l'inizio delle terapie prescrittemi.
Un'ultima domanda: nel caso la protrusione o ernia venisse confermata, oppure nel caso si trattasse di una discopatia, le trazioni e le onde corte sarebbero la terapia appropriata?
Vi ringrazio ancora per l'attenzione
Francesca
[#4]
Salve Francesca,
il fatto che lei non abbia mai avuto dolori irradiati al gluteo e agli arti inferiori mi lascia pensare che non ci sia ernia del disco o, perlomeno, che la eventuale protrusione discale sia si dimensioni e localizzazione tali da non provocare una sindrome di irritazione o compressione a carico di una delle radici nervose.
Quindi e' piu' verosimile l'ipotesi di una discopatia, che potrebbe giovarsi della terapia fisica proposta.
Comunque, per un giudizio piu' sicuro, meglio attendere la RMN.
Un saluto.
il fatto che lei non abbia mai avuto dolori irradiati al gluteo e agli arti inferiori mi lascia pensare che non ci sia ernia del disco o, perlomeno, che la eventuale protrusione discale sia si dimensioni e localizzazione tali da non provocare una sindrome di irritazione o compressione a carico di una delle radici nervose.
Quindi e' piu' verosimile l'ipotesi di una discopatia, che potrebbe giovarsi della terapia fisica proposta.
Comunque, per un giudizio piu' sicuro, meglio attendere la RMN.
Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.4k visite dal 13/03/2008.
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