Dolore e gonfiore postoperatorio

Buona sera gentili medici vi scrivo nuovamente perché non sò più che fare. Sono disperata e non dormo più la notte. Sono la ragazza operata il 10 aprile scorso x cisti aneurismatica 1/3 femore prossimale, sezione collo anatomico porzione inter - sotto trocanterica e diafisaria iniziale, trattata con innesto osseo e placca judet. Ad oggi ho molto dolore quando cammino con fitte che arrivano sino al ginocchio e a volte al piede e ho la sensazione di avere la gamba operata molto "pesante" e rigida rispetto all altra, tanto che quando devo alzarmi dopo essere stata seduta zoppico moltissimo e il dolore coinvolge anche il gluteo. Oltre alla flessione delle gambe sento "pungere" a livello della parte operata. Ho parlato col medico che mi ha operata e mi ha detto che qualche disturbo l avrò sempre e che quel pungere che sento è il tendine che poggia sulla placca di judet. Dice che il gonfiore (ad oggi ancora molto pronunciato) è dovuto al fatto che è stata tagliata la fascia lata e quindi un Pò col tempo sì appiattirà ma comunque resterà. Dice che ho subito un grosso innesto essendo stata la cisti grande 8 cm e che sono stata miracolata con quello che ho avuto. Le rx di controllo mostrano regolare trofismo osseo con normale integrazione dell' innesto. Ho fatto della fisioterapia (mezz ora x 20 gg) con visita da parte di una fisiatra che mi ha detto che è tutta questione di tempo, che la zoppia di fuga che ho sparirà e che l articolarità dell' anca operata è perfetta. Forse mi rimarrà un piccolo deficit in extra rotazione, ma che secondo lei recupererò tutto. All inizio l ortopedico che mi ha operata mi aveva detto che fra un anno avrei potuto togliere la placca, ora invece dice che me la vuole lasciare, perché sì può lasciare in sede evitando ulteriore intervento. Ma io ho la sensazione che questa gamba non funzioni più come prima, non cammino bene e dopo pochi passi zoppico e ho tanto male. Secondo Voi è solo questione di tempo o dovrò convivere a vita con questi disturbi? Ho solo 29 anni. Vi prego datemi un parere. Non sò più cosa fare e ho paura di andare in depressione. Ho visto tante persone con fratture di femore stare praticamente bene come se nulla fosse successo. Perché per me non è così? Infine non riesco ad "accavallare" la gamba operata sull altra e nemmeno appoggiarla tenendola piegata ad angolo retto sul ginocchio controlaterale. Cosa ne pensate? Io temo non sì tratti più solo di debolezza muscolare. Grazie di cuore
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile signora, anzitutto cerchi di stare serena, non si angosci e veda che il tempo " lavora per lei, passa per lei " e migliorerà senz'altro tanti disturbi, se sarà ben curata e sarà anche lei parte molto attiva nella ripresa funzionale.
Ovviamente non posso entrare nei dettagli non conoscendo il caso clinico obiettivamente e clinicamente, ma di certo qualche esito permane in futuro, ma si cercherà sempre di ridurlo al minimo.
Si valuterà tutto di volta in volta, con consulti specialistici e con trattamenti adeguati.
Qualche accorgimento farmacologico , ginnastica vascolare, massoterapia drenante, ecc.eccle darebbero benefici e moglioramenti.
La ginnastica medica, la kinesiterapia dell'arto inferiore operato , il nuoto , la fisioterapia idonea e completa, gestita e seguita accuratamente da bravi specialisti Fisiatri vanno eseguite e continuate.
Cosa vuole che sia FKT per mezz'ora al giorno per 20 gg.
E' solo un inizio; deve fare tanta altra fisiochinesiterapia, potenziamento muscolare, piscina ecc,.ecc e seguire un preciso programma riabilitativo, controllata di continuo dal medico Fisiatra e da un equipe di fisioterapisti.
Sopratutto il nuoto e gli esercizi fuori carico vanno continuati .
Massaggi e kinesiterapia, ginnastica propriocettiva, ionoforesi ed altri presìdi di terapia fisica, prescritti e seguìti dallo specialista Fisiatra potrebbero essere senz'altro utili
Cordiali saluti.

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Dottore La ringrazio veramente di cuore per l accurata ed esauriente risposta.
La prego di scusarmi se La disturbo oltre ma vorrei chiederLe cosa intende con "qualche esito permane in futuro"? Quale tipo esito?
Inoltre secondo Lei potrò condurre una vita normale (fare sport, portare tacchi alti, avere gravidanze?)
Dopo quanto tempo posso ritenermi guarita ed aver scongiurato recidiva?
Grazie ancora x la speranza datami