Lussazione del gomito
Salve sono un ragazzo di 30 anni il 13 Gennaio a causa di una caduta da circa 3 metri sono stato portato al pronto soccorso. Dove dopo una radiografia mi è stato diagnosticato una lussazione al gomito dx , l’ortopedico di turno tenta (senza nessuna anestesia) di ridurla ma la lussazione non rientra, al secondo tentativo l’ortopedico dice che è rientrata e mi fa ingessare e mi rifà la radiografia, confermandomi il rientro della lussazione. Dopo 20 gg tolgo il gesso e facendo la radiografia mi accorgo che la lussazione non e’ rientrata quindi il radio e l’ulna non sono in sede, impedendomi la completa riapertura del braccio. I dottori mi hanno anestetizzato completamente in sala operatoria cercando di staccare il legane degli ossi ma senza risultato. Mi e’ stato detto che devo essere operato a cielo aperto e portare i fissatori esterni per due mesi, l’operazione avverrà il 9 aprile.
1) Volevo sapere se l’operazione e’ l’unica strada da intraprendere.
2) Se recupererò completamente o meno il movimento del braccio
3) Se il lungo tempo di attesa dell’operazione mi possa comportare delle complicazioni
1) Volevo sapere se l’operazione e’ l’unica strada da intraprendere.
2) Se recupererò completamente o meno il movimento del braccio
3) Se il lungo tempo di attesa dell’operazione mi possa comportare delle complicazioni
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Salve,
comincio col dirle che la sua e' una storia abbastanza particolare. Il controllo Rx effettuato dopo l'ingessatura mostra la riduzione della lussazione, poi alla rimozione del gesso, la lussazione e' ancora presente. Posso pensare che la lussazione fosse gravemente instabile, magari con associata la frattura del processo coronoideo dell'ulna e che quindi si sia ripresentata con i primi movimenti dopo la rimozione del gesso.
Prima di farle le mie valutazioni, soprattutto per quanto riguarda il secondo e il terzo punto vorrei chiederle quale spiegazioni le hanno dato riguardo al rinvio dell'intervento chirurgico.
La saluto.
comincio col dirle che la sua e' una storia abbastanza particolare. Il controllo Rx effettuato dopo l'ingessatura mostra la riduzione della lussazione, poi alla rimozione del gesso, la lussazione e' ancora presente. Posso pensare che la lussazione fosse gravemente instabile, magari con associata la frattura del processo coronoideo dell'ulna e che quindi si sia ripresentata con i primi movimenti dopo la rimozione del gesso.
Prima di farle le mie valutazioni, soprattutto per quanto riguarda il secondo e il terzo punto vorrei chiederle quale spiegazioni le hanno dato riguardo al rinvio dell'intervento chirurgico.
La saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Utente
La radiografia dopo l'ingessatura io ancora non l'ho vista perche' ho avuto l'infortunio lontano da casa, mi hanno detto in seguito, che il rientro o meno della lussazione non si vede con i raggi x con il gesso. Il fatto che la lussazione fosse instabile e' vero, infatti l'ortopedico che mi ha ingessato lo ha detto, quindi mi ha ricoverato per un giono in attesa che il primario il giorno ruccessivo valutasse o meno di mettermi un "filo" (cosi lo ha chiamato), il primario il giorno dopo ha detto che andava bene e potevo uscire dall'ospedale.
Il fatto che la lussazione si sia ripresentata dopo la rimozione del gesso non e' possibile, perche' la calcificazione degli ossi era ormai ben salda. Infatti in sala operatoria dopo 2 giorni che avevo tolto il gesso, hanno provato a staccarli e non ci sono riusciti.
Dicendomi che l'unica soluzione era l'operazione, inviandomi in una struttora specialistica in Emilia Romagna.
Dove il chilurgo che mi deve operare mi ha dato la data del 9 Aprile (a causa dei suio impegni) e garantendomi che non ci sarebbe stato nessun peggioramento per l'attesa. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Grazie per il suo interessamento
Il fatto che la lussazione si sia ripresentata dopo la rimozione del gesso non e' possibile, perche' la calcificazione degli ossi era ormai ben salda. Infatti in sala operatoria dopo 2 giorni che avevo tolto il gesso, hanno provato a staccarli e non ci sono riusciti.
Dicendomi che l'unica soluzione era l'operazione, inviandomi in una struttora specialistica in Emilia Romagna.
Dove il chilurgo che mi deve operare mi ha dato la data del 9 Aprile (a causa dei suio impegni) e garantendomi che non ci sarebbe stato nessun peggioramento per l'attesa. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Grazie per il suo interessamento
[#3]
Gentile utente,
Il controllo Rx dopo la riduzione e l'ingessatura DEVE mostrare la riduzione, altrimenti non mi spiego come avrebbero potuto dimetterla.
Mi scusi se insisto con le domande, ma il problema attuale e' una lussazione inveterata (cioe' il gomito e' ancora lussato) oppure una rigidita' del gomito con calcificazioni periarticolari?
Attendo le sue risposte e la saluto.
Il controllo Rx dopo la riduzione e l'ingessatura DEVE mostrare la riduzione, altrimenti non mi spiego come avrebbero potuto dimetterla.
Mi scusi se insisto con le domande, ma il problema attuale e' una lussazione inveterata (cioe' il gomito e' ancora lussato) oppure una rigidita' del gomito con calcificazioni periarticolari?
Attendo le sue risposte e la saluto.
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Utente
Sono a sua completa diposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e la ringrazio nuovamente del suo tempo. Il problema attuale e che vi e' ancora la lussazione mediale del gomito e le riporto con precisione quello che mi e' stato scritto sulla referto della risonanza megnetica, fatta dopo 6 giorni dalla rimozione del gesso: "alterazione dei rapporti articolari del gomito con lussazione mediale sia dell'epifisi prossimale dell'urna che del capitello radiale rispetto allla troclea femorale. L'ulna scavalca medialmente la troclea omerale mentre il capitello radiale si articola con la porzione mediana della paletta omerale. Non sono apprezzabile ne i collegamenti laterali ne le inserzioni tendinee in sede epitrocleare mediale e laterale, da esiti di lesione.Presenza di versamento nell'articolazione del gomito. Focolaio di edema intraosseo sul versante volare del capitello radiale. E' evidente un piu' diffuso edema intraosseo a livello del porzione laterale della troclea omerale. Sfumata iperintensita' in T2, su verosimile base edematosa, di buona parte dei piani muscolari". E che l'ulna e il radio si sono calcificati impedendomi di aprile il braccio (max in estensione nella posizione dell'ingessatura) pero' posso chiuderlo ma non del tutto. Ho anche una piccola frattura del capitello radiale (che non mi hanno refertato al pronto soccorso dopo l'incidente) scoperta dopo la rimozione del gesso. Grazie
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Sicuramente e' un quadro piuttosto impegnativo, cio' che continua a meravigliarmi e' che la Rx post-riduzione non avesse mostrato i rapporti articolari non corretti. Ovviamente a questo punto l'instabilita' articolare, data dall'insufficenza dei legamenti collaterali dimostrata dalla RMN, non rende possibile un semplice intervento di riduzione, ma e' necessaria anche una ricostruzione dei legamenti che stabilizzi l'articolazione.
Ci faccia sapere l'evoluzione del quadro. Un saluto.
Ci faccia sapere l'evoluzione del quadro. Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.1k visite dal 11/03/2008.
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